Centro per le arti contemporanee
Roma
via Guido Reni 10
06 3202438 FAX 06 3202931

Francis Alys - Giuseppe Caccavale
dal 27/11/2002 al 8/2/2003
06 3202438 FAX 06 3202931

Segnalato da

Ilaria Gianoli




 
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27/11/2002

Francis Alys - Giuseppe Caccavale

Centro per le arti contemporanee, Roma

Obra pictorica 1992 - 2002 e Tavolo da disegno. Due mostre dedicate rispettivamente a Francis Alys (Anversa 1959) che presenta circa quaranta dipinti e novanta disegni, realizzati tra il 1992 e il 2002 e a Giuseppe Caccavale (Afragola 1960) che ha progettato per questa mostra un grande affresco (m 4 x 3) da realizzare su un telaio mobile. La coppia di mostre e' la seconda della serie proposta dal curatore Paolo Colombo


comunicato stampa

Ministero per i beni e le attività culturali
Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee

Centro nazionale per le arti contemporanee Roma

Due mostre dedicate, rispettivamente, a Francis Alys (Anversa, 1959) e a Giuseppe Caccavale (Afragola, 1960) inaugurano giovedì 28 novembre a Roma presso il Centro nazionale per le arti contemporanee.

L'esposizione di Francis Alÿs è prodotta dalla Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee - Centro nazionale per le arti contemporanee, in collaborazione con la Kunsthaus Zürich e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia (MNCARS) di Madrid. Roma è la prima tappa del tour europeo, che proseguirà a Zurigo (28 febbraio - 11 maggio 2003) e a Madrid (28 maggio - 18 agosto 2003).

Giuseppe Caccavale presenta in questa occasione la sua prima ampia mostra personale in uno spazio museale italiano.

La coppia di mostre è la seconda della serie proposta dal curatore Paolo Colombo, iniziata a settembre con le personali affiancate di Eva Marisaldi e Michael Raedecker e che continuerà nel 2003 con le esposizioni di Margherita Manzelli e di Kara Walker.
L'attività espositiva prosegue negli spazi dell'ex caserma Montello di via Guido Reni, dove sarà realizzato, entro il 2005, il progetto dell'architetto anglo-irachena Zaha Hadid per la sede museale definitiva.

Francis Alÿs presenta al Centro nazionale circa quaranta dipinti e novanta disegni, realizzati tra il 1992 e il 2002, che offrono una visione completa e rappresentativa della sua ricerca pittorica. Mediante analogie, confronti e paragoni, l'artista giustappone tematiche che si accavallano e che ricorrono nella nostra coscienza collettiva. Tra queste quella del bugiardo, del profeta, dell'uomo che inciampa e cade: categorie umane e situazioni che l'artista astrae dalla realtà e rende in piccoli quadri che narrano brevi storie, aneddoti, gesti marginali che ricostruiscono e descrivono il contesto psicologico della nostra esistenza.
La pubblicazione che affianca l'esposizione è un libro d'artista, coprodotto dal Centro nazionale per le arti contemporanee di Roma, la Kunsthaus Zürich e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia (MNCARS). Il libro, pubblicato da Turner Libros, è curato da Catherine Lampert, curatrice indipendente ed ex-direttrice della Whitechapel di Londra, ed è stampato in tre versioni monolingua: italiana, inglese e spagnola.
Il volume sarà presentato per la prima volta al Centro nazionale il 15 gennaio 2003 alle ore 18,00.

Giuseppe Caccavale ha progettato per questa mostra un grande affresco (metri 4 x 3) da realizzare su un telaio mobile. Inoltre, l'artista presenta disegni realizzati su carta seguendo la tecnica preliminare dell'affresco, lo spolvero, e tre opere su vetro. Come Alÿs, anche Caccavale ritiene fondamentale l'osservazione e l'attenzione del mondo che lo circonda nei dettagli che lo compongono e mediante la tecnica del disegno e dell'affresco narra storie astratte, rappresentate con grande perizia manuale.
La mostra è accompagnata da un libro che funge da nota a margine dell'esposizione e che illustra, attraverso fotografie in bianco e nero e riproduzioni a colori, il lavoro dell'artista dalla progettazione alla realizzazione delle opere.

In parallelo alle due mostre personali viene presentato il video di Alessandro Pessoli (Cervia, 1963) dal titolo "Caligola" (1999-2002, DVD, colore, 10' e 30", collezione del Centro nazionale per le arti contemporanee), che affronta il tema del male, del piacere e della follia, realizzato dall'animazione di circa 6.000 disegni.

