Accademia di Belle Arti di Verona
Un programma articolato di eventi. Le due mostre antologiche e i convegni sull'arte Programmata e sull'opera di Manfredo Massironi sono l'omaggio che l'Universita', l'Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Verona dedicano ad un artista e a un movimento che negli anni '60 hanno saputo coniugare operativita' artistica e ricerca scientifica. A questo si aggiunge il tributo alla figura di Paolo Bozzi scienziato e ricercatore nell'ambito della percezione visiva e musicale, violinista e compositore.
dal 10 maggio al 19 maggio 2011:
- Mostra Tribute to Manfredo Massironi Chiesa san Giorgetto piazza S. Anastasia
- Mostra Antologica Tribute to Arte Programmata Accademia di Belle Arti di Verona via Carlo Montanari 5
- Concerto Tribute to Paolo Bozzi, Auditorio Montemezzi Conservatorio Dall’Abaco via Abramo Massalongo, 2
- Convegno e Work Shop sulla Creatività nelle Arti Visive e Musica, via Paradiso e Auditorio Montemezzi Conservatorio Dall’Abaco via Abramo Massalongo, 2
Le due mostre antologiche e i convegni sull’arte Programmata e sull’opera di Manfredo Massironi (1937) sono l'omaggio che l’Università, l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Verona dedicano ad un artista e a un movimento che negli anni sessanta hanno saputo coniugare operatività artistica e ricerca scientifica.
A questo si aggiunge il tributo alla figura di Bozzi scienziato e ricercatore nell’ambito della percezione visiva e musicale, violinista e compositore, allievo e biografo di Rodolfo Lipizer.
“Si tratta di un progetto di valenza internazionale”, spiega il prof. Ugo Savardi (psicologia dell’arte e dei processi creativi), “Il programma è piuttosto denso e diversificato ma condivide una riflessione sul periodo artistico che confluisce nelle due mostre sull’arte programmata e cinetica di cui l’Italia è stata il capofila con i gruppi N, T, 0 e artisti come Munari e Massironi che ha fondato a Padova il gruppo N. e per anni ha tenuto la cattedra di Psicologia all’Università di Verona.
“Promossi dall’Università di Verona, dall’Accademia di Belle Arti e dal Conservatorio “E.F.Dall’Abaco”, con il supporto dell’Ephplab e della Society for Gestalt Theory and its Applications,” prosegue Francesco Ronzon (Antropologia dell’Arte), “i due congressi del 12 e del 13, permettono di vedere uno spaccato di ricerche sulla percezione visiva e musicale legate alla prospettiva fenomenologico-sperimentale”.
“Questi dieci giorni sono un prodotto delle sinergie tra noi”,dice Luisa Zecchinelli, titolare della cattedra di Pianoforte e docente del corso di Psicologia della Musica al Conservatorio. “Con il corso di Psicologia dell’arte dell’Università e l'Accademia Belle Arti, la qualità di questa settimana, mi sembra, possa davvero garantire una esperienza trasversale su creatività e arte, dall’analisi sociale alle metodologie più sofisticate delle scienze cognitive”.
Un “opera” di coordinamento complessa quindi, che ha visto impegnati fin da subito gli studenti delle tre Istituzioni e che ha permesso di sviluppare un’inedita collaborazione sui medesimi contenuti, una sorta di visione da angolature e prospettive diverse del medesimo oggetto.
“Questa collaborazione ha permesso un interscambio di esperienze didattiche”, ci spiega Silvia Baldo, studentessa di Progettazione Artistica per l’Impresa all’Accademia di Belle Arti. “Abbiamo competenze diverse ed abbiamo dovuto continuamente relazionarci, anche grazie ad un forum on-line, per non cadere nella tentazione di analizzare problemi e soluzioni da un unico punto di vista”.
“Massironi e Bozzi”, interviene Marianna Zarattin, responsabile di uno dei gruppi di lavoro degli studenti di Psicologia dell’Arte, “sono i due Maestri della Psicologia Italiana, attorno ai quali si è aggregato per molti anni, all’università di Verona nel Dipartimento di Psicologia, un gruppo di ricercatori provenienti da diverse università per discutere di psicologia della percezione, arti visive e musica, nel cui contesto sono nate ricerche pubblicate in libri e riviste nazionali e internazionali e sono stati fondati centri di ricerca come l’EPHPlab ed il CTAO. Il nostro compito principale è stato quello di creare percorsi didattici che andassero di pari passo e parallelamente alle opere in mostra…”
Conclude Alessia Dorigoni dell’Accademia di Belle Arti, “il nostro” è stato un lavoro di “concerto” che ci ha permesso di sviscerare un argomento complesso ed affascinante come l’arte programmata e la fenomenologia sperimentale. Si tratta, infatti, di filoni di ricerca artistica e teorica interessanti anche per noi studenti di Belle Arti che quotidianamente operiamo all’interno dell’area dell’estetica e della creatività.
Gli eventi si articoleranno in un ricco programma dal 10 al 19 maggio, i cui punti salienti saranno la presentazione del 10 maggio presso l’aula 1.17 di via Paradiso 6; le inaugurazioni delle mostre nella chiesa si S. Giorgetto e presso l’Accademia di Belle Arti il 12 ed il Concerto presso il Conservatorio del 13 maggio. Nell’insieme il programma offre un’occasione, più unica che rara, per “mettere in moto il cervello” lasciandosi guidare da sensazioni, colori ed emozioni.
Maggiori informazioni ed il programma completo sono visionabili sul sito:
http://www.creativityandarteprogrammata.blogspot.com/