Le immagini in mostra sono un viaggio attraverso la Bolivia, in questo momento di cambiamento della coscienza popolare, senza sapere quale sara' il suo futuro, ma con la profonda convinzione che non si potra' piu' tornare indietro. All'interno del Festival del viaggio 2011.
Il continente latino americano è un laboratorio in movimento, la sua storia è un
viaggio fatto di guerre interne, liberatori, rivoluzioni, popoli, dittatori, golpe e
guerriglieri.
Le risorse naturali e umane sono state il carburante per lo sviluppo industriale
dell'Europa coloniale e degli Stati Uniti. E’ uno dei continenti più vivaci, dove i conflitti
e i contrasti dei tempi della globalizzazione sono sempre molto sviluppati.
In questo contesto si inserisce la vittoria elettorale in Bolivia di Juan Evo Morales
Ayma nel dicembre 2005: per la prima volta nella storia delle americhe un indio
diventa presidente della repubblica, e per la prima volta in Bolivia un presidente viene
eletto con piu del 50% delle preferenze.
Morales cresce politicamente come leader del movimento "cocalero" rivendicando i
diritti dei coltivatori di coca boliviani, dopo aver fondato il partito del MAS -Movimiento
al socialismo- è coinvolto insieme ai movimenti sociali boliviani in tutte le rivolte
popolari del paese.
Il principale obiettivo del mas è quello di dare pi§ potere e integrazione agli indios del
paese, maggioranza assoluta della popolazione e da sempre marginalizzata dalla vita
politica.
Dopo che un referendum popolare ha ratificato la nuova costituzione, nel dicembre
2009 Morales viene rieletto per il suo secondo mandato con il 64% dei voti.
La Bolivia è nel cuore del Sud America, un caos composto da infiniti altipiani, deserti
di sale, foreste pluviali, steppe e dolci colline; 36 etnie indigene si mescolano alla
popolazione di questo paese ricco di tradizioni ancestrali e di tensioni contemporanee.
Queste immagini sono un viaggio attraverso il paese, in questo momento di
cambiamento della coscienza popolare, senza sapere quale sarà il suo futuro, ma con
la profonda convinzione che non si potrà più tornare indietro.
Il lavoro è stato premiato nella sezione borsa di studio del Premio Canon Giovani
Fotografi 2009, le immagini sono state pubblicate su varie riviste – Internazionale,
Geo Germania e L’ Espresso. Durante il festival Visa pour l’image di Perpignan 2010 il
lavoro è stato proiettato ed esposto in mostra.
Pietro Paolini nasce a Firenze nel 1981.
Nel 2005 termina il corso triennale alla Fondazione Studio Marangoni.
Dal 2004 inizia il suo interesse per la realtà sudamericana, concentrandosi sui paesi
del nuovo socialismo – Venezuela e Bolivia.
In Italia, allo stesso tempo porta avanti un'esplorazione del underground italiano tra
occupazioni, feste illegali e street art. I suoi lavori sono stati esposti in Italia e
all’estero e pubblicati su molte riviste italiane ed internazionali. Dal settembre 2007 è
membro del collettivo Terra Project. Ha vinto la sezione borsa di studio del “Premio
Canon Giovani Fotografi 2009”.
Inaugurazione: mercoledì 8 giugno ore 19
fsmgallery
Via San Zanobi 19 r, Firenze
Orari: lunedì al sabato, 15-19
Ingresso libero