Fondazione Arnaldo Pomodoro (vecchia sede)
Milano
via Andrea Solari, 35
02 89075394 FAX 02 89401303
WEB
Tre Mostre
dal 5/4/2011 al 16/7/2011
merc-dom 11-19; giovedi 11-22

Segnalato da

CLP Relazioni Pubbiche




 
calendario eventi  :: 




5/4/2011

Tre Mostre

Fondazione Arnaldo Pomodoro (vecchia sede), Milano

L'esposizione di Perino & Vele 'Luoghi comuni' ripercorre, attraverso 25 opere di grandi dimensioni, 17 anni di carriera del duo artistico sviluppatasi attorno a un registro tematico che critica, in modo lucido ma allo stesso tempo ironico, la corruzione, la violenza e l'immobilismo sociale. La mostra 'Salvador Dali' e Robert Rauschenberg. L'Inferno di Dante', ospitata ai piani superiori dello spazio, mette a confronto le rappresentazioni dell'Inferno dantesco, scaturite dalla genialita' del maestro surrealista spagnolo e da uno dei portavoce dell'arte contemporanea statunitense. Inoltre nella UniCredit Project Room della Fondazione Olga Schigal presenta un'installazione nella quale ricostruisce una Taiga - ecosistema tipico delle regioni siberiane.


comunicato stampa

PERINO & VELE. Luoghi comuni
a cura di Lorenzo Respi

Dal 7 aprile al 17 luglio 2011, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (via Solari 35), si terrà l’antologica di Perino & Vele, sodalizio nato nel 1994 e composto da Emiliano Perino (New York, 1973) e Luca Vele (Rotondi (AV), 1975).
Curata da Lorenzo Respi, col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano, del Comune di Milano, col contributo di Renato Corti, Comieco, Metropolitana di Napoli, l’esposizione dal titolo Luoghi comuni ripercorrerà, attraverso 25 opere di grandi dimensioni, 17 anni di carriera sviluppatasi attorno a un registro tematico che critica, in modo lucido ma allo stesso tempo ironico, la corruzione, la violenza e l’immobilismo sociale.

Attraverso l’originale uso della cartapesta, Perino & Vele modellano forme che alludono a fatti di cronaca, a temi di denuncia sociale e politica, alla distorsione della realtà da parte dei mass media. Oggetti d’uso quotidiano (borsoni, carrozzine, poltrone), segnali stradali (cartelli, transenne, pali) e animali (maiali, cammelli, pipistrelli) diventano il pretesto per focalizzare l’attenzione degli osservatori su argomenti passati sotto silenzio o volutamente dimenticati, come le stragi, o come la violenza nei confronti dell’uomo e degli animali.

Apre il percorso espositivo l’opera Luoghi comuni – che dà il titolo all’intera monografica e che è stata appositamente realizzata per l’appuntamento milanese – liberamente ispirata all’omonimo libro di Pino Corrias, in cui una moltitudine di indicazioni stradali che guidano in direzioni opposte, suggeriscono la via per giungere a una reale conoscenza degli episodi di cronaca citati, come le bombe di Capaci, il mistero del DC9 nei cieli di Ustica, l’inchiesta sul termovalorizzatore di Acerra.
Quindi si prosegue con Help!!, un’installazione inedita dove alcune transenne delimitano dei luoghi su mappe giganti del mondo, nei quali si sono sviluppati focolai di violenza e di terrore, e con Goodbye, uno striscione crivellato di colpi di arma da fuoco, metafora dell’attuale condizione sociale internazionale.
La mostra prosegue con le sculture Statura 190, capelli biondi, occhi azzurri, professione Ingegnere e Vendesi Monolocale Salotto Cucina Bagno con vista panoramica £ 4,5 Milioni ispirate alla condizione dei giovani e alla mancanza di prospettive per il futuro.

