Ufficio Stampa Fondazione Musei Civici di Venezia
La mostra di Calzolari presenta nell'androne longheniano e il secondo piano di Ca' Pesaro 25 opere dell'artista, realizzate tra il 1968 e oggi. Di fronte alla facciata del Museo e' inoltre collocata la scultura Struttura ghiacciante del 1990. Presso la sala 10 e' installata la video installazione Psyche di Anita Sieff. L'elemento pervasivo nei video sperimentali di Sieff e' l'Amore, entita' che l'artista definisce come l'invisibile motore di ogni cosa.
PIER PAOLO CALZOLARI
4 giugno - 30 ottobre 2011
La mostra - ideata da Pier Paolo Calzolari, con Silvio Fuso e Daniela Ferretti e co-organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla Fondazione Calzolari - presenta nell’androne longheniano e il secondo piano di Ca’ Pesaro 25 opere dell’artista, realizzate tra il 1968 e oggi. Di fronte alla facciata del Museo, tra le acque del Canal Grande, sarà inoltre collocata la scultura Struttura ghiacciante del 1990. La mostra offre una rara opportunità di osservare la pluralità dell’opera di Calzolari e la sua capacità di coniugare i linguaggi formali più diversi. Catalogo Gli Ori, con testi critici di Massimiliano Gioni e Denys Zacharopoulos e la documentazione fotografica completa delle opere esposte.
Dai primi lavori attorno al 1965 fino ad oggi Calzolari ha seguito un processo di ricerca complesso sotto il segno del pluralismo, evitando ogni forma di ripetizione che non fosse legata alle esigenze del reale. Per la continua capacità di rigenerarsi negli oltre quarant’anni della sua carriera è oggi considerato uno degli artisti più inventivi e vivaci della sua generazione.
Nato nel 1943, Calzolari realizza nel 1966-67 l’opera-performance Il filtro e benvenuto all’angelo nel suo studio di Palazzo Bentivoglio a Bologna ed è fra gli artisti che espongono al “Deposito d’Arte Presente” di Torino in una delle iniziative inaugurali dell’Arte Povera.
Nel 1969 partecipa alla rassegna di Berna When Attitudes become Form.
Nascono in questi anni le sue prime sculture ghiaccianti e il lavoro intitolato la Casa ideale che riunisce opere di tipologie diverse che l’artista realizza fattivamente a partire da un suo testo scritto con valore programmatico. La prossimità con gli altri artisti dell’Arte Povera si manifesta nell’esigenza affermata da Calzolari di un’orizzontalità d’ispirazione francescana che porta a una rielaborazione dei rapporti fra arte, esistente, e natura.
L’utilizzazione di materiali poveri – come foglie di tabacco, margarina, petali dell’albero di Giuda, muschio, piombo, ghiaccio, neon dalla luce evanescente – testimoniano il desiderio di duttilità non convenzionale dell’artista la cui purezza espressiva e formale è sempre legata al passaggio del tempo e al processo di trasformazione della materia.
A volte conservatrice ma spesso irriverente, intimamente attenta alla disciplina dell’arte ma capace d’ironia, l’opera di Calzolari si è nutrita dal temperamento nomade dell’artista i cui continui spostamenti tra grandi città, o località più remote, hanno generato una visione dell’arte come luogo di trasformazione o di mutamento dalla pittura alla scultura, dalle performance alla danza, dalle istallazioni ai video.
Da ormai venticinque anni l’artista si è appartato nel Montefeltro dove prosegue la sua ricerca.
La mostra di Ca’ Pesaro permette di percorrere con rapidi sguardi l’avventura di un artista scontroso ma attentissimo al palpitare della storia, passando dai lievissimi tracciati luminosi ai più recenti e stupefacenti sali neri combusti.
Informazioni per la stampa:
Fondazione Musei Civici di Venezia, Riccardo Bon, tel. +39 0412715921; press@fmcvenezia.it;
www.museiciviciveneziani.it
Alessandra Santerini, 335.6853767, alessandrasanterini@gmail.com
Chiara Costa, 349.1981349, chiara.a.costa@gmail.com
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ANITA SIEFF
Psyche
Ca' Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna- Sala 10
4 giugno – 21 agosto 2011
In concomitanza con la 54 Biennale di Venezia il Museo di Ca' Pesaro ospita
presso la sala 10 una video installazione di Anita Sieff.
