Hans Purrmann
Regina Bucher
Simone Soldini
Felix Billeter
Simone Soldini
Matteo Bianchi
Eva Zimmermann
Quella di Purrmann e' una figura affascinante, non solo per le ricerche condotte nell'ambito della pittura, ma anche per i suoi scritti teorici e per la passione collezionistica e il culto dell'antico. In esposizione un centinaio di pezzi, fra dipinti a olio, acquerelli e disegni, documenti inediti e nuovi studi scientifici.
a cura di Regina Bucher – Simone Soldini
in collaborazione con: Hans Purrmann Archiv Monaco di Baviera
Catalogo in italiano e tedesco con contributi di: Felix Billeter (Hans Purrmann Archiv), Simone Soldini, Matteo Bianchi, Eva Zimmermann.
Dopo le grandi rassegne succedutesi nel tempo nei prestigiosi musei svizzeri e tedeschi di Monaco (Museum Villa Stuck, 1976-77), Berlino (Akademie der Künste, 1982), Zurigo (Kunsthaus, 1982-83), Brema (Gerhard-Marcks-Haus, 1995-96), Tübingen-Saarbrücken (2006), Kaiserslautern (Pfalzgalerie, 2010), il Museo d'arte Mendrisio, con i suoi nuovi spazi freschi di restauro nell'antico Convento dei Serviti di Mendrisio, insieme al Museo Hermann Hesse di Montagnola, residenza del celebre scrittore tedesco, presentano in contemporanea una grande retrospettiva dedicata ad Hans Purrmann (1880-1966), maestro del post-impressionismo tedesco, passato dal clima fervido della Monaco di Kandinsky, Klee e Marc agli ambienti parigini d'inizio secolo, dove fece parte del gruppo del Café du Dôme e si legò con Henri Matisse, amico, maestro e collega.
Protagonista, a 45 anni dalla scomparsa, della prima antologica allestita in area italiana, quella di Purrmann è una figura affascinante, non solo per le ricerche condotte nell'ambito della pittura, segnate da un colorismo acceso e felice, in bilico fra modi espressionisti e seduzioni mediterranee, ma anche per i suoi scritti teorici, per i contatti allacciati con personaggi della cultura di mezza Europa, oltre che per la passione collezionistica e il culto dell'antico che torna citato costantemente nelle sue nature morte disseminate di oggetti d'altre epoche. Ricco è il repertorio delle sue amicizie eccellenti; ne spiccano due su tutte: Henri Matisse di cui, appunto, fu seguace e collega (fu Purrmann che lo convinse ad aprire una scuola a Parigi e che lo introdusse nel mondo dell’arte tedesco); e poi Hermann Hesse, l’autore di Siddharta, Demian, Narciso e Boccadoro, premio nobel per la letteratura nel '46, conosciuto nel periodo di soggiorno nel Ticino e con il quale entrò in un lungo rapporto di stima e amicizia, come ricorda una poesia a lui dedicata.
Altrettanto significativa la sua attività versatile svolta in Italia, dove fu direttore artistico dell'Istituto tedesco di Villa Romana a Firenze e dove conobbe nel tempo artisti del calibro di Marino Marini e Ottone Rosai.
Restituita da un percorso distribuito su due sedi, con un numero complessivo di opere pari circa a un centinaio di pezzi, fra dipinti a olio (67), acquerelli (20) e disegni (17), la figura di Purrmann si presta a letture trasversali che la mostra propone grazie anche a documenti inediti e nuovi studi scientifici.
Forte del suo carattere di sensibile colorista con uno spiccato senso di unità nell’opera, Purrmann occupa un posto del tutto speciale nella grande pittura tedesca della prima metà del XX secolo.
La lunga permanenza dell’artista nel Ticino, a Montagnola, dove ha vissuto alcune delle stagioni creativamente più intense e dove ha intrecciato la relazione d'amicizia con Hermann Hesse, spiega questa iniziativa congiunta tra il Museo d’arte Mendrisio e il Museo Hermann Hesse Montagnola, in collaborazione con gli Archivi Hans Purrmann di Monaco.
Con una selezione di 60 oli e 20 acquarelli, tra i più significativi del suo lavoro, la mostra al Museo d’arte Mendrisio si incentra su paesaggi e nature morte. Abbraccia tutto il variegato percorso pittorico di Purrmann, che si estende dal primo periodo francese, durante il quale dipinge accanto a Matisse, i suoi primi paesaggi mediterranei, fino agli anni estremi contraddistinti dai coloratissimi paesaggi ischitani e liguri. All’interno di esso, un posto di rilievo è stato lasciato alla lunga stagione ticinese.
Anche al Museo Hermann Hesse Montagnola si possono ammirare alcuni suoi paesaggi ticinesi; opere che accompagnano i preziosi documenti sul suo lungo periodo ticinese, ricco di amicizie e di incontri con eminenti personalità della cultura tedesca. Tra di essi spicca soprattutto il carteggio, tenuto nel corso degli anni, proprio con il grande scrittore tedesco Hermann Hesse.
