Un laboratorio interattivo sulla diversita' biologica e culturale in cui un gruppo di ricercatori e scienziati collaborano all'opera/installazione intitolata 'Nato a Venezia', parte del progetto di ibridazione di razze di galline provenienti da diversi Stati, iniziato alla fine degli anni '90, The Cosmopolitan Chicken Project. Incentrato sul tema della diversita' il progetto pone le fondamenta sui concetti di mescolanza, cosmopolitismo e commistione.
a cura di Peter Noever
Evento Collaterale
della 54.Esposizione Internazionale d’Arte
La Biennale di Venezia
Evento collaterale della 54a Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia,
la personale di Koen Vanmechelen, Nato a Venezia, prodotta da Venice Projects, curata
da Peter Noever, si appresta ad aggiungere un nuovo tassello nella pluridecennale ricerca
artistico-scientifica dell’artista. Dal 4 giugno al 27 novembre 2011 Palazzo Loredan, storica
sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, diventerà un laboratorio interattivo su
la diversità biologica e culturale in cui un gruppo di ricercatori e scienziati collaboreranno
all’opera/installazione intitolata Nato a Venezia, parte integrante del progetto in progress
di ibridazione di razze di galline provenienti da diversi Stati, iniziato alla fine degli anni
Novanta, The Cosmopolitan Chicken Project (CCP).
Incentrato sul tema della diversità - sia culturale che biologica – The Cosmopolitan Chicken
Project, così come l’intera Opera di Vanmechelen, pone le fondamenta sui concetti di
mescolanza, cosmopolitismo e commistione quali basi indispensabili del Progresso.
Gli inconsueti strumenti di analisi del pensiero e della ricerca dell’artista sono l’uovo e
la gallina, due elementi simbolo della vita umana, curiosa ossessione che Vanmechelen
trasla dal teorico al pratico con una serie di esperimenti, incroci tra specie di provenienze
diverse, studi genetici e allevamenti di nuove razze.
In un continuo rimando tra arte e scienza, Vanmechelen mette in scena un tableau vivant
che eleva a protagonisti della sua personale poetica artistica ricercatori, analisti ed
esperimenti che nel mondo della scienza e di essa si nutrono.
Divisa in due parti, la mostra Nato a Venezia consiste in un’unica grande installazione
che include tutto l’apparato scientifico nonché il processo di vita, nascita e riproduzione.
In una sala adiacente la libreria storica di Palazzo Loredan un incubatore, nell’arco di
sei mesi, darà alla luce una nuova specie, Mechelse Fayoumi, incrocio di Mechelese Silky,
14° generazione nata dal Cosmpolitan Chicken Project e Fayoumi, una razza egiziana.
La seconda parte del progetto invece riguarderà la sede distaccata dell’Università
Aperta della Diversità che ha base nello studio dell’artista a Hasselt (Belgio). Uno
spazio intellettuale, fondato da Vanmechelen, in cui vengono costantemente portate
avanti ricerche che affrontano il tema della diversità biologica e culturale, in un network
composto da Università internazionali, Istituzioni e professionisti. In particolare, a Venezia,
tre ricerche saranno condotte in parallelo, fruibili dal pubblico in tempo reale.
La scienziata Ines Dewulf, nella stessa sala dell’incubatore, svilupperà per sei mesi
uno studio antropologico, che avrà il CCP come punto inziale e cercherà di analizzare
i possibili risvolti sociali che questo progetto di ibridazione è stato in grado di generare.
Altre due ricerche saranno condotte a Palazzo Loredan. Il Professore in medicina
all’Università di Hesselt, Piet Stinissen, supervisionerà lo studio sulla simmetria del volto
come conseguenza di diversità genetica dei genitori, mentre il biologo Tom Aerts metterà
a confronto un gruppo di popolazione veneziana con uno del National Park Hoge Kempen
in Belgio individuandone le diversità salienti.
Concepita come un laboratorio in continuo divenire, the CCP e in questo caso l’installazione
Nato a Venezia, pone la genesi di una nuova specie sul palcoscenico dell’arte
contemporanea invitando il pubblico ad un’interazione continua con il mondo della ricerca
e dei suoi protagonisti attraverso una serie di computer collocati nella biblioteca di
Palazzo Loredan.
A rafforzare l’impatto visivo ed evocativo sul pubblico due schermi, situati in due sale
attigue, trasmetteranno in streaming da un lato i neonati pulcini e dall’altro i due esemplari
dai quali la nuova specie ha preso vita.
Lo sguardo di Vanmechelen rimane quello di un artista che considera la scienza un mezzo
per esprimere il suo pensiero da comunicare attraverso il linguaggio artistico.
Le sue installazioni sono una stratificazione di materiali e tecniche diversi, una modalità
che insiste ancora una volta sui temi legati alla diversità, alla mescolanza e all’ibridazione.
Né è un esempio Il vetro soffiato di Murano realizzato da Berengo Studio utilizzato in
alcune sue sculture unitamente
a vetri provenienti da vetrerie di altri Paesi.
Inoltre, ennesimo testimone del sodalizio fra Koen Vanmechelen e Adriano Berengo sarà
la grande scultura in vetro e ferro esposta nel contesto delle installazioni site-specific
in interno ed esterno (curate da Peter Noever) nella mostra Glasstress 2011, secondo
grande progetto interamente dedicato all’arte contemporanea e al vetro prodotta da Venice
Projects, evento collaterale della 54° Biennale di Venezia, con sede a Palazzo Cavalli
Franchetti, adiacente a Palazzo Loredan.
