Ad formandum
Trieste
via Ginnastica, 72
040 566360 FAX 040 579010
WEB
Elisabetta Bacci
dal 12/5/2011 al 30/5/2011
lun-ven 10/13 e 16/19
040 567136
WEB
Segnalato da

Maria Campitelli



approfondimenti

Elisabetta Bacci



 
calendario eventi  :: 




12/5/2011

Elisabetta Bacci

Ad formandum, Trieste

Una mostra pittorica sul paesaggio, inteso come come metafora di concetti che riguardano lo status dell'umanita'.


comunicato stampa

La mostra comprende una serie di pitture recenti imperniate, potremmo dire, sul “paesaggio”. Ma di paesaggi particolari si tratta, dove l’immagine trattiene sì una visione naturale – soprattutto il mare – ma al tempo stesso si fa allusione e metafora di concetti che riguardano lo status dell’umanità nel mondo, o contiene riflessioni riferite a personali esperienze che in ogni caso si dilatano oltre il contingente. Cioè il quadro diviene quasi una sorta di pretesto per raccontare cose oltre la pittura e l’immagine, nella sua costruzione minimale, nel suo ridursi all’essenza, rinunciando a connotati specifici, acquista un’aura surreale ed attonita; fa pensare al “realismo magico” di un Carrà degli anni ’30, dove degli elementi isolati e rarefatti parlano di una realtà “altra”.

Un’opera intitolata ”Porti” ci presenta una sequenza di quattro vedute marine, quattro porti appunto, diversi nei colori, anche irreali, come la versione in rosso, a indicare diversi siti del mondo, accomunati da una piccola struttura architettonica in primo piano e da una figurina umana accanto. Come a dire, cambiano i luoghi, ma la condizione umana si ritrova identica dovunque.

”Verso Aix en Provence” riecheggia un’esperienza personale. Illustra un viaggio svolto dall’artista verso la città dove ha lavorato Cézanne, uno degli artisti fondanti della pittura e della cultura visiva moderna. Lì c’è la montagna di Sainte Victoire, che Cézanne ha ritratto più volte, cercando di renderne la stutturalità massiccia con una rinnovata strutturalità pittorica che conteneva in nuce la geometrizzazione cubista. Elisabetta Bacci ci presenta, con grande suggestione, il percorso in autostrada, in un’ora crepuscolare in cui il mondo circostante si rabbuia e confonde, con un’acuta prospettiva dove strada, montagna, cielo, presenze accidentali convergono rapidamente verso un orizzonte che al culmine rivela le luci di una città lontana.

C’è poi ancora un altro mare da ricordare, con i ciottoli colorati riversati in primo piano. Come se – spiega l’artista – il mare restituisse trasformato ciò che in altre ere ha inghiottito. Una visione fantastica e una concezione del movimento e della metamorfosi della natura e delle cose in relazione al tempo.

Elisabetta Bacci è un’artista di origine triestina che ha vissuto tra Venezia, Londra, New York, Genova. A Genova ha conseguito il diploma in pittura all’Accademia Ligustica di Belle Arti e successivamente quello del biennio specialistico in arti visive e discipline dello spettacolo, pittura. Ha collaborato a Genova alla realizzazione di importanti eventi culturali come la mostra “Periplo del Mediterraneo” curata da Marisa Vescovo e Maurizio Calvesi. Attualmente frequenta la facoltà di Lettere/corso magistrale specialistico di storia dell’arte all’Universita degli studi di Trieste.
Ha esposto sue opere in mostre personali e collettive, soprattutto a Genova, ma anche a Lubiana e a Trieste.

inaugurazione 13.05 ore 19

Ad formandum
via Ginnastica, 72 - Trieste
orario lun-ven 10/13 e 16/19

IN ARCHIVIO [2]
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