Accompagna le rassegne un catalogo in doppia versione (italiano e tedesco) ricco di contributi critici e corredato da circa 90 immagini a colori.
Cenni sulla vita e sull’opera
Hans Purrmann nasce a Speyer nel 1880. Si forma come artista a Monaco e a Berlino, tra i maestri dell’Impressionismo tedesco (Liebermann, Slevogt e Corinth) e le nuove avanguardie (Kandinsky, Klee, Marc); poi – tappa decisiva – a Parigi dove si trasferisce nel 1905 per rimanerci fino al 1914. A Parigi Purrmann si confronta con l’opera di due figure che si riveleranno decisive nel suo percorso: Paul Cézanne e Henri Matisse, di cui sarà discepolo e amico.
Dopo il rientro a Berlino, si stabilisce a Langenargen, sul lago di Costanza. Tra il 1935 e il 1943 soggiorna a Firenze, ricoprendo la carica di direttore dell’Istituto germanico di Villa Romana. Risiede infine a Montagnola nel Canton Ticino, vicino all’amico Hermann Hesse, dove dimora dal 1944 per oltre un ventennio fino alla morte, nel 1966.
Nei suoi innumerevoli viaggi predilige l’Italia e la Francia, trovando soprattutto nei luoghi di mare i motivi per la sua pittura. Purrmann rimane legato ai generi del paesaggio, degli interni, delle nature morte, del ritratto. Molti sono i soggetti che ripete in più varianti, seguendo una prassi cezanniana.
Nel 1962 la prima importante retrospettiva itinerante (da Monaco a Francoforte), seguita da quella di Mainz (1966 e 1980) e da altre in alcuni tra i maggiori istituti tedeschi, fino alla più recente, itinerante, del 2006 (Tübingen, Saarbrürcken e SchlossGottorf).
Testimonianze
Henri Matisse
«Mentre stavo lavorando di fianco a lui, Matisse mi ha detto di aver guardato attentamente il mio lavoro […], poi ha cominciato ad elogiarlo sostenendo quanti incredibili progressi avessi fatto, quanto fosse deliziato dalla ricchezza dei miei colori e dalla loro armonia, e quanto trovasse il mio attuale lavoro così piacevole e ricco nel colore come mai prima.»
Hans Purrmann a Mathilde Vollmoeller, 1910
Hans Purrmann soggiorna a lungo a Parigi a partire dal 1905. Entra in contatto con Henri Matisse, del quale diventa allievo e amico. Si frequentano assiduamente, all’inizio del secondo decennio del ’900 si reca con lui a Collioure dove dipingono fianco a fianco. Intraprende con il maestro francese diversi viaggi, tra cui alcuni in Germania. In seguito, in più occasioni Purrmann incontra Matisse nel giardino della sua casa. I due artisti rimangono in contatto fino alla morte del grande maestro francese.
Nel Ticino per dipingere
«Se si ha l’intenzione di dipingere all’aperto in Ticino durante l’inverno, la cosa migliore è avventurarsi a Locarno o a Castagnola. Posso dirvi che sareste molto sorpreso di quanto tutto, a livello pittorico, si presenti così bello.»
Hans Purrmann a Ernst Schumacher, 22 dicembre 1955
Quando Hans Purrmann si trasferisce in Svizzera per motivi di salute, nell’autunno del 1943, trascorre la prima metà dell’anno a Castagnola e nella primavera del 1944 trasloca a Montagnola. Occupa dapprima una camera per alcuni anni all’Hotel Bellevue, in seguito si trasferisce in un appartamento di Casa Camuzzi, che rimane sempre la sua casa, nonostante i suoi numerosi viaggi e soggiorni estivi in Italia. La scelta cade sul Ticino perché gli offre un paesaggio, un clima e un’atmosfera molto simili al suo amato mediterraneo, come pure i soggetti e l’ispirazione per il suo lavoro artistico. Ma la sua permanenza è dovuta anche al nuovo circolo di amicizie che gli si apre subito dopo il suo trasferimento.
Hermann Hesse
«Caro amico Purrmann […] è per me sempre una gioia e una soddisfazione vedere come la sua grande opera sia amata e celebrata, anche se noi vecchi dovremmo ormai rassegnarci a essere considerati gli ultimi esemplari di una razza ormai estinta.»
Hermann Hesse a Hans Purrmann, 1960
Poco dopo il suo arrivo a Montagnola, Hans Purrmann fa la conoscenza di Hermann Hesse, il quale vive in Collina dal 1919. Tra i due si instaura ben presto un’amicizia. Sono quasi coetanei – Hermann Hesse ha solo due anni più di Purrmann – e sono artisti che lavorano in ambiti completamente diversi, ma entrambi si considerano rappresentanti di una corrente artistica che non insegue nell’arte uno stimolo mondano o superficiale, bensì che cerca un’espressione delle forme dell’esistenza che sia sovratemporale e sostanziale.
