Sincere. Il linguaggio e la tecnica caratteristici dell'artista si articolano in questa mostra in una serie di tele di grandi dimensioni realizzate con la penna biro, sculture di tubi di neon e petrolio e disegni preparatori per grandi installazioni.
Dopo l’enorme riconoscimento e gli onori della ribalta internazionale ottenuti
grazie alla sua partecipazione al padiglione russo della scorsa Biennale di Venezia,
(memorabile la struggente e provocatoria installazione), Andrei Molodkin torna in
Italia con Sincere, seconda mostra personale dell’artista presso Galleria Pack.
L’opera di Molodkin, caratterizzata da una dimensione poetica costantemente
politico-ideologica, si serve con uguale intensità di materiali tra loro diversi,
petrolio, inchiostro o sangue, per articolare la propria oscura ossessione:
l’economia come entità significante della costruzione simbolica, economica e
culturale occidentale.
Il linguaggio e la tecnica caratteristici dell’artista - l’utilizzo del petrolio
e dei sistemi idraulici che ne attuano la circolazione, dai compressori alle
sculture “simulacro” vuote in resina acrilica - per Sincere si articolano in una
serie di tele di grandi dimensioni realizzate con la penna biro, di sculture di tubi
di neon e petrolio e di disegni preparatori per grandi installazioni.
In Sincere si può notare come l’evoluzione stilistica dell’artista si sia
spinta su di un versante via via più concettuale, che mira comunque alla continua
ricerca di un dialogo con lo spettatore attraverso il forte impatto emozionale
suscitato dalle opere.
Secondo una personale scrittura visiva scandita in termini metaforici,
l’inchiostro diviene così il sangue che fluisce dalla penna, allo stesso modo in
cui il petrolio si fa rappresentazione della linfa vitale che scorre nei vasi del
sistema simbolico alla base del panorama cognitivo occidentale, in un traslato dove
l’umanità oggettualizzata e silenziosa rimane al fondo della narrazione.
L’artista russo, articolando il suo linguaggio, riesce in questo modo nella rara
impresa di dar vita ad una propria, personale, “tecnica” che lo differenzia
profondamente dalle ricerche che vertono sul rapporto uomo-tecnologia e rendono la
sua produzione tra le più singolari nel panorama internazionale.
Inaugurazione martedì 5 aprile dalle 18.00 alle 21.00
Galleria Pack
Foro Buonaparte, 60 Milano
da martedì a sabato dalle 13.00 alle 19.30
ingresso libero