Mirabilia. Un allestimento che ruota attorno al concetto di Wunderkammer: in mostra 'Dreamsbox', sorta di immenso archivio iconografico, e vari ready made realizzati partendo da oggetti che l'artista colleziona per la loro eccentricita' e bizzarria.
Venerdì 1. aprile si inaugura nell'Ala Est del Museo Cantonale d'Arte la mostra di
Ivana Falconi Mirabilia, un'esposizione che si colloca nell'ambito di un ciclo di
mostre curate da Elio Schenini, che vedono alternarsi artisti ticinesi e artisti
provenienti dal resto della Svizzera con l'intento di offrire al pubblico ticinese
uno sguardo sulla produzione artistica più attuale. Proprio nell'ambito di questo
ciclo era stata presentata, lo scorso anno, la mostra di Isabelle Krieg Wandering
Through Soul Provinces, che figura tra le sette nominate per la terza edizione dello
Swiss Exhibition Award: un premio promosso dall'Ufficio federale della cultura e
dalla Fondazione Julius Baer che verrà attribuito il prossimo 31 marzo alla migliore
esposizione svizzera d'arte contemporanea del 2010.
Nata a Locarno nel 1970, Ivana Falconi ha immaginato per questa mostra nell'Ala Est
del Museo Cantonale d'Arte un allestimento ricco e variegato, ma al contempo
unitario, che ruota attorno al concetto di Wunderkammer. Come negli studioli
rinascimentali o nei Cabinets de curiosités in cui si conservavano le mirabilia,
elementi della natura o artefatti curiosi e strani, spesso di origine esotica, nella
Wunderkammer ideata da Ivana Falconi si ammassano quelle che potremmo definire le
mirabilia della società dei consumi. In mostra troviamo così sia le migliaia di
immagini che compongono Dreamsbox, sorta di immenso archivio iconografico raccolto
dell'artista, sia i ready made modificati realizzati partendo dalla molteplicità di
oggetti che lei stessa colleziona per la loro eccentricità e bizzarria
All'origine del lavoro di Ivana Falconi vi è infatti la fascinazione per l'insolito,
per l'assurdo, per il grottesco, per il triviale e soprattutto per il Kitsch,
elementi abbondantemente presenti nella quotidianità della cultura di massa del
nostro tempo.
Il suo lavoro pur non escludendo altri linguaggi, quali la scultura, la fotografia e
il video, si colloca essenzialmente nell'ambito del ready made e più particolarmente
in quello del ready made modificato. Gran parte delle sue opere sono infatti
costituite da oggetti quotidiani, minuziosamente raccolti nel corso del tempo e
accatasti nel proprio atelier, che di volta in volta l'artista "interroga" per
comprendere come, attraverso un processo basato essenzialmente sull'analogia e
l'opposizione, sia possibile accostarli, trasformarli o assemblarli in modo da
inserirli in una nuova configurazione significante.
Il lavoro di Ivana Falconi non mira a un recupero del Kitsch attraverso una
ricontestualizzazione dei suoi stilemi in un nuovo conteso formale, ma piuttosto
alla sua redenzione mitopoietica, attraverso un'attività di bricolage che facendo
leva proprio sulla "sovrabbondanza di segni" dell'oggetto Kitsch finisce per
sottrarlo a quell'estetica della simulazione, come la definisce Baudrillard, che
costituisce il suo peccato originale.
Rivolgendosi al Kitsch-Mensch che è in ognuno di noi, Ivana Falconi dà vita a uno
strano e curioso universo pop, che pur essendo apparentemente familiare e consueto
per il suo radicamento nel mondo rassicurante della pubblicità e del consumi, ci
proietta quasi senza che ce ne accorgiamo in una dimensione ironica, fiabesca e
surreale, dove l'innocua insignificanza del Kitsch si capovolge spesso in una
precisa e affilata critica dei modelli culturali - dalla politica alla religione,
dal ruolo della donna al consumismo - che dominano il nostro tempo.
In occasione della mostra è stato pubblicato il catalogo Ivana Falconi. Mirabilia,
con un testo di Elio Schenini.
80 pagine, italiano e inglese. Edizione numerata di 500 esemplari.
Con il contributo di
Percento culturale Migros Ticino
Inaugurazione Venerdì 1 aprile 2011, ore 18.30
Museo Cantonale d'Arte
via Canova, 10 - Lugano
Orari: Martedì 14-17, Mercoledì-Domenica 10-17, Lunedì chiuso
Ingresso libero