Senza titolo (Chiosco) e Public invasion sono invece lavori che analizzano le dinamiche sociali della vita in città con le sue contraddizioni e il suo senso di alienazione.
Tra le opere di eco politica si segnala Silvio Berlusconi vs Vladimir Putin, Carol Wojtyla vs George W. Bush, Osama Bin Laden vs Mahmud Ahmadinejad, Achille Bonito Oliva vs Mary Carey, Neil Young vs Deng Xiaoping, una grande installazione di sette metri di lunghezza, composta da cinque cartelloni pubblicitari con slogan di politici e di personaggi della cultura.
L’esposizione si chiude idealmente con una sezione dedicata all’antimilitarismo e alla condanna della violenza: l’installazione abitabile Kubark Counterintelligence Interrogation, titolo del manuale segreto di tecniche di interrogatorio per prigionieri della CIA, costringerà lo spettatore a transitare in uno spazio angusto e opprimente, mentre da Porton Down, centro di ricerca militare del Regno Unito, denuncia le torture sugli animali allevati per testare nuove armi chimiche, e Mina presenta un materasso vuoto con l’impronta di un corpo e due stampelle in ferro arrugginito.

Catalogo Fondazione Arnaldo Pomodoro, con testi del curatore e di Pino Corrias.
In occasione della mostra sarà realizzato il cortometraggio “Video su Carta” di Antonello Matarazzo.

In contemporanea (dal 7 aprile al 17 luglio 2011), negli spazi di via Solari 35 si terrà un’affascinante rilettura dell’Inferno di Dante, attraverso le opere di Salvador Dalì e Robert Rauschenberg, oltre a una selezione di artisti contemporanei, tutti provenienti dalla Collezione permanente del museo, completata da un nuovo allestimento delle opere di Arnaldo Pomodoro e, nell’UniCredit Project Room, la personale di Olga Schigal. Oltre le terre fredde.

Perino & Vele. Principali mostre personali
2009 - Public Invasion, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli; 2008 - Sottovuoto, a cura di A. Fiz, MARCA Museo delle Arti di Catanzaro; 2007 - The end of second act, installazione permanente, Tusciaelecta, a cura di A. Natalini, Teatro; Niccolini, San Casciano in Val di Pesa; 2006 - Pig, Galleria V.M.21 artecontemporanea, Roma; 2005 - Alf, Outside, a cura di G. Curto, Palazzo Bricherasio, Torino; Porton Down, Galleria Alberto Peola, Torino; 2004 - Kubark, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli; 2003 - Perino & Vele, a cura di A. Tecce, Padiglione d'Arte Contemporanea, Palazzo Massari, Ferrara; 2002 - Galleria Alberto Peola, Torino

La Fondazione Arnaldo Pomodoro ringrazia il partner UniCredit con cui nel tempo ha costruito un legame duraturo e proficuo basato su un comune sentire che sostiene l’innovazione e la creatività.
UniCredit è da tempo impegnato in ambito culturale e numerose sono le attività intraprese con importanti istituzioni, tra cui spicca la Fondazione Arnaldo Pomodoro, per la valorizzazione del patrimonio artistico contemporaneo, a cui si unisce una forte attenzione verso l’opera di giovani artisti.

Catalogo: edizioni Fondazione Arnaldo Pomodoro

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SALVADOR DALI' E ROBERT RAUSCHENBERG. L'Inferno di Dante
a cura di Lorenzo Respi

Dal 7 aprile al 17 luglio 2011, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano si terrà un’affascinante rilettura dell’Inferno di Dante Alighieri, attraverso le opere di Salvador Dalì e Robert Rauschenberg.

L’esposizione, ospitata ai piani superiori dello spazio di via Solari 35, è curata da Lorenzo Respi, in collaborazione con Mjras e ArtCamù Collezioni d’Arte, metterà a confronto le rappresentazioni dell’Inferno dantesco, scaturite dalla genialità del maestro surrealista spagnolo e da uno dei portavoce dell’arte contemporanea statunitense.
Le opere dei due si concentreranno sulla prima cantica, caratterizzata per le sue descrizioni cruente e terrificanti, popolati da dannati e demoni, personaggi storici e figure mitologiche, condottieri antichi e servi della fede, poeti e filosofi, tutti condannati al patimento nella voragine dolorosa di cerchi e gironi, balze e dirupi, fiumi e cascate.

