Couleur et Fabrication. Una selezione di 'disegni' del 2009, realizzati dall'artista attraverso il suo 'classico' procedimento di stampa a getto d'inchiostro sulle pagine di un catalogo di lampade. Nel suo lavoro la mancanza di personalita' diventa il paradosso intorno al quale costruire la sua coerenza d'autore.
La galleria Giò Marconi è lieta di presentare Couleur et Fabrication, seconda personale dedicata allʼartista americano Wade Guyton. La mostra, presentata negli spazi del seminterrato della galleria, propone una selezione di ʻdisegniʼ del 2009, realizzati dallʼartista attraverso il suo ʻclassicoʼ procedimento di stampa a getto dʼinchiostro sulle pagine di un catalogo di lampade.
Lʼatto del ʻdisegnareʼ, come del resto quello del ʻdipingereʼ, viene filtrato da Guyton tramite lʼintervento della macchina e concorre come sempre in maniera decisiva al risultato finale. Nel suo lavoro infatti la mancanza di personalità diventa il paradosso intorno al quale costruire la sua coerenza dʼautore: riappropriandosi e riciclando immagini tratte dalla pubblicità, dalla grafica e dal design lʼartista attua una vera e propria azione di ridefinizione dellʼiconografia di partenza, secondo una strategia che riconduce il suo lavoro a quello dei ʻmaestriʼ Duchamp e Warhol.
Nel corso degli anni Guyton ha individuato il proprio percorso stilistico attraverso la trasposizione bidimensionale della realtà, praticata attraverso la scansione degli oggetti o dei simboli (le X, le U) e riproposta attraverso le interferenze e gli errori dei processi di stampa. Guyton dialoga direttamente con il libro e con gli oggetti che popolano le sue pagine: lʼimmagine viene separata – fisicamente strappata - dal contesto e successivamente rielaborata mediante lʼinserimento a computer di puri elementi geometrici che si accavallano e si giustappongono al soggetto, creando una figurazione quasi di stampo avanguardistico, memore della lezione del costruttivismo russo e delle sperimentazioni che dal Bauhaus ci portano alla definizione della poetica astratta degli anni Trenta.
Questo tipo di affiliazione risulta già evidente a partire dal titolo deciso dallʼartista per lʼesposizione dei suoi lavori: la componente cromatica e lʼazione della macchina diventano dichiaratamente elementi cardine del gioco compositivo. Per lʼoccasione verrà presentato un catalogo dʼartista contenente la riproduzione delle opere in mostra.
Wade Guyton è nato nel 1972 ad Hammond, Indiana. Vive e lavora a New York. Nel corso degli ultimi anni il suo lavoro è stato presentato in diverse istituzioni negli Stati Uniti e in Europa; mostre personali di Guyton sono state ospitate presso: Museum Dhondt-Dhaenens, Deurle; Portikus, Frankfurt; MAMbo, Bologna, Haubrokshows, Berlin; West London Projects, London; Harvard University, Massachusetts; The Kunstverein, Hamburg and La Salle de Bains, Lyon.
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Inaugurazione: lunedì 30 maggio 2011 dalle 19alle 21
Gio' Marconi
via Tadino, 15 - Milano
Dal 31 maggio al 18 giugno: da martedì a sabato 10:30-12:30, 15:30-19:00
Dal 20 giugno al 23 luglio 2011: da lunedì a venerdì 10:30-12:30, 15:30-19:00
ingresso libero