campo | largo. ZimmerFrei presenta un gruppo di opere appositamente realizzate per il MAMbo e una selezione di lavori che testimoniano la multiforme attivita' del gruppo. Video, installazioni, ambienti sonori, fotografie, dispositivi ottici e luminosi compongono le tappe di un'esplorazione del paesaggio naturale, della citta' - dai centri storici alle periferie - e dell'universo sociale contemporaneo in cui vengono individuati di volta in volta luoghi, immagini, narrazioni, tonalita' emotive inattese.
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a cura di Stefano Chiodi
Per la sua prima mostra in uno spazio museale, ZimmerFrei presenta un
gruppo di opere appositamente realizzate per il MAMbo e una selezione
di lavori che testimoniano la multiforme attività del gruppo formato nel
2000 da Massimo Carozzi, Anna de Manincor e Anna Rispoli. Video,
installazioni, ambienti sonori, fotografie, dispositivi ottici e luminosi
compongono le tappe di un’esplorazione del paesaggio naturale, della
città – dai centri storici alle periferie – e dell’universo sociale
contemporaneo in cui vengono individuati di volta in volta luoghi,
immagini, narrazioni, tonalità emotive inattese. ZimmerFrei si immerge nel
presente per portarne in luce la complessità, le zone d’ombra, le
stratificazioni di tempi e spazi, le storie e la potenza simbolica che lo
abitano.
La mostra è annunciata all’esterno da un’insegna al neon che gioca sul
nome del gruppo (“stanze libere” in tedesco): un invito alla scoperta,
grazie a uno spioncino che consente agli spettatori di sbirciare dentro il
museo. All’ingresso, quattro monitor trasmettono altrettanti video della
serie Panorama: Roma, Bologna, Atene, Harburg, sono le città di cui le
immagini ci offrono una visione inconsueta e suggestiva, grazie al
particolare metodo di ripresa time-lapse col quale è possibile
“comprimere” in pochi minuti un’intera giornata. Nell’ambiente centrale,
baricentro della mostra, è sospesa una grande rete, Radura, un
dispositivo che trattiene nelle sue maglie un paesaggio immaginario e
crea un envinronment sonoro in cui allacciare sensazioni e pensieri.
Il percorso prosegue con alcuni lavori fotografici, tra cui due gruppi di
immagini che i visitatori possono disporre in sequenza libera: il primo
(Tomorrow is the question ) è stato realizzato a Coney Island, spiaggia di
Brooklyn, all’estremo sud di New York, di fronte alle architetture
fantastiche di un vecchio Luna Park; il secondo ( I giorni del cane)
nell’estrema periferia di Roma, dove pastori e pecore diventano simboli di
un’impossibile accordo tra un tempo arcaico e un degradato presente.
Nella proiezione del film documentario LKN Confidential si compone
l’inedito ritratto di una strada di Bruxelles, rue de Laeken, in cui si
intrecciano le diverse vicende di chi ci lavora e dei suoi frequentatori: la
città è vista qui come uno scenario crudele e meraviglioso, dove ogni
incontro diventa una rivelazione. Una misura più cruda della realtà
contemporanea trapela invece dal registratore a bobine di Senza titolo
(di un dio minore), un’intercettazione telefonica che si trasforma nella
radiografia di una relazione di potere.
In questi e negli altri lavori esposti (tra cui il visore stereoscopico What we
do is secret e la grande fotografia double face montata su un carrello
Fino all’orlo colmi di figure) ZimmerFrei ci invita a prendere coscienza
della natura labirintica della realtà che ci circonda, delle sue
contraddizioni come pure della ricchezza inesplorata che vi è nascosta.
Oggi, ci dicono gli artisti, è più che mai necessario leggere il mondo
“contropelo”, attraversarlo con uno sguardo vigile ed esigente, pronti a
cogliere i sintomi più sfuggenti, le piccole epifanie quotidiane nelle quali
si rinnova la nostra comune appartenenza al presente.
Tre momenti aperti al pubblico accompagnano la mostra di ZimmerFrei e
avranno luogo a giugno, luglio e agosto. Il primo sarà una tavola rotonda
con gli artisti, il curatore Stefano Chiodi e un ospite internazionale
d’eccezione: Robert Storr (curatore, critico d’arte e artista).
Il secondo appuntamento vedrà un’apertura notturna della mostra
all’insegna del racconto e dell’ascolto di musica contemporanea
elettroacustica in collaborazione con i musicisti di Sant’Andrea degli
Amplificatori . Ad agosto, a conclusione della mostra, sarà la volta di una
serata di milonga organizzata in collaborazione con Flora Benedetti negli
spazi espositivi.
L’esposizione zimmerfrei campo | largo gode del sostegno del Premio
Terna 03, in quanto gli artisti sono i vincitori del Premio Speciale Musei
AMACI, nella categoria Megawatt.
