Institut francais Milano (ex Centre Culturel Francais)
Milano
corso Magenta, 63
02 48591928 FAX 02 48591952
WEB
Elodie Seguin
dal 26/5/2011 al 28/6/2011
mar-ven 15-19, lun sab dom chiuso
340 3442805

Segnalato da

Marta Colombo



approfondimenti

Elodie Seguin
Luca Cerizza



 
calendario eventi  :: 




26/5/2011

Elodie Seguin

Institut francais Milano (ex Centre Culturel Francais), Milano

Per 'Scene Ouverte' l'artista presenta 2 interventi site-specific in 2 spazi interni al Centre Culturel Francais. In entrambi Seguin dialoga con l''Ultima Cena' di Leonardo da Vinci, che dista solo un centinaio di metri dall'istituto francese.


comunicato stampa

a cura di Luca Cerizza

Giovedì 26 maggio alle ore 19 presso il Centre culturel français di Milano inaugura la prima mostra in Italia di Élodie Seguin (1984), dal titolo debout derrière.

L’esposizione rientra nel più ampio progetto intitolato 'Scène Ouverte', uno spettacolo in tre tempi a cura di 'Luca Cerizza', curatore e critico d'arte, composto da tre interventi inediti di altrettanti artisti francesi: iniziato il 19 maggio con la performance di Jochen Dehn (1968), prosegue ora con Élodie Seguin per poi concludersi, il 9 giugno, con il duo Chloé Maillet & Louise Hervé (1981).

'Scène Ouverte' costituisce il quinto e ultimo appuntamento del ciclo espositivo 'Una certa idea della Francia', ideato e promosso dal direttore Olivier Descotes per indagare lo sguardo dei curatori italiani sul panorama artistico francese delle ultime due generazioni.

Il lavoro di Élodie Seguin dilata i confini della pittura e della scultura e l’identità stessa della loro forma. Lo spazio architettonico in cui si trova a operare è il vero punto di partenza per un’indagine che applica un atteggiamento processuale a un linguaggio formalista.

Per 'Scène Ouverte' Seguin presenta due interventi site-specific in due spazi interni al Centre culturel français. In entrambi l’artista dialoga con l’'Ultima Cena', il capolavoro di Leonardo da Vinci che dista solo un centinaio di metri dall’istituto francese. Per la galleria del Centre Seguin ha progettato un’installazione che considera le possibilità prospettiche, illusorie e “teatrali” di quel contenitore spaziale, utilizzando legno, cartone, moquette e le proprietà/funzioni stesse dell’architettura.

In una sala di lettura della biblioteca, invece, Seguin esegue una pittura su muro che gioca sulla costruzione di un doppio punto di vista legato alla posizione dello spettatore/lettore, creando ancora una volta la possibilità di una doppia prospettiva.

Dialogando con diversi contesti architettonici e culturali, i tre artisti coinvolti in 'Scène Ouverte' presentano situazioni performative di varia natura, utilizzando spazi interni ed esterni del Centre culturel français come palcoscenici momentanei.

Concepiti appositamente per l’occasione, gli interventi proposti dagli artisti mettono in discussione i confini geografici e culturali dell’istituzione e i limiti temporali del formato espositivo, attraverso un’articolata messa in scena. Seppur di carattere diverso, i tre progetti hanno in comune la volontà di interrogare le possibilità e i limiti di ciò che può essere percepito e creduto. 'Scène Ouverte' propone dunque una riflessione sulle possibilità e le responsabilità del nostro ruolo di spettatori, e di conseguenza di cittadini, nel panorama sociale, politico e culturale odierno.

Giovedì 9 giugno sarà la volta di 'Louise Hervé & Chloé Maillet', che presenteranno, presso la Sala Pilastri del Castello Sforzesco di Milano, una conferenza/performance dal titolo 'La preuve par les larmes / La prova delle lacrime'.

La mostra è accompagnata da un catalogo, edito da Kaleidoscope, con testi di Luca Cerizza e Chris Sharp e con apparati fotografici a colori. Al termine dell’intero ciclo espositivo sarà pubblicato un catalogo generale con un video di Anton Giulio Onofri.

Iniziato a gennaio 2010 con la mostra di Raphaël Zarka, curata da Marcello Smarrelli, il ciclo 'Una certa idea della Francia' è proseguito con la personale di Guillaume Leblon, curata da Alessandro Rabottini, con la collettiva 'Scavi', curata da Simone Menegoi e con la personale di Aurélien Froment, curata da Andrea Viliani. Il titolo della rassegna vuole indicare quale sia l’idea che i nostri critici si sono fatti dell’arte contemporanea in Francia. Un’occasione per approfondire il dialogo ininterrotto e la reciproca conoscenza fra i due Paesi. Gli artisti sono stati scelti dai curatori, mentre i curatori sono stati individuati da Olivier Descotes in base alla loro attività nella promozione dell'arte emergente internazionale.

Élodie Seguin, nata nel 1984, diplomata all'Ècole des Beaux-Arts di Parigi, vive a Parigi. Il suo lavoro ha un carattere processuale che vuole interrogare l’identità stessa dei linguaggi con cui si confronta, principalmente scultura e pittura. A partire da un dato contesto spaziale e architettonico, Seguin definisce forme scultoree e installazioni dal linguaggio geometrico e analitico, usando materiali come cartone e carta. Se, da una parte, queste sottolineano qualità e funzioni dello spazio, dall’altra aspirano a mantenere un carattere di provvisorietà e leggerezza, sottolineando la loro indefinita temporalità.

Inaugurazione: 26 maggio 2011 alle ore 19.00

Centre Culturel Francais
C.so Magenta 63, Milano
Orari: da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
lunedì, sabato e domenica chiuso
Ingresso libero

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