Flavia Cavaniglia
Gloria Ceschin
Ciro Cipollone
Annabel Gray Briger
Filippo Guicciardi
Luca Marin Maria
Nadia Misci Conter
Salvatore Varieta'
Marina Zatta
Soqquadro dedica questa collettiva alle opere di piccole dimensioni; ciascun artista espone infatti tre o quattro lavori tutti di dimensioni ridotte.
a cura di Marina Zatta
Sabato 2 aprile 2011 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (Colosseo) a Roma, la mostra Microcosmi degli artisti Flavia Cavaniglia, Gloria Ceschin, Ciro Cipollone, Annabel Gray Briger, Filippo Guicciardi, Luca Marin Maria, Nadia Misci Conter, Salvatore Varietà. La mostra è dedicata alla piccola dimensione nell’elaborazione dell’opera d’arte.
“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
Soqquadro dedica questa mostra alle opere di piccole dimensioni; ciascun artista espone infatti tre o quattro lavori tutti di dimensioni ridotte. Chi l’ha detto che per fare un grande quadro bisogna usare una grande tela?
Oggi vanno di moda le grandi dimensioni, e spesso per questo dimentichiamo quanta bellezza ci possa essere anche in un’opera dalle dimensioni modeste, quanto anche le “piccole pennellate” siano capaci di toglierci il fiato laddove ci soffermiamo a scrutarle.
Non serve necessariamente un grande quadro per regalare grandi emozioni, e per questo Soqquadro, con questa mostra, ha deciso di dare voce a queste piccole grandi opere.
I quadri di Flavia Cavaniglia sono di piccolo formato, realizzati con tecniche miste e su vari supporti, e per lei il concetto nell’arte si legge solo attraverso la forma, poiché quando si chiede ad un pittore moderno il significato della sua opera, l’unica saggia risposta è: “Quando guardiamo un prato o un albero non chiediamo cosa vuole esprimere”.
Gloria Ceschin è una giovanissima fotografa, alla sua prima esperienza espositiva, ma con un talento indiscutibile fornitole dal suo carattere vivace e da una forte capacità di “leggere” il mondo che la circonda. In questa mostra presenta alcuni scatti elaborati quando era ancora una studentessa universitaria.
L’arte di Ciro Cipollone è un arte innocente, che corrisponde ad una realtà quotidiana poetica e stupefacente. Si tratta di un articolazione di idee che esprimono sensibili stati creativi tramite diverse combinazioni di frammenti lignei, di un non-stile all’obbligo di dover narrare qualcosa. Egli attua un’invenzione riformatrice, un’azione soggettiva della facoltà inventiva come affermazione di una nuova fisiologia, come animazione della propria identità, come modo per espandere la coscienza di una dimensione spirituale.
Nei dipinti e disegni di Annabel Gray Briger elementi storici, romanzeschi e decorativi si fondono in una narrazione visiva. Vi troviamo curiosità accademica, nostalgia per l’estetica ed atmosfere d’altri tempi, ma anche fanciullesco desiderio di ritrovare il mondo delle vecchie fiabe ed i sentimenti dei romanzi ottocenteschi. Elementi frivoli si bilanciano con una buona dose di ironia. Le immagini, ottenute attraverso una ripetuta sovrapposizione di leggere linee e delicati strati di colori tenui, hanno una qualità onirica.
Quella di Filippo Guicciardi è un’arte visuale, gestuale, una sorta di segni e colori, legata alla tradizione informale, ma con nuove concezioni, sviluppata e ricercata con svariate tecniche, ma principalmente attraverso l’uso del dripping. Questo, però, solamente dopo aver creato il vuoto dentro di sé; così facendo, il corpo riesce ad eseguire spontaneamente movimenti precisi, secchi ma fluidi, poiché è entrato senza ragionamento nello scorrere dell’universo. L’io sparisce, per far parte di qualcosa di talmente più grande da essere incomprensibile razionalmente ed indescrivibile con le parole.
Domandando a Luca Marin Maria cosa muove la sua arte egli ci risponde: “Nel mio lavoro cerco sempre di produrre pensiero. Fare questo è difficile e nello stesso tempo potente affascinante, trovare la spiegazione al matrix, estrapolare una ragione in questo, porterà l'uomo a definirsi sempre di più lo porterà alla consapevolezza di sé”.
La pittura, e soprattutto i colori, sono per Nadia Misci Conter la sua vita. Attraverso di loro cerca di esprimere i sentimenti che in questi ultimi anni la accompagnano, con la stessa naturalezza di un bambino che scopre il mondo. E se nel rosso vede il passato, nel blu i desideri sfumati, nel verde la speranza di un mondo migliore…
Salvatore Varietà ci accompagna, con le sue pennellate, all’interno di stati emozionali; dalla trasmissione di calore, luce, gioia serenità ed energia vitale, passando per il concetto di “silenzio” (se questo sia mancanza di suono o assenza di parole), arriviamo fino all’innocenza giovanile di un volto di ragazza, ancora completamente estraneo alla corruzione del corpo ma curioso dell’esperienza passionale. Ed infine ci regala un omaggio alla grandezza della pittrice Tamara de Lempicka, attraverso il simbolo delle donna indipendente che si afferma.
Inaugurazione: sabato 2 aprile 18.30
Vista Arte e Comunicazione
via Ostilia, 41 - Roma
Orari: dal lunedì al venerdì 14-19.30, sabato 17-19.30
Ingresso libero