Terme Tamerici
Montecatini Terme (PT)
viale Tamerici, 69
WEB
Santi Poeti Navigatori
dal 14/4/2011 al 15/7/2011
10-19, lunedi chiuso
050 9711343
WEB
Segnalato da

Ufficio Stampa Rosi Fontana



approfondimenti

Francesca de Luca



 
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14/4/2011

Santi Poeti Navigatori

Terme Tamerici, Montecatini Terme (PT)

La rassegna, composta da oltre 70 opere, e' una sorprendente galleria di ritratti di personaggi che hanno fatto la storia: Santi, Poeti e Navigatori, come recita il titolo stesso, ma anche Re e Imperatori, Condottieri e Uomini d'Arme, Papi, Umanisti e Signori. Le opere, ora in collezione agli Uffizi, furono tutte prodotte da Cristofano dell'Altissimo per Cosimo I, quale completamento del maestoso progetto della Sala del Mappamondo a Palazzo Vecchio.


comunicato stampa

a cura di Francesca de Luca

"Gli Uffizi a Montecatini" è la straordinaria mostra promossa dal Comune di Montecatini, Assessorato alla Cultura, e dalle Terme di Montecatini S.p.A. in collaborazione con la Galleria degli Uffizi e organizzata da Contemporanea Progetti. Aprirà al pubblico il 16 di aprile la mostra "Santi Poeti Navigatori" curata da Francesca de Luca, Direttore del Dipartimento per l'arte del Cinquecento e Seicento della Galleria degli Uffizi. La rassegna, composta da oltre 70 opere, è una sorprendente galleria di ritratti di personaggi che hanno fatto la storia: Santi, Poeti e Navigatori, come recita il titolo stesso della mostra, ma anche Re e Imperatori, Condottieri e Uomini d'Arme, Papi, Umanisti e Signori. Le opere, ora in collezione agli Uffizi, furono tutte prodotte da Cristofano dell'Altissimo per Cosimo I, quale completamento del maestoso progetto della Sala del Mappamondo a Palazzo Vecchio. Realizzate in massima parte fra il 1552 e il 1568, raffigurano uomini, soprattutto, e donne che secondo gli studi del filosofo Paolo Giovio, collezionista a Como di una raccolta di ritratti che fece da prototipo per quella medicea, rappresentavano, per le conoscenze dell'epoca, gli illustri e i potenti della terra.

Preziosa testimonianza in mostra della collezione comasca oggi dispersa è il ritratto di Alessandro Achillini di Amico Aspertini, autore di spicco dell'arte del Rinascimento emiliano. Si tratta di una fortunata acquisizione per la Galleria degli Uffizi, pervenuta nel 2010 grazie al generoso e sensibile mecenatismo dall'Associazione degli 'Amici'.
Nella rassegna vive il confronto fra figure tra loro contrapposte come quelle dei papi e dei cardinali con condottieri e conquistatori dell'area mediorientale: il principe Saladino Sultano d'Egitto e Persia, Solimano il Magnifico, Murad II Sultano dell'Impero Ottomano, Maometto II il Conquistatore e il figlio Bajazid II Sultano dell'Impero Ottomano. Dal contrappunto all'assonanza: nella imponente collezione trovano posto figure indiscusse del sapere e delle arti come Dante, Leonardo, Michelangelo, Niccolò Machiavelli, la marchesa di Pescara e poetessa Vittoria Colonna, celebrata come una delle donne più virtuose del suo tempo e amica di letterati e artisti quali l'Ariosto e Michelangelo. Appaiono, solo per citarne alcuni, fra gli Eroi e conquistatori i protagonisti di imponenti pagine di storia della civiltà come il Vespucci, Cristoforo Colombo, Carlo V Imperatore del Sacro Romano Impero, Francesco I di Francia e Filippo II di Spagna.

