Fondazione Giuliani
Roma
via Gustavo Bianchi, 1
06 57301091
WEB
Ahmet Ogut
dal 27/4/2011 al 22/7/2011
martedi - sabato 15-19.30, e su appuntamento

Segnalato da

Elena Bari




 
calendario eventi  :: 




27/4/2011

Ahmet Ogut

Fondazione Giuliani, Roma

Attraverso l'uso di diversi mezzi espressivi, dall'installazione alla performance, dal disegno al video e agli interventi in spazi pubblici, Ogut intreccia racconti che si dipanano tra pratica artistica e vita sociale per provocare consapevolezza critica e sottili slittamenti di prospettiva. In "Once upon a time a clock-watcher during overtime hours", l'artista usa come risorsa le opere della Collezione Giuliani creando testi visivi che invitano lo spettatore a riflettere su un'opera d'arte, mentre formula nuove considerazioni e multiple letture. Dispersi nello spazio espositivo, inoltre, un gruppo di lavori dell'artista stesso.


comunicato stampa

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a cura di Adrienne Drake

La Fondazione Giuliani invita alla preview della mostra personale di Ahmet Öğüt, Once upon a time a clock-watcher during overtime hours, Giovedì 28 Aprile 2011 a partire dalle 18:00.

Con spirito acutamente perspicace e tagliente, Ahmet Öğüt esamina le casualità quotidiane, i comportamenti e i gesti informali che testimoniano le più ampie strutture globali sociali e politiche. Attraverso l’uso di diversi mezzi espressivi, dall'installazione e la performance al disegno, al video, a interventi in spazi pubblici, Öğüt intreccia racconti che si dipanano tra pratica artistica e vita sociale per provocare consapevolezza critica e sottili slittamenti di prospettiva.

In Once upon a time a clock-watcher during overtime hours, l’artista orienta la sua pratica verso una nuova direzione, usando come risorsa una collezione d’arte. Öğüt ha selezionato opere di Marina Abramovic, Giovanni Anselmo, Carl Andre, Mircea Cantor, Peter Coffin, Cyprien Gaillard, Joseph Kosuth e Sislej Xhafa dalla Collezione Giuliani, creando intorno a ogni lavoro “atmosfere” o interventi che pongono l’attenzione sulle caratteristiche dei lavori stessi e suggerendo allo stesso tempo narrazioni sovrapposte con la prospettiva di generare e potenziare nuovi significati. Questi interventi partono dalla considerazione che nessuna opera d’arte ha una sola lettura ma è aperta a interpretazioni soggettive. Mentre rende omaggio ai lavori di questi artisti, Öğüt mette in questione l’originalità e l’intenzionalità autoriale. Egli crea testi visivi che invitano lo spettatore a riflettere intenzionalmente su un’opera d’arte mentre formula nuove considerazioni e multiple letture.

Dispersi nello spazio espositivo ci sono inoltre un gruppo di lavori dell’artista stesso, tra cui alcuni sono stati prodotti in occasione della mostra. Queste opere sottolineano il suo costante interesse rivolto al tempo, alle strutture sociologiche e ai meccanismi di sorveglianza e controllo. Il film in 16 mm, Wikipolis, giustappone una scena di Metropolis, film capolavoro del 1927 di Fritz Lang sulla distopia urbana, con un’immagine di un ex bunker nucleare a Stoccolma che oggi ospita un centro dati con 8000 servers, due dei quali appartengono a WikiLeaks. L’installazione interattiva, River Crossing Puzzle, trasforma un tradizionale puzzle per bambini in un gioco ludico ma carico di preconcetti politici, mentre con My Spy Desk, gli spettatori della mostra diventano involontariamente protagonisti. In definitiva, Once upon a time a clock-watcher during overtime hours, invita lo spettatore a testomoniare e partecipare a un esercizio di ironia, sfumatura e lettura a più livelli.

Nato a Diyarbakir in Turchia nel 1981, Öğüt vive attualmente ad Amsterdam. Vincitore del Volkskrant Art Prize 2011, le recenti mostre personali di Öğüt includono Stones to Throw, Kunsthalle Lissabon, Lisbona; Underestimated Zones, Laumeier Sculpture Park, St. Louis; Ricochet #4, Museum Villa Stuck, Monaco; Speculative Social Fantasies, Artspace Visual Arts Centre, Sydney; Things we count, Künstlerhaus Bremen; Mutual Issues, Inventive Acts, Kunsthalle Basel; Across the Slope, Centre d'Art Santa Monica, Barcellona. Mostre collettive includono Performa 09, New York; 5th Berlin Biennial for Contemporary Art; 9th International Istanbul Biennial. Nel 2009 ha co-rappresentato la Turchia alla 53ima Biennale di Venezia insieme a Banu Cennetoğlu.