La serie di 34 xilografie a 35 colori di Salvador Dalì è una selezione delle 100 tavole concepite dall’artista in cinque anni di lavoro entro il 1960. Il linguaggio surrealista trasforma perfettamente l’Inferno in immagini: panorami desolati e allucinanti fanno da sfondo a figurazioni dissacranti e grottesche, a mostruose apparizioni improvvise, a rappresentazioni cruente del peccato e dell’eterna legge del contrappasso. L’inconscio delirante del pittore catalano trasfigura le descrizioni dantesche in tavole fortemente simboliche, di difficile riconoscimento iconografico, che popolano un mondo sotterraneo farsesco e inquietante.

Le 34 serigrafie di Robert Rauschenberg sono il risultato di una ricerca estetica sviluppata tra il 1958 e il 1960 sul contesto contemporaneo. L’attualità entra di prepotenza nel passato storico della Commedia attualizzandone il messaggio universale. I ritagli di giornale assemblati ricompongono criticamente una realtà quotidianità conflittuale e contraddittoria. Gli spunti tematici e gli interventi grafici coniugano avanguardia e tradizione, innescano un processo mentale in continua evoluzione, che rende dinamica la rappresentazione e stimola il dibattito sul presente. L’artista americano rivitalizza un contenuto “antico” con un linguaggio moderno.

All’interno del percorso espositivo sarà installato un grande libro sul quale verranno proiettate immagini e parole di famosi attori e letterati (Giorgio Albertazzi, Carmelo Bene, Roberto Benigni, Vittorio Gassman, Vittorio Sermonti), che si alterneranno nella lettura del Canto V dell’Inferno, in cui proprio un libro diviene il protagonista degli avvenimenti che coinvolgono i due amanti Paolo e Francesca.

Accompagna la mostra, una pubblicazione (edizioni Fondazione Arnaldo Pomodoro) con un testo sperimentale composto a quattro mani da Aldo Nove e Lorenzo Respi e con un’interpretazione grafica di Andrea Lancellotti.
Per gli utenti del web è previsto un ulteriore contenuto multimediale, realizzato dalla Tapelessfilm, disponibile in streaming sul sito della Fondazione Arnaldo Pomodoro (www.fondazionearnaldopomodoro.it).

L’esposizione si tiene in contemporanea con la personale di Perino & Vele, sodalizio nato nel 1994, composto da Emiliano Perino (New York, 1973) e Luca Vele (Rotondi (AV), 1975), che privilegiano l'utilizzo della cartapesta per la realizzazione delle loro opere, con una selezione di opere di Arnaldo Pomodoro e di artisti contemporanei, tutti provenienti dalla Collezione permanente della Fondazione Arnaldo Pomodoro e dal nuovo appuntamento con la UniCredit Project Room che proporrà la personale dell’artista russa Olga Schigal. Oltre le terre fredde, a cura di Paola Boccaletti.

Pubblicazione: edizioni Fondazione Arnaldo Pomodoro

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Olga Schigal
UniCredit Project Room

Dal 7 aprile al 17 luglio 2011, nella UniCredit Project Room della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano (via Solari 35), si terrà la personale di Olga Schigal (Ischimbaj, Russia, 1980).

Curata da Paola Boccaletti, l’esposizione presenta un’installazione nella quale l’artista russa ricostruisce una Taiga (un ecosistema tipico delle regioni siberiane), con un preciso intento realistico, attraverso l’inserimento di veri tronchi di betulla alti fino a 4 metri e dune di sabbia.

In uno spazio in cui realtà e immaginazione sono chiamati a convivere e a interagire tra loro, si incontrano un binario verde, un palloncino di cemento e una piccola casa. La prima opera (Green Rails 2011, legno smaltato) rappresenta la ferrovia transiberiana, metafora del viaggio leggendario che attraversa l’Asia; poco più in là, un palloncino è affossato nella sabbia come un giocattolo ritrovato dopo una lunga assenza (Cement Balloon, 2011, cemento, rame). Infine si ritrova la riproduzione della palazzina in calcestruzzo in cui Olga viveva da bambina, e dalle cui finestre scorrono le immagini del suo viaggio di ritorno, in età adulta (Home with Nostalgic Video", 2011, gasbeton).