La singolarità dei ritratti proposti risiede, inoltre, negli attributi con cui i personaggi sono raffigurati: simboli di rango e di potere, simboli politici e sociali, espressioni ed espressività dei volti che trovano nell'esecuzione pittorica elementi di unicità. E ancora, vesti, ornamenti, armature e copricapi, tracciati da antichissime fonti, sono protagonisti: Dante con la cuffia e il cappuccio, il Saladino e lo stupefacente copricapo a cinque corni che, verosimilmente, rappresentava le cinque parti del suo regno, l'immenso turbante a cipolla del Solimano, il triregno dei papi, massimo ornamento dei regnanti della chiesa. Espressioni viperine, rasserenanti, autorevoli, intense o enigmatiche tracciano ulteriormente i caratteri e la storia dei personaggi.

Ma ciò che stupisce ancora in questa galleria di ritratti è la scoperta della classificazione astrologica dei personaggi appuntata sul retro di buona parte delle tavole. Lo studio, recentemente condotto dalla Dott.ssa Conticelli di cui si presenta un ampio saggio in catalogo, parla di pianeti, segni zodiacali, trigoni, quadrature, congiunzioni e opposizioni. Il nesso fra l'astrologia e gli uomini famosi, che appare già in alcuni cicli medievali, nelle presenti opere indica il legame di un certo personaggio con un determinato pianeta, ad esempio, i sovrani sono contraddistinti dal Sole, segno di regalità, saggezza, autorità, grande fortuna. I papi e i cardinali sono contrassegnati dalla presenza di Giove, che è " cagione della dignità sacerdotale.della fede.della grandezza d'animo". I sovrani stranieri, di origine mussulmana, o comunque non cattolica, sono fortemente caratterizzati dalla presenza di Saturno, pianeta malefico secondo la tradizione astrologica. Chiaramente gli uomini d'arme sono qualificati principalmente da Marte, il pianeta della guerra. Nel caso di Cesare Borgia ed Ezzelino da Romano, conosciuti universalmente come personaggi di malvagità spietata, Marte è congiunto a Saturno e al segno dello Scorpione, e secondo Tolomeo, Saturno con Marte rendeva rapaci, predoni, avidi, atei, assassini, avvelenatori ed empi. La caratterizzazione astrologica degli illustri appare dunque ricca di significati: rappresenta l'uomo quale punto di collegamento fra cielo e terra, un microcosmo in cui si manifestano le forze celesti e quelle terrestri, gli influssi dei pianeti, delle costellazioni e dei luoghi della terra da cui gli illustri dovevano provenire.
La rassegna, realizzata da Contemporanea Progetti, sarà allestita nel Polo espositivo delle Terme Tamerici. Questo storico e singolare sito presenta, nel complesso della sua variegata architettura, un corpus di straordinarie maioliche policrome di Galileo Chini ed è immerso in un fastoso parco ricco di storia. La mostra fa parte di un progetto già consolidato del Comune di Montecatini, Assessorato alla Cultura, e delle Terme di Montecatini che, da alcuni anni, sono impegnati ad offrire ai visitatori della città proposte culturali di respiro nazionale e internazionale.

Montecatini Terme, stazione termale per eccellenza e storia del territorio italiano, possiede un cospicuo e considerevole patrimonio architettonico, l'originaria villa Schmitz, ora Terme Tamerici, sede della mostra, è solo uno dei nove complessi architettonici che rendono la famosa stazione termale una città monumentale. La sua storia millenaria si avvia con l'arrivo del Granduca Leopoldo nel 1776 verso un fastosissimo crescendo dalla Belle Epoque fino a tutto il Novecento, quando il mondo intero si dà appuntamento per le strade della città.

