Tedofra ArtGallery
Bologna
via delle Belle Arti, 50
334 7266681 FAX
WEB
Andrea Franchi
dal 13/5/2011 al 23/5/2011
lun-ven 11-13 e 16-18, sab 16-19, dom 10.30-12.30
334 7266681

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Tedofra ArtGallery




 
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13/5/2011

Andrea Franchi

Tedofra ArtGallery, Bologna

Finestre sul giardino delle esperidi. In mostra le opere dell'artista, "gioielli di civilta' perdute, reperti di memorie, in cui i concetti di partenza non sono stati ancora erosi dalla stupida corsa verso il territorio piu' becero del progresso".


comunicato stampa

presentazione a cura di Andrea Mingardi e Giorgio Celli

Andrea Franchi è un professore, un artista, ma soprattutto un amico. Non fatevi ingannare dalla seriosità del suo aspetto, né dal fascino del personaggio che col silenzio rischia di incutere soggezione nell’interlocutore. Anche se le prime notizie che vi darò possono sembrare poco attinenti col suo ultimo lavoro invece aiutano ad entrare intimamente nelle difese dell’uomo e di conseguenza dello scultore.
Sebbene siamo stati e siamo ragazzi come tutti gli altri, sogni, feste private, traiettorie di vita prima condivise e poi disperse nelle galassie private di esistenze imprevedibili, Andrea ha dedicato tutta la sua vita a cercare la bellezza, l’armonia e il senso di chi in gioventù è rimasto folgorato dalla magia della pittura e della scultura. Molto in comune coi musicisti, il docente Franchi è stato costretto a sgranare gli occhi alla vista di una vita veloce e spesso inaffrontabile per chi come noi ha sempre avuto fiducia nelle parole dei nostri genitori: talento, impegno, meritocrazia, ricerca, lavoro, lavoro e tanta passione.
Alla vigilia i questa mostra noi, come antichi cantastorie, come eroici bancarellai, come bimbi che mostrano i loro primi disegni, rinnoviamo il rito e la gioia di denudarci di fronte al pubblico. C’è chi lo fa con un libro, chi con una canzone…

Andrea lo fa con le proprie opere che contengono ingredienti miracolosi. Oltre alla sapiente tecnica e alla capacità di assemblare materiali e colori, c’è lo stupore. Intatto, consapevole del tempo passato ma magico nella ricerca, nella chimica e nell’armonia delle opere. Franchi nel raccattare oggetti dal crudele dimenticatoio di una umanità cinica e ottusa, sembra ridare dignità a tutto ciò che passa tra le sue mani. Le opere diventano gioielli di civiltà perdute, reperti di memorie, in cui i concetti di partenza non sono stati ancora erosi dalla stupida corsa verso il territorio più becero del progresso. I suoi lavori vanno guardati così, come si fa con il tramonto, con il mare e con la voglia di ritrovare una parte di noi, nei propri personali musei, spesso accantonati solo per pudore.
Per lui non c’è tempo, né spazio, né strizzatine d’occhio agli scoop provocatori di vuoti inventori del nulla promossi da sedicenti galleristi. Lo immagino mentre pensa, mentre lento cammina nella sua Bologna così cambiata e purtroppo così uguale, solo all’apparenza, al periodo in cui tutti sognavamo che tutto fosse possibile. Le sue manone sanno bene come muoversi e non si sono mai fatte condizionare dall’urlante e fastidiosa richiesta di presenzialismo. Quando vi fermerete a guardare i suoi capolavori, dopo un po’ avvertirete la presenza di un omone, di un artista timido, sensibile, delicato e silenzioso.
(Andrea Mingardi)

argonauta dei sogni
si mette alla finestra
nel giardino delle Esperidi
vede cieli di metallo
con nuvole di ottone
orizzonti di cristallo
su cui sfilano
alberi di filo di ferro
fiori d’oro matto
gialli come occhi di gatto
i suoi paesaggi si nanificano
e diventano gioielli
i suoi gioielli si ingigantiscono
e diventano paesaggi
artefice di labirinti
iscrive la materia
nei giochi complessi
di una geometria elementare
la sua alchimia
scopre in un pezzo di latta
la donna che spicca il volo
nei cieli della fantasia.
(Giorgio Celli)

Inaugurazione: sabato 14 maggio 2011 ore 16.30

Tedofra ArtGallery
via delle Belle Arti, 50 - Bologna
Orari apertura: dal lunedi al Venerdi ore 11:00/13:00 - 16:00/18:00
Sabato dalle 16:00 alle 19:00, Domenica 10:30-12:30

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