Giuseppe Abate
Laura Baldini
Alberto Baldolini
Ermes Bichi
Enrico Boccioletti
Giacomo Cardoni
Andrea Cazzagon
Irene García
Ines Aguado
Goga Luxemburg
Blauer Hase
Lorenzo Mazzi
Marcello Motta
Paolo Paggi
Lella Palumbo
Morena di Pasquale
Gianluca Proietti
Florindo Rilli
Martin Romeo
Matteo Signorelli
Giuliano Tamburini
Maria Chiara Tonucci
Valerio Veneruso
Chiara Zenzani
Carlo Cecconi
La mostra presenta il lavoro di una ventina di artisti per indagare la potenzialita' iconografica delle carte che, incarnando significati simbolici, si spinge al di la' delle immagini, fino a trascendere la realta' oggettiva.
a cura di Carlo Cecconi
Artisti in Mostra:
Giuaseppe Abate, Laura Baldini, Alberto Baldolini, Ermes Bichi, Enrico Boccioletti, Giacomo Cardoni, Andrea Cazzagon, Irene García-Inés Aguado, Goga Luxemburg, Blauer Hase, Lorenzo Mazzi, Marcello Motta, Paolo Paggi, Lella Palumbo, Morena di Pasquale, Gianluca Proietti & Florindo Rilli, Martin Romeo, Matteo Signorelli, Giuliano Tamburini, Maria Chiara Tonucci, Valerio Veneruso, Chiara Zenzani.
La mostra di arti visive indaga sulla potenzialità iconografica delle carte che, incarnando significati simbolici, si spinge al di là delle immagini, fino a trascendere la realtà oggettiva.
Il progetto si pone come obbiettivo un’attenta riflessione su quelle arcane immagini di derivazione Cattolica che nascono alla fine del Medioevo come gioco di Corte e diventano poi strumento di divinazione.
Figure dalle connotazioni umane e terrene, ancorate a una vita che pretenziosamente cerca di innalzarsi dal velo delle illusioni e rivelarci la sua intimità.
I tarocchi si richiamano l’uno all'altro, si vivificano a vicenda e assumono sempre nuovi significati relazionali, come succede tra le opere in mostra.
Difatti le carte sono in grado di creare un senso narrativo che si sviluppa tramite le infinite interpretazioni che gli assegniamo (soggettive e mutevoli nel tempo), la loro lettura è strettamente legata alla psicologia umana e muta assieme al nostro mutare.
Lungi da considerarle degli oggetti dai magici poteri, siamo piuttosto noi gli artefici dei loro destini in quanto sono un prodotto della nostra cultura, rappresentano gli archetipi della storia dell’uomo e nascondono i segreti che noi stessi abbiamo a loro affidato.
Così l’interpretazione artistica di tali iconografie suggerisce piuttosto un pretesto per riflettere sulla condizione umana e vuole mirare a una più ampia riflessione che si interroga sul ruolo dell’arte stessa: materia, forma, colore rivelano di se molto di più di quanto appaiono.
Eventi collaterali:
DEATH IN PLAINs
Believe Nothing. Sound set / Visuals.
30 aprile h. 19.00 (Chiesa del Conventino)
LEMURI
Tarot’s Suite. Il Diavolo, la Morte, l'Appeso, la Giustizia e la Luna vivono grazie ai corpi e alle parole, ai respiri e al potere evocativo dell'attore.
13 maggio h. 19.00 e h 21.00 (Chiesa del Conventino)
14 maggio h. 10.30 e h. 21.00 (Chiesa del Conventino)
MIKE PAN
Artisan. Concerto acustico dalle suggestioni elettroniche.
20 maggio h. 21.00 (Chiostro del Conventino)
S’ODI NON SUONARE
Mito Rito Corteccia. Uno spettacolo che indaga su quelle figure mitologiche e religiose legate ai culti propiziatori.
21 maggio h. 21.30 (Chiesa del Conventino)
CARDONI-CECCONI-PAGGI
Lucifero, la stella del mattino. Una performance sulla luce della conoscenza.
3 giugno h.18.00 (Giardini della Biennale, Venezia)
Inaugurazione sabato 30 aprile 2011 – ore15.30
Centro per l’Arte Contemporanea il Conventino
via Conventino, 1 - Monteciccardo (PU)
Nei giorni infrasettimanali la mostra è visitabile su prenotazione