L'importante progetto espositivo vede la proficua collaborazione fra la rinomata cittadina toscana, la Galleria degli Uffizi e il Polo museale fiorentino come si evince dall'affermazione di Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi: "Gran parte del ricco patrimonio conservato agli Uffizi proviene dalle terre d'intorno. Ad esse il museo intende esprimere la sua gratitudine lasciando che un po' della fama di cui dappertutto gode proficuamente vi si riverberi. Ospitando un'esposizione d'opere che per la loro collocazione non sono in Galleria di facile lettura, la città di Montecatini Terme rinsalda le sue relazioni con gli Uffizi, contribuendo così a concretare l'aspirazione attuale del museo fiorentino ad aprirsi al mondo"; dalla dichiarazione della Soprintendente Cristina Acidini: "Oltre a valorizzare la straordinaria acquisizione del ritratto di Amico Aspertini, pervenuto in Galleria grazie alla lungimirante munificenza degli Amici degli Uffizi, attraverso un inconsueto itinerario per effigi la mostra introduce all'affascinante intreccio di arte, scienza e politica che caratterizza il mecenatismo alla corte di Cosimo I alla metà del Cinquecento"; e dalla testimonianza di Maria Vittoria Rimbotti che sottolinea: "L'Associazione degli Amici degli Uffizi ha promosso con piacere la proposta del Comune di Montecatini di ospitare nella suggestiva sede delle Terme una mostra "scelta" fra quelle che gli Amici e la Direzione della Galleria offrono ogni anno alla città nel periodo natalizio, in cui vengono presentate opere poco note, provenienti dai depositi. Siamo particolarmente orgogliosi del tema di questa esposizione, in cui la serie medicea degli uomini illustri degli Uffizi fa da cornice allo straordinario ritratto di Alessandro Achillini di Amico Aspertini, proveniente dalla collezione di Paolo Giovio, donato dagli 'Amici' alla Galleria".

La realizzazione della mostra si è resa possibile grazie anche al sostegno di: Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Comune di Montecatini Terme, Terme di Montecatini S.p.A., FondazioneCassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, CMSA, C.C.I.A. Pistoia, Montecatini Congressi.

LA MOSTRA, CONCEPT SCIENTIFICO E ORDINAMENTO ESPOSITIVO
Gli uomini e le donne che hanno fatto la storia. Il desiderio di conoscenza delle personalità del passato e la volontà di fissarne sembianze e peculiarità conducono, nella prima metà del '500, il medico e filosofo Paolo Giovio (Como 1483 - Firenze 1552) alla concretizzazione dell'imponente progetto storiografico e dell'ambizioso proposito di compilare le descrizioni degli "imperi e delle genti del mondo conosciuto". La vocazione di Giovio per la storia e la letteratura antiche diedero vita a notevoli opere letterarie; fra queste, gli Elogia dei letterati e d degli uomini d'arme e dei capi di stato, oltre alle Historiarum sui temporis portate a compimento nella Firenze di Cosimo I. Gli eruditi indirizzi di ricerca, le sue analisi del mondo islamico, le sue biografie dei personaggi protagonisti del suo tempo, i profili celebrativi fra fonti storiche e tradizione orale sfociarono nella galleria di ritratti - nel Musaeum di Borgovico - dove Paolo Giovio coniugò la complementarietà e la forza dell'immagine al fine di favorire il compendio e la memorizzazione delle informazioni su potenti e illustri. Un'intuizione decisamente illuminata.

Gli ottimi rapporti fra Giovio e Cosimo I vedono nel 1552 l'accoglienza da parte del Granduca di Toscana dell'invito formulato anni prima dal filosofo ad inviare a Como un "pittorello" per far copiare le verae effigies del suo Musaeum. Fu incaricato il ritrattista Cristofano dell'Altissimo, allievo del Pontormo e del Bronzino, che apporterà nelle copie, in molti casi, un cospicuo miglioramento.
Le tavole che pervengono a Firenze sono già parte di un importante progetto di casa Medici, la realizzazione della Sala del Mappamondo a Palazzo Vecchio. Cosimo I, Giorgio Vasari e il cosmografo di corte, Miniato Pitti, fra il 1562 e il 1563 elaborano il programma decorativo della sala che prevede cinquantasette cartografie tolemaiche del mondo conosciuto, quarantotto costellazioni, l'orologio con i pianeti di Lorenzo della Volpaia costruito per Lorenzo il Magnifico, i globi mobili terrestre e celeste, i busti marmorei di Imperatori e dei regnanti delle terre rappresentate nelle carte e i ritratti degli uomini illustri che Cosimo fece riprendere da Cristofano dell'Altissimo dal Musaeum di Giovio. L'ambizioso progetto della Sala, scientifico, letterario ed artistico insieme - a dimostrazione del carattere universale degli interessi culturali di Cosimo - fu solo parzialmente realizzato.
La rassegna allestita a Montecatini è composta da una stringente e significativa selezione dei ritratti che il Dell'Altissimo realizzò da Como per Firenze fra il 1552 e il 1568 circa e descritti dal Vasari sulla parete sud della sala del Mappamondo nel 1568. Ulteriori opere provenienti dal Museo del Bargello e dal Museo Civico di Como ne arricchiscono i contenuti storico-scientifici.
La mostra è divisa in 4 sezioni, la prima parte "Introduzione alla fortuna del tema degli uomini illustri a Firenze" propone un video della ricostruzione virtuale degli affreschi di Andrea del Castagno con uno dei più noti cicli del Rinascimento con uomini e donne illustri nella collocazione originale, la villa Carducci di Legnaia.