La loro relazione è di reciproco rispetto per l’espressione artistica dell’altro, così come è sostenuta dal sentimento di amicizia e gratitudine per l’arricchimento che offre loro l’essere vicini e la possibilità di uno scambio di idee.
Ninon Hesse
«Egregio, caro Signor Purrmann, è così bello per noi che il destino l’abbia condotta a Montagnola e che possiamo averla così vicino!»
Ninon Hesse a Hans Purrmann, 10 aprile 1950
Con Ninon Hesse, storica dell’arte, Purrmann condivide un grande amore per l’arte e la letteratura antiche. Da molto tempo Purrmann colleziona oggetti di arte e artigianato di diverse epoche e regioni. Grazie all’aiuto di un infallibile fiuto per la qualità, si trasforma negli anni da autodidatta in conoscitore. Ninon si avvale spesso del suo aiuto e degli scambi di idee con lui.
Maria Geroe-Tobler
«Il sessantaquattrenne Prof. Purrmann mi vuole bene perché è un uomo intellettualmente dotato, che vive completamente nell’arte. Tu veramente dovresti vederlo. Noi ci capiamo alla perfezione. Purrmann è come un albero possente ed io un coniglietto che gli siede vicino.»
Maria Groe-Tobler a Emmy Ball-Hennings, fine 1944
Dall’estate del 1944, tra Hans Purrmann e Maria Geroe-Tobler, tessitrice di tappeti che allora vive da alcuni anni a Montagnola, nasce un rapporto d’amore che con gli anni si trasforma in amicizia. Per Purrmann, vedovo dal 1943, al riparo in Svizzera, sconvolto dalla perdita delle sue proprietà a Berlino e Firenze, l’inizio di questa storia d’amore con la giovane artista, di quindici anni più giovane di lui, è segno di una nuova vitalità e di una nuova gioia di vivere.
Gunter Böhmer
«Dobbiamo aiutarci l’un l’altro, non abbiamo nessuno con cui parlare. La invito cordialmente a rivolgersi a me spesso. Potrei forse aiutarla in qualcosa.»
Hans Purrmann a Gunter Böhmer, febbraio 1957
Gunter Böhmer, nato nel 1911, grafico e illustratore di libri, dal 1933 diventa amico ed anche protetto di Hermann Hesse, il quale lo sostiene nella sua carriera artistica facendogli illustrare alcuni dei suoi libri. Da allora Böhmer vive in un appartamento in Casa Camuzzi. Nel 1947 Purrmann affitta l’appartamento direttamente sotto il suo. Si conoscono già dal 1944, poiché Böhmer aveva sposato, nella primavera del 1954, una nipote di Maria Geroe-Tobler.
Tra i due pittori si instaura un’istintiva amicizia e – nonostante tutte le diversità di stile e soggetti – anche un rapporto di concorrenza. Purrmann, il quale dagli anni Cinquanta si occupa a fondo dei nuovi sviluppi artistici in Germania e frequenta spesso le esposizioni, stimola il più giovane e ritirato Gunter Böhmer a un confronto più serrato con «l’industria artistica».
Catalogo in italiano e tedesco con contributi di: Felix Billeter (Hans Purrmann Archiv), Simone Soldini, Matteo Bianchi, Eva Zimmermann
Iniziative speciali e visite guidate a tema
“Hans Purrmann. Io e Matisse”
Viaggio alla scoperta di un maestro del colore (da dividersi tra i componenti del gruppo - max. 25 persone)
Durata: 60 minuti
Costo: CHF 150.- (€ 100)
La visita guidata permetterà di approfondire la conoscenza di Hans Purrmann, una delle personalità più rilevanti del Novecento tedesco, il relativo legame con i grandi maestri della pittura francese della seconda metà dell'Ottocento (in particolare con Cézanne e Matisse) e con alcune figure di spicco del panorama artistico e letterario del tempo (come l’amicizia con lo scrittore Hermann Hesse).
Info www.mendrisio.ch/museo o museo@mendrisio.ch
www.hessemontagnola.ch o info@hessemontagnola.ch
Inaugurazioni: Museo d’arte Mendrisio – sabato 9 aprile ore 17.00
Museo Hermann Hesse Montagnola – venerdì 8 aprile ore 18.30
Conferenza stampa: Museo d'arte Mendrisio – venerdì 8 aprile ore 11.00
Orari Museo d’arte Mendrisio: ma-ve 10.00-12.00 / 14.00-17.00 sa-do 10.00-18.00
Orari Museo Hermann Hesse: tutti i giorni (anche lunedì e festivi) 10.00-18.30
Ingresso: ridotto CHF 8.- (€ 6) a testa; gratuito per le scuole