Il Dipartimento educativo MAMbo, in collaborazione con ZimmerFrei
proporrà visite, attività e laboratori per il pubblico per l’intero periodo di
apertura.
La mostra è accompagnata da un catalogo Edizioni MAMbo con testi di
Stefano Chiodi, Bruno Di Marino e un’intervista agli artisti di Francesco
Tenaglia.
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curated by Stefano Chiodi
For their first museum exhibition, ZimmerFrei present a set of works
specifically conceived for MAMbo, alongside a selection of projects
representative of the manifold activities of the group, founded in 2000 by
Massimo Carozzi, Anna de Manincor and Anna Rispoli. Videos,
installations, sound works, photographs, optical and light devices
compose the stages of an exploration of natural and urban landscapes –
historical centers and peripheries – to depict the contemporary social
universe, identifying unexpected places, images, narrations, emotional
tones. ZimmerFrei dives into the present to unearth its complexities, its
shadows, its layerings of times and spaces, its histories, its symbolic force.
The exhibition is announced from the outside by a neon sign playing on
the group’s name (German for “free rooms”): an invitation to discovery,
through a spyhole allowing the public to peep at what’s inside the
museum. In the hallway, four monitors show videos from the Panorama
series: Rome, Bologna, Athens and Harburg are the cities depicted in
suggestive and unexpected ways, through a particular time-lapse
shooting technique allowing to “compress” a whole day within a bunch of
minutes. In the main space a big net, the exhibition’s barycenter, is
hanging: Radura, a device conceived to capture within its meshes an
imaginary landscape, creating a sound environment composed of
interlaced feelings and thoughts.
The exhibition path further develops with some photographic works,
including two groups of images that the public is free to arrange as they
wish: the former (Tomorrow is the question) shot on the Brooklyn beach of
Coney Island, in southern New York, in front of the fabulous architectures
of an old Luna Park; the latter (I giorni del cane) in the extreme periphery
of Rome, where shepherds and sheep become symbols of an impossible
conciliation of archaic times and a degraded present. The projection of
the documentary film LKN Confidential composes an unprecedented
portrait of a Brussels street, rue de Laeken, intertwining the personal
stories of those who work there and of casual passerbys: the city is seen
as a cruel and wonderful setting, where every encounter becomes a
revelation. A somewhat harsher perspective on contemporary life
emerges from the reel recorder of Senza titolo (di un dio minore), a phone
tapping transformed into an x-ray of power relations.
With these and the other exhibited works (among which the What we do is
secret stereoscope and Fino all’orlo colmi di figure, a huge double-face
photograph mounted on a cart), ZimmerFrei invite us to become aware of
the labyrinthine nature of reality, of its contradictions, of the unexplored
richness hiding within it. Today, the artists seem to say, we are
increasingly faced with the necessity of reading the world “against the
grain”, confronting it with a demanding and attentive gaze, ready to
grasp the most elusive symptoms, the small everyday epiphanies in which
we can find traces of our shared belonging to the present time.
Three public events take place during ZimmerFrei’s exhibition, in June,
July and August respectively. The first will be a roundtable discussion with
the artists, curator Stefano Chiodi and an exceptional international guest:
curator, art critic and artist Robert Storr.
The second will be a night opening of the show, including narrations and
performances of contemporary electro-acoustic music in cooperation with
Sant’Andrea degli Amplificatori.
In August, the exhibition’s finissage will be marked by a milonga night
organized within the exhibition spaces in cooperation with Flora
Benedetti.
The zimmerfrei campo | largo exhibition is supported by Premio Terna 03,
as the artists have been awarded the AMACI Museums Special Prize in the
Megawatt category.
The MAMbo Educational department, in cooperation with ZimmerFrei, will
offer guided tours, activities and workshops for the public over the
exhibition’s whole duration.
The exhibition is accompanied by a catalog, published by Edizioni MAMbo
with contributions by Stefano Chiodi and Bruno Di Martino and a
conversation between the artists and Francesco Tenaglia.
Immagine: ZimmerFrei. Tomorrow is the question, 2000
credit foto: ZimmerFrei
courtesy: Monitor
Ufficio Stampa MAMbo
Elisa Maria Cerra
Tel. +39 051 6496653 - 620
ufficiostampamambo@comune.bologna.it
Inaugurazione 26 Maggio 2011 ore 18.00
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni, 14 - Bologna
Orari: martedì, mercoledì e venerdì dalle 12.00 alle 18.00
giovedì dalle 12.00 alle 22.00
sabato, domenica e festivi dalle 12.00 alle 20.00
chiuso il lunedì
domenica 1 maggio 2011 aperto dalle 12.00 alle 20.00
1 gennaio e 25 dicembre chiuso
ingresso Mostre temporanee e Collezione permanente
intero € 6.00 - ridotto € 4.00
tutti i mercoledì ingresso gratuito alla Collezione permanente