La seconda sezione "Paolo Giovio: il museo di Como e l'attività per i Medici" presenta l'opera fulcro della mostra, il ritratto del filosofo Achillini realizzato da Amico Aspertini per il Musaeum di Paolo Giovio e rimasto del tutto ignoto alla critica e al pubblico fino al 2008, quando fu donato dall'Associazione degli Amici degli Uffizi al Museo fiorentino. In questa sezione, inoltre, il ritratto di Paolo Giovio realizzato da Cristofano dell'Altissimo, i due ritratti del poeta e umanista italiano di origine greca Michele Marullo Tarcaniota, derivati dal Botticelli: quello di Ridolfo del Ghirlandaio della collezione gioviana oggi al Museo Civico di Como e la copia di Cristofano dell'Altissimo della serie medicea.

Nella sezione "Paolo Giovio e i Medici" sfilano i ritrattini miniati su stagno dal Bronzino, preziosi come gioielli: il pontefice Leone X, il Cardinale Ippolito dè Medici, papa Clemente VII, Alessandro de' Medici, e lo stesso Cosimo I.
Nella terza sezione, "Cosimo I e la collezione dei ritratti di Cristofano dell'Altissimo per la sala del mappamondo in Palazzo Vecchio" la collaborazione con l'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze ha permesso di illustrare la ricostruzione virtuale della sala secondo il primitivo programma. Qui, come descritti dal Vasari, si potranno ammirare i ritratti di Dell'Altissimo suddivisi fra "Imperatori de' Turchi e altri Eroi" fra i quali spiccano Artaserse, Solimano detto Il Magnifico, il Tamerlano, il principe Saladino, Maometto II e Alchitrof Imperatore d'Etiopia con la sua ricchissima corona di piume colorate; gli "Uomini Eroi" Cristoforo Colombo e il fiorentino Amerigo Vespucci, Leonardo da Vinci, Machiavelli, Michelangelo e il feroce Cesare Borgia detto il Valentino. Mentre, il Malatesta, Neri Capponi, l'Imperatore Atana de Dinghel, Magellano sono fra gli "Eroi".

La quarta sezione, a chiusura della rassegna, rende conto della serie di ritratti, ulteriormente accresciuta nel primo Corridoio della Galleria degli Uffizi, secondo le indicazioni di Filippo Pigafetta nel 1597. Le tavole esposte, dette anche "gioviane" del Musaeum di Paolo Giovio, tutte realizzate da Cristofano dell'Altissimo, sono 30, raggruppate in serie di 5 e per categorie: Re e Imperatori, Condottieri e Uomini d'Arme, Papi, Umanisti, Signori. Un compendio di notevole interesse che vede il susseguirsi di personaggi quali: Dante Alighieri, nel bellissimo ritratto opera-immagine della mostra, Caterina dè Medici, l'imperatore Carlo V, Filippo II re di Spagna, Francesco I di Francia e Giovanni dalle Bande Nere; i pontefici Alessandro VI, Martino V, Giulio II, Niccolò V e Pio II. E ancora, fra i poeti e gli umanisti: Pico della Mirandola, Pietro Aretino, Ludovico Ariosto; fra i signori, Gian Galeazzo Sforza Visconti Signore di Milano, Alfonso II d'Este Duca di Ferrara, Ferrante Gonzaga.

Immagine: Cristofano dell'Altissimo, Dante Alighieri (1265 - 1321)

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Allestimenti: Contemporanea Progetti
Catalogo: Polistampa

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Inaugurazione 15 Aprile 2011

Polo Espositivo Terme Tamerici
viale Tamerici 69, Montecatini Terme 51015
Orario di apertura: 10-19, Lunedì chiuso

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