Personale di pittura. I personaggi che l'artista ritrae stanno in equilibrio, congelati in quel momento decisivo in cui si mette in atto la strategia per avanzare o, forse, per tornare indietro.
Inaugura sabato 16 aprile 2011 presso la Galleria dell’Ombra di Brescia la mostra personale di Elisa Anfuso dal titolo “Non calpestare la linea rossa”, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 28 maggio.
L’esposizione nasce dal più ampio progetto di collaborazione tra la Galleria bresciana e Arte Laguna nell’ambito del Premio Internazionale Arte Laguna, che hanno visto la giovane artista siciliana vincitrice del Premio Speciale “Galleria dell’Ombra” della passata edizione del concorso.
“E’ un gioco d’infanzia lo spunto che ha condotto Elisa Anfuso verso questo nuovo ciclo di lavori. “Facciamo che non devi calpestare la linea?”. Come tutti i giochi, anche questo ha insito un divieto, o meglio, una sfida. La linea rossa è una linea di confine, un limite da superare senza cadere. E’ una linea di pericolo, demarcazione dello spazio conosciuto oltre il quale sogniamo di andare. Non sappiamo se oltre la linea ci sarà ancora terra sotto i nostri piedi, per superarla dobbiamo rischiare, passare attraverso quell’attimo in cui il tempo si dilata fino quasi a fermarsi.
I personaggi che Elisa ritrae sono così, in equilibrio, congelati in quel momento decisivo in cui si mette in atto la strategia per avanzare o, forse, per tornare indietro. In quel momento preciso, nel silenzio di quella riflessione, sentiamo tutta l’energia del rischio insito nell’indecisione, di quella vertigine continua che si concretizza nello stare al mondo ed esserne consapevoli.
Al Sogno protagonista delle tele precedenti segue l’introspezione, il tentativo di guardarsi dall’esterno. Spesso vediamo raffigurati un personaggio e il suo alter ego, sospesi in una dimensione senza tempo, in bilico tra l’essere e il pensare di essere, collegati dal filo rosso sottilissimo della vita e delle sue possibilità. In una stanza grigia, astratta, le figure si stagliano nette, pesanti, come corpi vivi in un mondo pensato, sospeso… e si confrontano con le loro più intime contraddizioni.
L’interiorità di questi personaggi, delicati e riflessivi, è simboleggiata anche dai piccoli origami sospesi nell’aria, così come la delicatezza dell’anima infantile che possiedono è richiamata dagli uccellini appena accennati a matita sul fondo. A questa fragilità fa da contrappunto l’aspetto più carnale della natura umana, racchiuso nella mela rossa che ritorna più volte, come un enigma, un nodo da sciogliere.
Per tornare all’infanzia, da dove Elisa è partita, la linea-gioco è un facile strumento attraverso cui il bambino si separa dal resto del mondo e inizia così la sua riflessione sull’esserci che lo accompagnerà per tutta la vita. Attraverso delle immagini di grande impatto, in cui la sapienza pittorica gioca un ruolo fondamentale, Elisa Anfuso ci cattura dentro un fragile equilibrio che ci appartiene e che Calvino a parole ha individuato in quella terra di mezzo che c’è tra il suo cavaliere inesistente che sa d’esistere e lo scudiero Gurdulù che esiste ma non lo sa…” (Gabriella Trovato).
Elisa Anfuso è nata a Catania nel 1982, dove vive e lavora. Laureata con il massimo dei voti presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, ha recentemente conseguito la specializzazione e l'abilitazione all'insegnamento delle Discipline Pittoriche. In questi anni arricchisce la sua formazione frequentando diversi stage di pittura e fotografia.
Viene selezionata e partecipa a importanti mostre e fiere d'arte contemporanea.
Nel 2005 ha vinto il primo premio al concorso di arte sacra Fate questo in memoria di me, a cura del Museo Diocesano di Catania.
Nel 2008 si è classificata seconda al premio internazionale La Pergola Arte a cura dell'omonima galleria fiorentina e nello stesso anno ha inaugurato la prima mostra personale Del corpo... dell'anima presso Artesia Galleria d'Arte di Catania.
Nel 2010 è tra i vincitori del prestigioso premio internazionale Arte Laguna, finalista al Premio Combat e riceve una menzione in occasione del Premio Celeste. Espone a Vienna, Praga e Fukuoka e inaugura due esposizioni personali rispettivamente a Catania (SogNO, Artesia Galleria d'Arte) e a San Gimignano (La mia ombra è lieve, Galleria Gagliardi).
Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private.
Inaugurazione sabato 16 aprile 2011, ore 19
Galleria dell’Ombra
Via Nino Bixio 14/a, Brescia
ingresso libero