E' esposto il complesso di opere che costituisce il ciclo plastico 'La caduta delle meteoriti', un nutrito corpus di opere che chiariscono, dopo circa trent'anni di lavoro, una concezione orientata dal Pensiero magmatico (1984). Costituita da elaborati in acciaio e bronzo con patine nere di fronte a importanti esempi di scultura antica in marmo bianco, la mostra offre un esempio di dialogo tra la scultura antica e quella contemporanea.
a cura di Bruno Cora'
Di concerto tra la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Polo Museale per la città di Venezia e il Museo
Archeologico Nazionale di Venezia, mercoledì 1 giugno alle ore 12.00 inaugura la personale dello
scultore Bizhan Bassiri negli ambienti del Museo Archeologico Nazionale nell’attuale sede delle
Procuratie Nuove.
La mostra, a cura di Bruno Corà, in collaborazione con il Museo Archeologico, presenta il
complesso di opere che costituisce il ciclo plastico del Maestro italo-persiano Bizhan Bassiri, La
caduta delle meteoriti, il cui progetto, avviato in Belgio nel 2009, dopo alcune prestigiose sedi
espositive di Firenze e di Roma, approda al Museo Archeologico Nazionale di Venezia.
Con il titolo La caduta delle meteoriti Bizhan Bassiri ha definito un nutrito corpus di opere che
giungono a rendere emblematica, dopo circa trent’anni di lavoro, la propria concezione plastica,
orientata sin dagli esordi avvenuti a Roma, a partire dall’inizio degli anni Ottanta, dal Pensiero
magmatico (1984) e dal Manifesto teorico del Pensiero Magmatico (1986). L’avvio del lavoro
plastico di Bassiri trae origine da un’autentica illuminazione suscitata nell’artista
dall’identificazione tra il processo intuitivo per l’elaborazione trasformativa della materia e la
costante incipienza dell’attività vulcanica presente nel pianeta. Sul Vesuvio nel 1979 riceve una
forte impressione alla vista del cratere. Da quell’istante, nella mente dell’artista, il binomio
eruzione-intuizione si fondeva in un unico concetto che è diventato il principio generativo di
tutto il suo lavoro.
Il ciclo di opere de La Caduta delle meteoriti presentato a Venezia viene preceduto, nel corso
degli anni, da importanti episodi plastici che lo vedono protagonista di un’originale concezione
secondo cui l’arte, come il sole, è vulcanicamente inarrestabile e «l’esistenza dell’opera d’arte nel
mondo è meteorite proveniente dal cosmo, non appartiene alla terra ma le appare» (Bassiri).
Da tali concezioni discendono alcuni principi regolatori della sua azione plastica, che sono alla
base di significativi nuclei di opere. Tra essi si ricordano: Il pesce, 1978; Paesaggi del pensiero
magmatico, 1978; La foresta, 1980; 60 leggii, 1983; Pensiero magmatico, scrittura animale, 1985;
Il guardiano, 1986; Il sole, 1987; La porta dell’inferno, 1988; La spada, 1988; L’asta, 1988; ;
Eclisse, 1988; I dadi della sorte, 1990; La battaglia dei Centauri, 1993; Erme, 1996; La Bestia,
1997; Il bisonte, 1998 (video); Il sarcofago, 2003 (video); Evaporazioni, 1998; Paesaggi della
mente, 1998; Specchi solari, 2003; Volti, 2003; Serpe mercuriale, 2007; Riserva aurea, 2007.
Accanto a questi, tra gli anni Novanta e l’attualità sono numerose le incursioni di Bassiri nella
scena musicale e teatrale invitando compositori come Hans Werner Henze, Giorgio Battistelli,
Marcello Panni, Stefano Taglietti, Alessandro Cipriani e Carlo Crivelli.
Il ciclo di opere che verranno esposte a Venezia, La caduta delle meteoriti, ha origine da alcune
creazioni effettuate a cielo aperto intorno al proprio studio in Toscana, nelle ‘terre senesi’, ove a
brulle colline lunari si alternano verdi valli rigogliose. L’imponente gruppo di opere in bronzo
che ha costituito la base di mostre effettuate nella cattedrale di San Bavo e presso lo Stedelijk
Museum voor Actuele Kunst di Gent (Belgio), nella Galleria dell’Accademia di Firenze, presso la
Fondazione Palazzo Strozzi e presso l’Osservatorio astrofisico di Arcetri di Firenze, nell’Acquario
di Roma e in Piazza San Lorenzo in Lucina sempre a Roma e in altri luoghi, trova ora sede tra i
marmi greci e romani, tra i rilievi e le iscrizioni, tra i busti e i ritratti antichi, nonché tra le
antichità egizie e del vicino Oriente del Museo Nazionale Archeologico di Venezia.
