Nella mostra 'As I walk' l'artista usa il disegno, per rappresentare in maniera intima e profonda il suo rapporto con il paesaggio, presentato come uno spazio sfumato nei suoi confini tra interno ed esterno.
Alla sua terza mostra personale alla Galleria d’arte L’Occhio dedicata all’Anno Internazionale della Foresta,
Marika Vicari (Vicenza, 1979) pone l’accento sugli elementi chiave della sua personale ricerca artistica: i
piedi - mezzo del cammino, lo sguardo - mezzo della ricerca, il disegno - metodo espressivo ed il bosco
soggetto e luogo d’indagine per eccellenza nelle sue molteplici forme e definizioni.
Nella mostra As I walk l’artista si affida ancora una volta all’uso di un'unica tecnica per comunicare, il
disegno, al fine di rappresentare in maniera più intima e profonda il suo rapporto con il paesaggio
presentato come uno spazio sfumato nei suoi confini tra interno ed esterno.
Entrando in galleria ci si trova di fronte ad una complessa installazione fatta di tronchi d’albero e foglie che
invadono i confini dello spazio circostante rappresentando la tensione e costruzione di una storia che viene
scandita per tempi.
A piccole tavole 20x20 cm realizzate con grafite su pioppo, Marika Vicari intreccia i nuovi grandi disegni su
tavola ricchi di luce, di foreste e spazi aperti ora resi più intensi anche grazie allo sporadico utilizzo di
pastelli e acquerello su tavola con i quali crea lievi ed appena percettibili palpiti di colore .
Si scoprono i lavori della serie As I walk, dove lo spettatore viene invitato a passeggiare, a guardarsi attorno
perdendosi nella profondità della Foresta. Procedendo per passi ci si trova nella parete adiacente davanti
ad un grande bosco tipico delle montagne vicentine rappresentato come un paesaggio etereo, bianco e
reso minimale dalla ricreata nebbia mattutina.
E’ il preludio al secondo spazio dove per contrasto, nell’installazione più grande della mostra Alberi. Segni
sulla neve, l’artista presenta una composizione dai colori più cupi, smorti. Qui gli alberi vengono
rappresentati mentre sfuggono via spinti gli uni verso gli altri come se fossero ombre che “passano
correndo sulle pareti nelle gelide notti d’inverno”.
Nell’altro lato la serie di quadri a grafite e sanguigna dal titolo In quel bosco nero presto fioriranno i
bucaneve sono sotto vetro. Sono piccole “finestre” (30x40cm) tratte dal personale diario visivo, dove la
foresta si misura nelle proprie forme, luci e colori che reagiscono nei materiali usati e che chiamano lo
spettatore a riflettere sul legame tra l’uomo e la natura.
Nella foresta-galleria i pensieri-quadri diventano parte della stessa composizione, le vibrazioni risuonano
nel corpo per passi secondo un percorso che si apre innanzitutto grazie allo sguardo in cammino.
Marika Vicari è nata nel 1979 a Vicenza. Vive e lavora a Creazzo, Vicenza.
Diplomata con lode in Pittura (cattedra prof. Carlo Di Raco) all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 2003, si è
laureata in Progettazione e Produzione delle Arti Visive alla Facoltà di Design e Arti, IUAV di Venezia nel 2005.
Ha all'attivo numerose mostre personali e collettive in Italia, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Rep. Ceca,
Slovacchia, U.S.A. Presente costantemente in fiere e in diverse collezioni pubbliche e private in Italia, Germania,
Francia, Belgio, Austria, Svizzera, Irlanda, Brasile, Messico e Gran Bretagna.
Attraverso il disegno, grafite su tavola offre porzioni di paesaggio naturale che, sfuggendo dai territori dell'urbano
rivelano la ricerca di un equilibrio con il luogo.
E’ rappresentata dalle gallerie: L'occhio (IT), Kro Art (A), FO.VI (SLO) e Krokus (SK).
Da diversi anni collabora inoltre con Art Stays di Ptuj (SLO), Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio, BN (I) e la
Stamperia d'Arte Busato di Vicenza (I).
Inaugurazione: sabato 16 Aprile ore 18
Galleria L'Occhio
via Dorsoduro 181 - Venezia
Orari: da lunedi a sabato 11-18
martedi e domenica su appuntamento