MLAC - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
Czech Point nasce con l'intento di presentare il lavoro di due artisti (Jan Pfeiffer e Lukas Machalicky) accomunati da una ricerca che si muove tra la storia della Repubblica Ceca e il presente globalizzato, affrontando temi relativi al rapporto del singolo con la citta' e con il proprio passato. L'artista presenta 4 lavori dove la memoria storica, ed in particolare quella relativa al regime comunista nella ex Cecoslovacchia, viene resa in forma visiva attraverso una serie di installazioni.
a cura di Alessandra Troncone
Mercoledì 18 maggio 2011 alle ore 18.30, il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, inaugura la mostra personale di Lukáš Machalický, dal titolo To my left, to my right, seconda tappa di Czech Point, a cura di Alessandra Troncone.
Czech Point nasce con l’intento di presentare il lavoro di due artisti (Jan Pfeiffer e Lukáš Machalický) accomunati da età e provenienza ma anche da una ricerca che si muove tra la storia della Repubblica Ceca e il presente globalizzato, affrontando temi relativi al rapporto del singolo con la città e con il proprio passato.
Dopo Jan Pfeiffer, il progetto prosegue con la mostra personale di Lukáš Machalický. In questa occasione l’artista presenta quattro lavori dove la memoria storica, ed in particolare quella relativa al regime comunista nella ex Cecoslovacchia, viene resa in forma visiva attraverso una serie di installazioni
Collected Writings (2008-2010) presenta materiali testuali provenienti da un archivio di famiglia, accatastati in pile simili a quelle che si accumulano sui tavoli delle varie istituzioni. I fogli di carta servono come supporto per la proiezione di testi, che da visibili diventano sempre più illeggibili, raccontando il passaggio del tempo. Nel lavoro To my left, to my right (2010), testi, documenti e libri vengono utilizzati per la realizzazione di modelli che incarnano i canoni dell’architettura nazista e sovietica, accompagnati da scritte che utilizzano i caratteri Schwabacher e Cirillico come nella propaganda di regime. L’installazione Grey zone (2010) presenta documenti relativi al contro-spionaggio in era comunista sui quali, ai sensi della normativa attualmente in vigore, sono stati oscurati i dati personali degli agenti coinvolti. Le forme di tali zone nere sono servite da modello per gli oggetti esposti, realizzati in calcestruzzo come materiale tipico del periodo comunista. 10.292 km2 of white (2011) è un lavoro che proietta l’impatto di cambiamenti politici radicali sulla contiguità geografica dei territori coinvolti. Si tratta di un’azione che vede l’artista spruzzare vernice bianca su una mappa della Cecoslovacchia del Nord, una zona isolata dal regime per la sua ricchezza mineraria. I contorni della topografia originaria tornano visibili sotto la vernice secca, mostrando come cancellare il passato sia un’operazione impossibile.
Lukáš Machalický è nato a Praga nel 1984. Tra le sue mostre personali: 10292 km2 of white / 12 m2 of brown, Gallery Pavilon + Gallery 207, Praga, 2011; Collected Writings, Galerie Vernon Projekt, Praga, 2010; Private distance (with Jan Pfeiffer), Galerie Meetfactory, Praga, 2009; Map, Galerie Ciant, Praga, 2007. L’artista ha partecipato inoltre a numerose mostre collettive.
La mostra, in collaborazione con la Galerie Vernon, Praga, e con il patrocinio dell’Istituto Culturale Ceco, si svolge nell’ambito del ciclo espositivo del MLAC su progetto scientifico del direttore Simonetta Lux e per la realizzazione del curatore del MLAC Domenico Scudero. Si ringraziano per l’assistenza curatoriale Chiara Pirozzi, Micaela Deiana, gli studenti del Master in “Curatore di Arte Contemporanea” e i tirocinanti del MLAC.
Inaugurazione: mercoledì 18 maggio 2011, ore 18.30
Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
piazza Aldo Moro, Roma
Orario: lun-ven 15-19
ingresso libero