L'elemento pervasivo nei video sperimentali di Anita Sieff è Amore, entità che l'artista
definisce come l'invisibile motore di ogni cosa in quanto principio di integrazione.
L'indagine che l’artista ci sottopone in questa installazione audio-video si misura con
il mito di Eros e Psiche per esplorare la natura del sensibile che può solo essere
scoperta sviluppando una diversa attenzione. L’intento di Sieff è, da una parte,
mettere in gioco l'apparente egemonia dell'esperienza del vedere ponendo in risalto
la percezione attraverso il sentire, l'invisibile come parametro, dall’altra, investigare
la dimensione della sincronicità in quanto sostiene che sia nello stato psichico
interiore, che in quello fisico, esteriore, si esprima la stessa realtà. “La realtà è
cibernetica e ottuplice, comprende corpo e mente, spaziotempo e cyberspazio” è
quanto afferma la docente nel video. E' un’indagine nella natura della dimensione
percettiva e si situa in quello spazio indefinito che sfugge alla razionalità della mente.
Nel far risaltare la differenza tra visibile e sensibile-invisibile l'artista sottolinea la
difficoltà che l'essere umano ha di prestare attenzione a ciò che rimanda all'essenza
delle cose e la sua incapacità di fidarsi di ciò che si dischiude come un più vero e
ampio significato. L'installazione video e audio si ispira al viaggio di Psyche nell'Ade
e lo svela come viaggio nell'inconscio, una dimensione dove il sé, Psiche, scopre il
proprio valore "essenziale" e quindi la sua implicita volontà di essere proiettata nel
mondo. Eros ne è il principio di germinazione. Trovare se stessi e il coraggio di
scegliere, anche se questo significa fare un viaggio negli inferi, o nell’inconscio,
diventa quindi il modo per riannodare con la propria origine e per emanciparci. La
ricerca artistica di Anita Sieff pone sempre in primo piano l’urgenza dell’incontro con
il proprio destino personale, in quanto implicita destinazione. Psiche viene
accompagnata dalla propria famiglia in lutto su un’altura da cui lei, vestita da sposa,
si allontanerà con coraggio, incedendo con un bellissimo abito nuziale verso l’ignoto,
fino a sparire alla loro vista. Sarà questa esperienza assolutamente anomala e
personale a consentirle di incontrare Eros e di riunirsi con la propria natura divina nel
matrimonio sacro.
Il video apre con la dichiarazione: ”Non vedere non significa necessariamente non
sapere” e rimanda all’infinita complessità della psicologia umana di azzerare il
dispositivo di verifica razionale mentale per farsi attraversare dall’esperienza del
conoscere.
Le riprese di questo viaggio negli inferi fatte a Ca’ Pesaro hanno come sfondo il ciclo
Il Poema della Vita Umana (La Luce, Le Tenebre, L’Amore, La Morte e Cariatidi)
realizzato da Giulio Aristide Sartorio per il Salone Centrale all’Esposizione di Venezia
del 1907.
La parte relativa agli effetti speciali dell'installazione è a cura dello sponsor tecnico
EDI Effetti Digitali Italiani Milano.
Catalogo: Il Canneto Editore, con testi di Giulio Alessandri, Pierluigi Basso, Giuliana
Conforto, Marco Ferraris, Silvio Fuso.
Informazioni per la stampa:
Fondazione Musei Civici di Venezia,, Ufficio Stampa:
Riccardo Bon, tel.+390412715921; press@fmcvenezia.it; www.visitmuve.it;
AE Comunicazione d’Impresa, +39-02-760921
Spazia Fiori - spazia.fiori@aemedia.com Adele Bandera - adele.bandera@aemedia.com
PRENOTAZIONI
www.museiciviciveneziani.it
call center 848082000 (dall’Italia)
+3904142730892 (dall’estero)
Anteprima per la stampa: 1 – 2 – 3 giugno 2011, ore 10 - 17
Apertura al pubblico: 4 giugno - 30 ottobre 2011
Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Santa Croce, 2076, Venezia
Orario: 10/18 (biglietteria 10/17); chiuso lunedì
BIGLIETTI
Il biglietto comprende la visita all’intero palazzo
Intero 8 euro, Ridotto 5,50 euro
ragazzi da 6 a 14 anni; under 25, over 65; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci FAI
Gratuito: residenti e nati nel Comune di Venezia; bambini 0/5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; capigruppo (gruppi di almeno 15 persone previa prenotazione); membri I.C.O.M
*è richiesto un documento