Un tronco d’albero, un corpo che si contorce su se stesso. Il topos classico di un corpo che vive la sua metamorfosi e la contempla dall’esterno come se fosse uno spettatore. L’uomo non e' piu' protagonista, guarda alla sua pelle come ad un estraneo.
Un tronco d’albero, un corpo che si contorce su se stesso.
Il topos classico di un corpo che vive la sua metamorfosi e la contempla dall’esterno come se fosse uno spettatore. L’uomo non è più protagonista, guarda alla sua pelle come ad un estraneo.
La scruta, la studia e continua a non riconoscerla. Eppure è carne, fibra che ad ogni movimento scopri viva e palpitante.Continua l’indagine minuziosa ed attenta.
La maniacalità della ricerca è il mezzo che promuove un nuovo stupore…lo stupore che deriva dal sapere. La forza e la suggestione della materia corporea si presenta come una libera associazione di linee e tratti.
Dall’osservazione dell’informità alla nascita della forma compiuta e perfetta. E’ il mutamento di una materia che vive intrappolata in una forma.
E’ materia-matrice che si compone e decompone continuamente proprio perché nessuna forma è adatta a contenerla in essa.
Il movimento dell’embrione nel liquido amniotico. Scenario di uno scorcio intimo. La figura umana colta in un attimo tutto privato…quello della propria formazione.
Laura Delfino
Obraz
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