Romberg Arte Contemporanea (vecchia sede)
Latina
via San Carlo da Sezze, 18
0773 664314 FAX 0773 664314

architeXture
dal 29/11/2002 al 9/2/2003
0773 664314 FAX 0773 664314

Segnalato da

Agata Mangiapelo




 
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29/11/2002

architeXture

Romberg Arte Contemporanea (vecchia sede), Latina

Mostra personale di Massimo Rossetti. Il progetto architeXture racconta il paesaggio metropolitano in modo trasversale ed astratto. Il titolo stesso contrae il concetto di 'architettura' e la valenza pittorica della 'texture', dando allo spazio urbano la vitalita' di una geografia pittorica dalle strutture indecifrabili.


comunicato stampa

A cura di: Italo Bergantini e Gianluca Marziani

Sabato 30 novembre 2002 inaugura la mostra personale di MASSIMO ROSSETTI. Un grande progetto dentro la galleria che, anno dopo anno, ha sostenuto questo rigoroso talento della figurazione italiana. Anche oggi torna lo sguardo pittorico dai filtri onirici, la citazione resa invisibile, l'inquadratura straniante sullo status del quotidiano, l'ambiguità liquida di uno stile inimitabile. La visione di Rossetti parte dai modelli del vero come fossero modelli fotografici. E come sempre, attraverso uno stile unico, mantiene la sua distanza dall'oggettività dello scatto. L'artista, infatti, interpreta le visioni realistiche con la coscienza del montaggio psichico, della risoluzione cerebrale ed emotiva. Un modello estetico che va dentro la nitidezza dell'apparenza, oltre la pura epidermide di corpi e paesaggi. Per l'autore le immagini appartengono ai flussi della memoria, vagano in un limbo della coscienza che ferma, al momento giusto, i frangenti significativi. E' come se lo sguardo creativo scorresse davanti agli stimoli esterni, ne catturasse alcuni frame e li immergesse nell'acquario dello sguardo profondo.

Il progetto architeXture racconta il paesaggio metropolitano in modo trasversale ed astratto. Il titolo stesso contrae il concetto di "architettura" e la valenza pittorica della "texture", dando allo spazio urbano la vitalità di una geografia pittorica dalle strutture indecifrabili. Uffici, fabbriche, uscite di sicurezza, periferie, antenne sui tetti: sono questi i cardini topografici che si tramutano in texture dalle atmosfere fantasmatiche, sfumanti nella loro nitidezza in dissolvenza. Lungo un percorso di circa cinquanta opere, abilmente diversificate nei formati, Rossetti riassembla la città che vediamo senza vederla, narra i brandelli di cemento che si nascondono senza esser nascosti, ipotizza le zone di luce negli spazi di apparente ombra. Una metropoli frammentata già nel modo di selezionare gli spezzoni architettonici, cinematografica negli angoli che distolgono dalla prospettiva canonica, mentale nei contrasti cromatici e nei flash di bianco accecante. Un percorso di lampi istantanei che si imprimono nello sguardo, costruendo la (nostra) memoria visiva con la duttile perforazione delle immagini universali. Davanti ai quadri riconosciamo qualcosa ma non capiamo mai la provenienza della citazione. Ricordiamo città, case, scorci eppure non potremmo certificare il vero luogo di provenienza. Rossetti, confermando il senso dei precedenti cicli, non identifica l'immagine con la realtà ma con il terreno mentale della visione. E va oltre la forma attraverso la coscienza emotiva di un'estetica del flusso interiore.

Dopo la mostra verrà editato un catalogo a colori (Romberg Edizioni) con testo critico di Gianluca Marziani.

Inaugurazione: Sabato 30 novembre 2002 - ore 17,00

Romberg Arte Contemporanea Via San Carlo da Sezze, 18 - 04100 Latina
orario: 10,00/13,00 - 16,00/19,30

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