Proprio con questo unicum composto da fotografia, installazione, video, scultura,
performance e ricerca scientifica Vanmechelen è riuscito, nell’arco della sua carriera,
ad avvicinare arte e scienza, attribuendo un nuovo ruolo al suo essere artista.
-----------------english
A collateral event of the 54th International Art Exhibition - La Biennale di Venezia will
be Koen Vanmechelen’s personal exhibition entitled Nato a Venezia, produced by Venice
Projects, curated by Peter Noever, which is preparing to add a new element to the
decades-long artistic and scientific experimentation by this artist. From 4 June to 27
November 2011 Palazzo Loredan, the historic seat of the Istituto Veneto di Scienze, Lettere
ed Arti, will become an interactive workshop on biological and cultural diversity in which
a group of researchers and scientists will work together in the work/installation Nato a
Venezia, an integral part of The Cosmopolitan Chicken Project (CCP), a cross breeding
project-in-progress with chickens of different countries that began in the late 1990s.
Focused on the theme of diversity, both cultural and biological, the Cosmopolitan Chicken
Project, as well as of Vanmechelen’s entire body of work, has laid its foundations on the
concepts of mixing, mingling, and cosmopolitanism as indispensable elements of progress.
The unusual analytical tools of thought and experimentation used by this artist are
the chicken and the egg. The two elements symbolize human life, a curious obsession
that Vanmechelen has translated from the theoretical to the practical through a series
of experiments to produce new breeds of chickens by crossing species with different
provenances and genetic studies.
In a continuous interplay between art and science, Vanmechelen stages a tableau vivant
that promotes scientific researchers, analysts, and experiments as the protagonists of his
personal artistic poetics. Divided into two parts, the exhibition Nato a Venezia consists of
a single large installation that includes all the scientific apparatus and the process of life,
birth, and reproduction.
In a room adjoining Palazzo Loredan’s celebrated library, an incubator, in six months, will
give birth to a new species, the Mechelse Fayoumi, a cross between the Mechelese Silky,
the 14th generation resulting from the Cosmopolitan Chicken Project, and the Fayoumi, an
Egyptian breed.
The second part of the project instead will involve the branch of the Open University of
Diversity that is based at the artist’s studio in Hasselt (Belgium). Founded by Vanmechelen,
it is an intellectual space in which research that addresses the issue of biological and
cultural diversity is constantly being carried forward by a network of international
universities, institutions, and professionals. In Venice, three scientific investigations will
be conducted in parallel and be accessible by the public in real time.
For six months, the scientist Ines Dewulf will carry out in the incubator room an
anthropological study with the CCP as starting point, aimed at investigating the possible
social conclusions that can be drawn out of this cross-breeding project.
Two other investigations will be conducted at Palazzo Loredan. Piet Stinissen, a professor
of medicine at the University of Hasselt, will oversee a study on facial symmetry and
attractiveness, while the biologist Tom Artois will compare the flatworm population from
Venice with that from the Hoge Kempen National Park in Belgium to identify salient
differences.
Designed as a workshop-in-progress, the CCP and, in this case, the Nato a Venezia
installation will put the genesis of a new species on the stage of contemporary art.
The public will be invited to continuously participate in the world of research and its players
through a series of computers located in the library of the Palazzo Loredan. To enhance
the striking visual impact on the public, two screens, located in two adjoining rooms, will
broadcast streams of the newborn chicks from one room and the two specimens of the
newly created species from the other.
Vanmechelen’s eye remains that of an artist who sees science as a means of expressing
his thoughts through the language of art. His installations are a stratification of different
materials and techniques, an approach that once again emphasizes the issues related to
diversity, mixing and hybridization. It is also seen in some of his sculptures that mix the
glass blown on Murano at Berengo Studio with that from glassworks of other countries.
In addition, the camaraderie between Koen Vanmechelen and Adriano Berengo will be
evidence once again with the large iron-and-glass sculpture on display in the site-specific
indoor and outdoor installations (curated by Peter Noever) in the Glasstress 2011 exhibition,
the second major event dedicated entirely to contemporary art and glass. A collateral event
of the 54th Venice Biennial, it is produced by Venice Projects and located at Palazzo Cavalli
Franchetti, next to Palazzo Loredan.
With this unique work that combines photography, installation, video, sculpture,
performance, and scientific research, Vanmechelen continues to succeed, as he has during
his career, at bringing together art and science and assigning a new role to his being
an artist.
Informazioni +39 041 7394543 / +39 041 5276364
Ufficio stampa Atemporary Studio, Studio Giornalistico Associato di Samantha Punis e Giovanna Felluga
via Tor San Piero 14, 34135 Trieste, Italy / mob +39 339 5323693, mob +39 328 417441 /
mail info@atemporarystudio.com / sito www.atemporarystudio.com
Conferenza stampa 3 Giugno 2011, ore 11:00
Opening 3 Giugno 2011, 17-20
Palazzo Loredan
Sede Palazzo Loredan (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti)
Campo S. Stefano, 2945, 30124 Venezia
Adiacente a Palazzo Cavalli-Franchetti sede di Glasstress 2011 di Venice Projects
orario: 10-18, chiuso il lunedi'