Brutti Paperini. Una decina di opere pittoriche di medie dimensioni, appositamente prodotte per l'occasione, ispirate ai paperi disegnati da Carl Barks.
a cura di Cultcube e Galleria La Corte Arte Contemporanea, Firenze
″Recentemente ho messo mano e pennelli alla reinterpretazione di una delle icone più popolari
amate e riconoscibili dalla fine della seconda guerra mondiale: i paperi di Walt Disney, anzi per la
precisione i paperi di Carl Barks che ho sempre riconosciuto a bomba anche da ragazzino pur non
sapendo il nome del disegnatore, indicandolo sempre e solo come “quello bravo” ″. ( Aroldo Marinai )
Martedì 5 aprile alle 19.30 presso Maono food /art gallery inaugura la mostra di Aroldo Marinai Brutti Paperini.
Nello spazio fiorentino di Borgo Santa Croce saranno esposte una decina di opere di medie dimensioni, appositamente prodotte per l’occasione, ispirate ai paperi disegnati da Carl Barks. Con Brutti Paperini, Aroldo Marinai porta avanti il tema della sua ricerca artistica, incentrata sull'adattamento di immagini appartenute ad un vissuto personale lavorate e “combinate” con altre immagini. In una dimensione ludica, quella della “Banda dei paperi” di Barks, fanno il loro ingresso riflessioni esistenziali, in cui l’operazione di manomissione iconografica diventa il punto di partenza di un originale approccio alla memoria pubblica e privata.
E’ lo stesso Marinai a spiegare il senso del suo lavoro: “Ho messo mano a questa piccola impresa di decostruzione e ricostruzione iconografica come negli anni passati mi sono dedicato al recupero delle fotografie “altrui” - cioè abbandonate e senza memoria - a cui aggiungevo segni in stile suprematista (Kazimir Malevič, bravino anche lui un po’ come Carl Barks).
Allo stesso modo ho messo mano a foto di malattie e deformazioni umane – prese da vecchie
enciclopedie mediche - per parlare dei miei acciacchi e malanni (queste però non le ho presentate in
pubblico, fanno parte di un progetto più grande). E poi ancora è stata la volta delle immagini delle
apparizioni mariane per raccontare un’altra storia, anche questa - per ora - privata.
Insomma metto mano e manometto: questa volta è toccato ai paperini, che nella mia trasposizione
non devono essere i “veri ” paperini perché se no che gusto c’è, ma devono essere tali che di primo
acchito si dica vedendoli Toh un Paperino. Un simpatico brutto paperino. Appunto."
Infine una nota tecnica: per la realizzazione di queste figure Aroldo Marinai ha utilizzato i classici pennelli giapponesi da calligrafia che hanno, tra le caratteristiche, quella di riempirsi di molto colore e di scaricarsi poi lentamente seguendo la pressione della mano e il movimento del polso. Non c’è correzione possibile, ma il risultato è fresco e dinamico. I supporti su cui lavorare stanno in orizzontale, sul terreno, e il pittore incombendo li domina, come accadeva alle tele di Pollock o alle carte di Alechinsky.
Aroldo Marinai (Firenze,1941) ha esposto in numerosi musei e grandi spazi pubblici in Italia, Francia, Svizzera, Svezia e le sue opere sono in collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero. Si ricordano le sue mostre al Museo Archeologico di Firenze, al Museo Pigorini a Roma, al Museo Marino Marini di Firenze. Nel 2007 partecipa alla 52^ Biennale di Venezia. Ha lavorato con altri artisti e scrittori (tra i quali Giorgio Van Straten e Antonio Tabucchi).
Monica Zanfini
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Opening 5 aprile ore 19,30
Maono Food Art Gallery
Borgo Santa Croce, 15 r - Firenze
aperto tutti i giorni dalle 11 alle 24
Ingresso libero