La mostra presenta gli ultimi lavori dell'artista: installazioni che riflettono sullo sguardo metropolitano come metafora di una condizione 'obliqua' delle relazioni tra uomini e luoghi, tra nozioni visive e immagini.
A cura di Paolo Campiglio
La Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, dopo Calma apparente (2006) e Object’s metamorphosis (2007), riprende il ciclo di personali dedicate ad artisti emergenti.
Obliqui è infatti il recente progetto che Francesco Candeloro (Venezia, 1974) ha ideato negli spazi di Palazzo Panella, sede della Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea.
La mostra, a cura di Paolo Campiglio, con il patrocinio della Regione Lombardia - Culture Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Brescia - Assessorato alle Attività e Beni Culturali Valorizzazione delle Identità, Culture e Lingue locali e del Comune di Palazzolo sull’Oglio - Assessorato alla Cultura, presenta gli ultimi lavori dell’artista veneziano appartenenti al ciclo Città delle Città. Si tratta di installazioni che riflettono sul senso dello sguardo metropolitano come metafora di una condizione “obliqua” delle relazioni tra uomini e luoghi, tra nozioni visive e immagini.
Il gioco dei rapporti tra piani sfasati, immagini e colori sovrapposti, forme incise su spesse lastre di plexiglas colorato- cifra stilistica dell’artista- rende difficile ogni classificazione degli interventi di Candeloro, a metà tra installazioni fotografiche e tattili, tra opere pittoriche e scultoree: oggetti, forme, immagini che implicano percorsi obbligati attorno all’opera e che conducono un fitto dialogo di integrazione con lo spazio e la luce.
La ricerca di Candeloro, che nel 2010 ha avuto un importante riconoscimento nella mostra personale Città delle Città organizzata nelle sale di Palazzo Fortuny a Venezia, è documentata a Palazzo Panella anche dalla parallela produzione pittorica dell’artista e da quella non meno suggestiva dei Tempi della luce, una suite di vedute fotografiche notturne strettamente correlate ai cicli in plexiglas.
Punto focale dell’intera esposizione è l’installazione permanente che Candeloro realizza per la finestra centrale del primo piano della Fondazione: l’artista è solito intervenire sulle aperture di edifici storici, porte o finestre, come nella recente installazione Intimi luoghi realizzata presso l’architettura di Palladio a Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo. L’intervento di Candeloro altera la percezione dell’architettura storica e connota profondamente il rapporto tra spazio interno ed esterno, invitando a vivere il monumento come luogo della frizione tra i sensi.
Infine il ciclo degli Occhi, grandi cubi in plexiglas, costituisce una suggestiva installazione al secondo piano della Fondazione, dove l’obliquità della disposizione degli elementi ben s’accorda alla natura dello spazio, un tempo sottotetto del palazzo, caratterizzato da una copertura a capanna e da basse finestre.
Per l’intera durata dell’esposizione è previsto un programma di attività didattiche per gli adulti con bambini, ideate e realizzate da Valeria Depalmi, Cinzia Cassinari ed Elisabetta Bernardelli della cooperativa Educarte.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito e realizzato dalla Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea.
INFORMAZIONI STAMPA
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea
030.7403169 – info@fondazioneambrosetti.it
Inaugurazione: sabato 21 maggio 2011, ore 11.00
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea
Via Matteotti, 53 (Palazzo Panella) - Palazzolo sull’Oglio (BS)
Orari da lunedì a venerdì 9-13 / 14.30-18.30
sabati di apertura della mostra:
28 maggio; 18 giugno; 2 luglio; 16 luglio dalle 15,00 alle 18,30
Ingresso libero