Con il sostegno dell’Ambasciata Olandese a Roma

Ufficio stampa:
Elena Bari | NewRelease – press@newrelease.it - 02.47956722 – 3289781241

Preview Giovedì 28 Aprile 2011 dalle 18:00 alle 21:00
La mostra si inaugura ufficialmente sabato 30 aprile dalle 16:00 alle 20:00.

Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea
via Gustavo Bianchi, 1 – 00153 Roma
aperta da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.30, e su appuntamento

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Ahmet Öğüt
once upon a time a clock-watcher during overtime hours

curated by Adrienne Drake

With a keenly perceptive and sharp wit, Ahmet Öğüt examines everyday happenstance, modes of behaviour and informal gestures which bear witness to broader global social and political structures. Through diverse means of expression, from installation and performance to drawing, video and interventions in public space, Öğüt weaves loose narratives that meander between artistic practice and social life to provoke critical consciousness and subtle shifts in perspective.

In Once upon a time a clock-watcher during overtime hours, Öğüt’s solo exhibition at the Fondazione Giuliani, the artist moves his practice in a new direction, using an art collection as source material. Öğüt has selected works by Marina Abramovic, Giovanni Anselmo, Carl Andre, Mircea Cantor, Peter Coffin, Cyprien Gaillard, Joseph Kosuth and Sislej Xhafa from the Giuliani Collection to create “atmospheres” or interventions around each work which call attention to the characteristics of the works themselves, while also appropriating them to create multi-layered narratives with an open trajectory to generate and expand upon new meanings. Underlining these interventions is the consideration that no artwork has one single reading but is open to subjective interpretation. While paying homage to the works by these artists, Öğüt questions authorial originality and intentionality. He creates visual texts, which invite the viewer to really ponder a work of art while formulating new considerations and multiple readings.

Interspersed throughout the exhibition spaces are a body of artworks by the artist himself, several of which have been produced specifically for the show. These works underscore Öğüt’s continuing interest in time, sociological structures and mechanisms of surveillance and control. The 16mm film collage, Wikipolis, juxtaposes a scene from Metropolis, Fritz Lang’s seminal 1927 film on urban dystopia, with an image of a former nuclear bunker in Stockholm that now houses a data centre with 8,000 computer servers, two of which belong to WikiLeaks. The interactive installation, River Crossing Puzzle, transforms a traditional children’s puzzle into a playful but politically charged game, while with My Spy Desk, the exhibition’s viewers become unintentional protagonists. Ultimately, Once upon a time a clock-watcher during overtime hours invites the viewer to bear witness to and participate in an exercise of irony, nuance and layered interpretation.

Born in Diyarbakir, Turkey in 1981, Öğüt currently resides in Amsterdam. Winner of the Volkskrant Art Prize 2011, Öğüt’s recent solo exhibitions include Stones to Throw, Kunsthalle Lissabon, Lisbon; Underestimated Zones, Laumeier Sculpture Park, St. Louis; Ricochet #4, Museum Villa Stuck, Munich; Speculative Social Fantasies, Artspace Visual Arts Centre in Sydney; Things we count, Künstlerhaus Bremen; Mutual Issues, Inventive Acts, Kunsthalle Basel; Across the Slope, Centre d'Art Santa Monica, Barcelona. Selected group exhibitions include Performa 09, New York; 5th Berlin Biennial for Contemporary Art; 9th International Istanbul Biennial. In 2009 he co-represented Turkey at the 53rd Venice Biennale together with Banu Cennetoğlu.

With support from the Royal Netherlands Embassy in Rome

Press contact:
Elena Bari | NewRelease – press@newrelease.it - 02.47956722 – 3289781241

Preview Thursday 28th April 2011 6:00 to 9:00pm
The exhibition will officially open Saturday 30th April from 4:00 to 8:00 pm.

Fondazione Giuliani per l’arte contemporanea
via Gustavo Bianchi, 1 – 00153 Rome Italy
Tuesday through Saturday from 3:00pm to 7:30pm, and by appointment

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