Immagine: Francis Alÿs, The Prophet, 2001, Olio e encausto su tela, 38 x 47 cm

Cenni biografici degli artisti


Francis Alÿs

Nato ad Anversa, Belgio nel 1959, vive e lavora a Città del Messico. Dopo gli studi di architettura prima in Belgio e poi a Venezia, Francis Alÿs si trasferisce nel 1987 a Città del Messico, una delle più grandi e caotiche metropoli del mondo, scenario paradigmatico della civiltà urbana contemporanea che l'artista vive come un immenso laboratorio a cielo aperto.
Dal 1991 sono state dedicate al suo lavoro importanti esposizioni personali in prestigiose istituzioni europee, americane e messicane e ha partecipato a numerose collettive in ambito internazionale.
La produzione artistica di Alÿs si suddivide in paseos (passeggiate), video, installazioni e pittura. I suoi quadri, per via della figurazione semplificata e dei contenuti narrativi e didascalici, sono ascrivibili ad un genere di pittura di facile lettura popolare. Alcuni esempi di paseos, intrapresi dalla metà degli anni Novanta: nel 1991 l'artista ha passeggiato per le strade di Città del Messico tenendo al guinzaglio un cane magnetico che raccattava tutte le parti metalliche che incontrava sul suo cammino. A San Paolo del Brasile nel 1995 ha percorso le strade con un barattolo di vernice che sgocciolava e si è perso nella città, riuscendo poi a ritrovare la strada del ritorno grazie alla scia tracciata alle sue spalle. Nel 1997 a Città del Messico ha trascinato per la strada un blocco di ghiaccio finché non si è completamente sciolto. Per andare da Tijuana a San Diego, città contigue ma divise dalla frontiera, ha fatto l'intero giro del mondo. Nel 2001 alla Biennale di Venezia l'artista ha fatto percorrere i luoghi della mostra da un pavone, quale emissario simbolico dell'artista che intraprende la passeggiata. I paseos sono opere che si trasmettono come aneddoti inscritti nella realtà, diari di viaggio o viaggi nel luogo in cui l'opera si disperde o si smembra e cioè il contesto urbano e sociale. Quello che rimane sono fotografie scattate dai passanti, appunti dell'artista sulle persone incontrate lungo il cammino o articoli di giornale. In queste "passeggiate", il razionalismo più rigoroso convive armonicamente con l'immaginazione più sfrenata. Il concetto di esperienza originale svanisce completamente e così ogni possibilità di conoscenza oggettiva o nozione di verità assoluta. Ciò che resta è un mondo fatto di linee aperte, dove lo spazio fra le une e le altre deve essere percorso senza illudersi di riuscire a raggiungere la destinazione finale, dove la cosa più saggia da fare è proprio "passeggiare" senza pretendere di arrivare a nessun punto.
Alla terza Biennale di Lima nel 2002 l'artista ha realizzato una modificazione geologica spostando una duna sabbiosa vicino a Lima con una catena umana di cinquecento volontari. Sempre nello stesso anno in occasione dello spostamento di sede del MOMA di New York, l'artista ha realizzato una processione dalla vecchia alla nuova sede del museo.


Giuseppe Caccavale

Nato nel 1960 ad Afragola (S. Angelo in Formis, Napoli), vive e lavora a Marsiglia.
Terminati gli studi all'Istituto Statale d'Arte e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, ha trascorso lunghi periodi di ritiro per approfondire i suoi interessi, spinto da un forte desiderio di conoscenza e da un rigoroso senso di autodisciplina. L'artista ha soggiornato in Grecia, sul monte Athos, per approfondire la conoscenza degli affreschi lì conservati ed apprenderne la tecnica di esecuzione e a Gand, in Belgio, dove si è dedicato allo studio della polifonia e della pittura fiamminga. Inoltre, si è dedicato all'approfondimento di quelle arti minori come la miniatura, lo smalto, l'oreficeria e la lavorazione del vetro che costringono a controllare nei dettagli ogni particolare ed ogni passaggio. Caccavale ritiene fondamentale la conoscenza e l'osservazione dell'opera attraverso i propri occhi e l'attenzione e l'analisi dei dettagli anche minori ed è proprio nella contemplazione e nell'interrogazione dell'originale che si forma la sua poetica.
L'artista realizza disegni, opere su vetro ed affreschi su muro. Tutto il suo lavoro è arte del segno sulla materia che nasce da un medesimo gesto: quello della punta sulla superficie. Le opere di Caccavale sono state oggetto di esposizioni personali in Italia presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia e l'Opificio Arte Contemporanea di Benevento e all'estero presso il Musée Grobet-Labadié di Marsiglia e il Vereninging voor het Museum van Hedendaagse Kunst di Gand, oltre ad essere state inserite in diverse mostre collettive.
Numerose sono le pubblicazioni sull'artista: Fresques-Affreschi, con testi di Erri De Luca (2002), Una calma Utopia, con testi di Erri De Luca e di Chiara Bertola (Ville de Marseille Marsiglia - Fondazione Querini Stampalia Venezia 1999); D'Après Tableaux (Artothèque Antonin Artaud, Marsiglia 1994).

Centro nazionale per le arti contemporanee
Via Guido Reni 10, Roma

Orari: da martedì a domenica ore 11 - 19, chiuso lunedì
Ingresso: libero

Pubblicazioni: Turner Libros per Centro nazionale per le arti contemporanee, Roma; Kunsthaus Zürich; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia (MNCARS)
Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee e Centro nazionale per le arti contemporanee

Ufficio stampa: Alessandra Santerini, cell. 335 68 53 767, e-mail: santales@tin.it
Ilaria Gianoli, tel./fax 02514406, cell. 333 6317344, e-mail ilariagianoli@tin.it

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