La storia ha due inizi. Il primo e' questo: Ugo, un giovane intellettuale, e' appena uscito di prigione dove ha scontato 2 anni per la morte del capo di partito Hoederer. Egli si reca direttamente a casa di Olga, amica e compagna di partito, perche' si sente braccato e vuole nascondersi...
di Jean Paul Sartre
traduzione Vittorio Sermonti
adattamento Annig Raimondi e Paolo Bignamini
regia Annig Raimondi
con Marino Campanaro, Maria Eugenia D'Aquino, Ruggero Dondi,
Riccardo Magherini, Annig Raimondi, Vladimir Todisco Grande
scene e luci Fulvio Michelazzi
costumi Nir Lagziel
maschere Silvia Bassi
assistente Alessandra Saviane - segreteria generale Letizia Santoni
organizzazione Carlo Grassi e Teatro Arsenale
produzione Teatro Arsenale / Scenaperta - Polo teatrale dell'Altomilanese
prima nazionale
nuova produzione
Nato a Parigi nel 1905, Jean Paul Sartre conobbe il grande successo nell'immediato dopoguerra, quando, raccogliendo attorno a sé le più giovani forze della cultura francese, venne riconosciuto come caposcuola di quell'esistenzialismo ateo, di cui egli ha espresso tutte le inquietudini in romanzi, drammi, trattati filosofici.
Fra tutte le opere teatrali di Sartre, LE MANI SPORCHE, scritta nel '48, è stata la più discussa e contrastata a causa del suo contenuto politico, dei problemi sollevati, della strumentalizzazione di cui essa fu oggetto.
La storia ha due inizi. Il primo è questo: Ugo, un giovane intellettuale, è appena uscito di prigione dove ha scontato 2 anni per la morte del capo di partito Hoederer. Egli si reca direttamente a casa di Olga, amica e compagna di partito, perché si sente braccato e vuole nascondersi. Sono i suoi stessi compagni che vogliono liquidarlo? Grazie all'intervento dell'amica, il partito acconsente a dargli una possibilità affinché arrivi a dimostrare la vera ragione per cui ha eseguito l'ordine. Assassinio politico, un banale accidente o un delitto passionale ?
A questo punto la storia si riavvolge di colpo su se stessa , "comincia dall'inizio". Il lungo flashback si traduce nella soggettiva di ciascun personaggio che è chiamato a testimoniare i fatti accaduti due anni prima. Si delineano così risvolti imprevisti. La vicenda si ricostruisce a quadri come i tasselli di un mosaico dove le figure di Hugo, della moglie Jessica, di Hoederer e di Olga giocano a turno un ruolo determinante.
E' una partita a quale Hugo non può assolutamente sottrarsi per poter spezzare il cerchio che lo isola e da cui viene condizionato . Dice Sartre "..ogni personaggio non sarà che la scelta di una via d'uscita e varrà la via d'uscita scelta.. In un certo senso, ogni situazione è una trappola per sorci: muri da ogni parte…Ciascuno inventando la propria via d'uscita, inventa se stesso..". Ugo può rompere quel cerchio a patto di sapere quale valore può assumere il suo atto. Spezzare il cerchio è spesso "trasgredire", venir meno a regole "incrostate", affrontare consci della propria libertà nuove scelte: dall'affermazione individuale alla presa di coscienza del valore collettivo di esse.
Fin dall'inizio, Sartre aveva dichiarato che il dramma doveva mantenersi nella linea di un problema individuale - anche se la situazione nella quale si viene a trovare il protagonista è identificabile ad altre in cui si sono trovati noti personaggi politici, in diversi paesi. Questo stato di cose e il clima di bagarre di quegli anni, costrinsero Sartre a concedere l'autorizzazione per la rappresentazione de LE MANI SPORCHE solo in casi da lui giudicati opportuni.
· Venerdì 22 novembre, alle 18.30, al Forum della libreria Fnac di via Torino, Milano,
per gli appuntamenti DIETRO LE QUINTE ALLA FNAC,
si terrà l'incontro " Sartre a teatro".
Interverranno la regista, gli attori dello spettacolo 'Le mani Sporche' e i direttori artistici del 'Progetto Sartre'. Ingresso libero
Lo spettacolo 'Le Mani Sporche' è inserito nel PROGETTO SARTRE organizzato da Scenaperta - Polo Teatrale dell'Alto Milanese con la collaborazione del Teatro Arsenale e del Centro Culturale Francese e con il patrocinio della Provincia di Milano.
REPLICHE FINO AL 22 DICEMBRE 2002
ORARIO: feriali 21,15, domenica h.16,30, lunedì riposo
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: da lunedì al venerdì ore 15/19 presso il Teatro Arsenale, via C. Correnti 11 - Milano - tel. 028321999 / 028375896 - 24/24h tel. 028321999 (segreteria telefonica).
www.teatroarsenale.org - e-mail: teatro@teatroarsenale.org
Ritiro biglietti: dal lunedì al venerdì h. 15-19 presso gli uffici del Teatro Arsenale - via Cesare Correnti 11 - Milano
PREZZO BIGLIETTI: 14 - 12 - 10 - 8 €
MEZZI PUBBLICI: tram 2 - 3 - 14 - bus 94 MM1 Duomo MM2 S. Ambrogio MM3 Duomo Missori
UFFICIO STAMPA Paola Filice 026701438 - 337758891
TEATRO ARSENALE via C. Correnti, 11 - Milano