Su una delle finestre della UniCredit Project Room, appaiono come nella vetrata di una cattedrale le foto di famiglia (La Vetrata con Ricordi di Famiglia, 2011, stampa su adesivo), evanescenti e distanti come i ricordi ai quali l’artista cerca di aggrapparsi per non dimenticare il proprio passato. Queste immagini immerse nella luce proveniente dall’esterno, acquisiscono la stessa profondità della Taiga, e le persone, come gli alberi e i ricordi, si stemperano fino alla dimensione metafisica. Il tema di questo lavoro riprende l’esperienza biografica dell’artista che, ritornata nei luoghi della sua infanzia dopo dodici anni, ha sentito il distacco da essi e dalle reminiscenze che portavano con sé.

Come afferma la stessa Schigal, “Cosa definisce un uomo? A cosa appartiene e cosa gli appartiene? Perché a volte siamo spinti a partire per sentirci bene in luoghi lontani, ma allo stesso tempo desideriamo tornare alla terra delle nostre radici? Mi chiedo se non è semplicemente l'infanzia la nostra casa, che da adulti diventa ricordi, immagini, trasformandosi nel luogo irraggiungibile. Lontana dalla mia terra, la Siberia, mi sono resa conto che la memoria tiene vivo in me quel mondo di natura incontaminata, che è la Taiga”.
L’interrogativo di Olga Schigal è universale e profondamente umano. L’argomento affrontato, quello della memoria attraverso la ricerca delle proprie origini, è parte fondante del suo percorso artistico e rimane sempre sospeso tra epoche storiche differenti, luoghi lasciati e ritrovati.

Note biografiche.
Olga Schigal nasce a Ischimbaj in Russia nel 1980, cresce a Njagan una piccola città in Siberia e nel 1997 si trasferisce in Germania dove studia arte plastica con Katharina Fritsch presso l’Accademia d’arte di Münster. Nel 2009 arriva all’accademia Brera a Milano dove decide di trasferirsi per concludere gli studi e lavorare. Partecipa a diverse mostre collettive in Germania e Italia; nel 2010 vince il Premio Arte Laguna di Venezia. Le sue opere si propongono come rielaborazioni di quei simboli tradizionali di un passato in profonda trasformazione, un periodo storico lontano e perso nei ricordi, svanito con l’avanzare della globalizzazione.

Info
Fondazione Arnaldo Pomodoro - tel. 02.89075394
www.fondazionearnaldopomodoro.it
c.montebello@fondazionearnaldopomodoro.it

Ufficio Stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Tel. 02.433403 - 02.36571438 - fax 02.4813841; press@clponline.it
Comunicato e immagini su w

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Immagine: Perino & Vele, Senza titolo ( Presine) 1999, Cartapesta e ferro, cm 163 x 58 x 11

Preview riservata ai giornalisti Mercoledi 6 aprile 2011
Intervengono: Lorenzo Respi - curatore Perino&Vele e l'Inferno di Dante
ore 13.30 - Cocktail di benvenuto
ore 14.00 - Presentazione
Paola Boccaletti - curatrice UniCredit Project Room
Olga Schigal - Fondazione Arnaldo Pomodoro
Carla Mainoldi - Head of Corporate Giving and Events Uncredit

Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Andrea Solari 35 - Milano
Orari: mercoledì-domenica ore 11-19; giovedì ore 11-22
Biglietti: 9 Euro intero, 6 Euro ridotto; 4 Euro ridotto scuole; Ingresso gratuito ogni seconda domenica del mese.
L’ingresso consente la visita a tutte le mostre allestite alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

IN ARCHIVIO [97]
Carlo Orsi
dal 5/3/2012 al 5/3/2012

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