Con uno specifico progetto critico che radicalizza la presenza dell’opera di Bassiri, quasi
esclusivamente costituita da elaborati in acciaio e bronzo con patine nere, di fronte a importanti
esempi di scultura antica in marmo bianco, la mostra offre un esempio di relazione dialettica tra
la scultura antica e quella contemporanea, capace di suscitare stimolanti opportunità di
riflessione sull’arte plastica e i suoi sviluppi nel tempo.
Bizhan Bassiri è nato nel 1954, di origini persiane, giunge a Roma nel 1975. Comincia a esporre
nel 1981 partecipando a mostre personali e collettive. Dal 1995 realizza interventi permanenti.
La ricerca artistica di Bizhan Bassiri inizia con l’utilizzo di materiali diversi: superfici di
cartapesta e di acciaio e bronzo, elementi lavici, elaborazioni fotografiche. E’ autore del pensiero
magmatico (1984), manifesto del Pensiero Magmatico (1986) nonché e di conseguenza autore
della Caduta delle Meteoriti.
Tra le mostre personali si segnalano: Thiers (Francia) - Centre d’Art Contemporain (1996);
Borholms (Danimarca) - Kunstmuseum (1998), Sarajevo (Bosnia Erzegovina) - Collegium
Artisticum (2002), Istanbul (Turchia) - Centro Arte Contemporanea BM (2004), Napoli – Museo
Archeologico (2005); La Spezia – CAMeC Museo Arte Contemporanea (2006); Roma – Gallerja
(2008); Caduta delle Meteoriti a Gent (Belgio) - S.M.A.K Museum e San Bavo Cathedral, Firenze -
Osservatorio Astrofisico di Acetri, Galleria dell’Accademia e Fondazione Palazzo Strozzi, Roma -
Teatro Argentina – Gallerja (2009); Caduta delle Meteoriti a Cosenza - Galleria VertigoArte,
Museo Civico dei Brettii e degli Enotri, Roma - Incontri Internazionali d’Arte, Oredaria Arti
Contemporanee, Pio Monti Arte Contemporanea, Acquario Romano, Fondazione Volume!,
Zerynthia, La Nube di Oort, Galleria del Cortile e Archivio Sante Monachesi, Galleria Giacomo
Guidi, Teheran (Iran) - la Notte del Pensiero Magmatico - Azad Art Gallery (2010); Caduta delle
Meteoriti Impatto a Roma – La Nuova Pesa (2011).
Le sue installazioni permanenti si trovano, tra l’altro, al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi
Pecci di Prato (1998), l’Ars Aevi Museum di Sarajevo (2002), piazza Matteotti a San Casciano dei
Bagni (2002), Osservatorio di Capodimonte a Napoli (2007) e alla Galleria dell'Accademia a
Firenze (2009).
Bassiri vive tra Roma e San Casciano dei Bagni - Siena.
La Mostra è realizzata in collaborazione con la Galleria Michela Rizzo di Venezia. È in uscita il
Catalogo della Caduta delle Meteoriti edito da Skirà.
Sponsor della Mostra sono Deutsche Bank, Aperol, Fiamm e Rizzani De Eccher.
Ufficio Stampa
Vassili Casula Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, 06/67232394
– 328/3650554 vassili.casula@beniculturali.it
Lucia Crespi per Catalogo Skira – 02/89415532 338/8090545 lucia@luciacrespi.it
Galleria Michela Rizzo, info@galleriamichelarizzo.net - 041/2413006
Per tutte le altre informazioni si prega di contattare Ufficio Stampa Studio Bassiri
+348 400 8363 o ufficiostampa@studiobassiri.com.
Preview della mostra martedì 31 maggio 2011 ore 18
Museo Archeologico Nazionale di Venezia
piazza San Marco, 17
Orari di apertura: 8.15 - 19.15
Biglietti Museo Aecheologico
Intero: € 4.00
Ridotto: € 2.00 (cittadini U.E. di età compresa tra i 18 e i 25 anni, docenti con incarico a tempo indeterminato nelle scuole statali)