Redazione Musei Comune di Genova
Valerio Rocco Orlando
Simonetta Fadda
Paola Amabile
Alberto Fabbian
Riccardo Beretta
Manuela Biffi
Fulvia Monguzzi
Barbara Barbantini
Massimo Palazzi
Sei artisti e designer hanno creato opere d'arte contemporanea per 5 musei civici genovesi. Sono video, installazioni, tableau, pensati per un pubblico giovanissimo che hanno come filo conduttore il tema dell'acqua. La manifestazione e' organizzata dall'Associazione culturale Apres la nuit e dai Servizi educativi e didattici dei musei. Gli autori: Valerio Rocco Orlando, Simonetta Fadda, Paola Amabile e Alberto Fabbian, Riccardo Beretta, Manuela Biffi e Fulvia Monguzzi.
a cura di Barbara Barbantini e Massimo Palazzi
Nella suggestiva cornice di cinque Musei civici genovesi (il Castello d’Albertis Museo delle culture del mondo, il Museo di Sant’Agostino, il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, la Galleria d’Arte Moderna e le Raccolte Frugone) da domenica 12 giugno e fino al 3 luglio 2011 sarà ospitata TUTTOCCHI, mostra d’arte contemporanea curata da Barbara Barbantini e Massimo Palazzi realizzata in collaborazione con i Servizi Educativi e Didattici del Settore Musei.
L’inaugurazione si terrà domenica 12 giugno alle ore 10.30 al Castello d’Albertis Museo delle culture del mondo, in modo da permettere ai visitatori di per proseguire la visita delle altre sedi nel corso della giornata.
La mostra presenta le opere di cinque artisti e designer selezionati nell’ambito di un concorso nazionale e invitati a creare un’opera appositamente pensata per un pubblico giovanissimo, ma anche per adulti non avvezzi alle forme d’arte più recenti.
Il tema scelto in occasione di questa prima edizione di TUTTOCCHI è l’acqua.
Elemento che genera la vita, sostanza in continuo mutamento, questa preziosa risorsa è stata interpretata dai partecipanti nelle sue accezioni più diverse.
Tra le numerose proposte pervenute, le cinque opere selezionate sono quelle che hanno saputo coniugare al meglio le qualità materiali dell’elemento e le fantasie profonde che l’acqua evoca in chi è capace di abbandonarsi al suo incanto, utilizzando un linguaggio che da un punto di vista formale o contenutistico è risultato conforme alle premesse del progetto.
TUTTOCCHI è una mostra che nasce dalla convinzione che l’opera d’arte contemporanea, in quanto catalizzatore di esperienza e interpretazione attiva della realtà, può offrire un’inedita occasione di dialogo tra generazioni diverse, coinvolgendo artisti e famiglie di fruitori in un’esperienza inedita, non necessariamente ricreativa nè didattica.
Al Castello D’Albertis
Valerio Rocco Orlando (Milano, 1978)
Bisiàc, 2007 videoproiezione, 3’ 10”,
prodotto dalla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Montefalcone (GO)
Un bambino e una bambina giocano tra i sassi e l’acqua del fiume Isonzo. Indossano costumi tradizionali e intonano filastrocche in veneto antico. Talvolta si fermano a guardarci da quel luogo senza tempo che è l’infanzia. Un aereo passa in cielo. Talvolta i bambini sembrano grandi.
La stratificazione della memoria e la condivisione di relazioni e sentimenti rivelati da queste semplici immagini sono al centro della ricerca condotta dall’artista su uomini e donne di tutte le età, come nel caso di un suo recente lavoro con gli adolescenti di alcuni licei di Roma (Quale Educazione per Marte, 2011).
Il titolo di quest’opera, che in dialetto significa Fuggiasco, sottolinea il carattere fluido della nostra identità, determinata, proprio come l’acqua corrente e il tempo della vita, dal suo continuo movimento.
Al Museo di Sant’Agostino
Simonetta Fadda (Savona, 1962)
Il corpo dell’immagine, 2011 videoinstallazione
Una nuvola rosa si scompone e ricompone in un intreccio di corpi indistinti che si attraversano e si sovrappongono senza toccarsi. Al movimento delle immagini, si aggiunge quello della superficie dell’acqua contenuta nella bacinella dove il filmato viene proiettato.
Combinando la consistenza immateriale del video con la fisicità dell’acqua che gli spettatori sono invitati a toccare, Simonetta Fadda propone una riflessione sulla consistenza materica dell’immagine e, attraverso l’interattività, evidenzia la sua natura effimera e metamorfica. Il rapporto tra realtà e rappresentazione, verità e illusione, assume nell’intento dell’artista valore particolare riguardo al potere persuasivo delle immagini e alla nostra capacità di riconoscerlo, come da lei stessa argomentato nel saggio Definizione zero. Origini della videoarte fra politica e comunicazione (Ancona, 1999 ).
Al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Paola Amabile / Alberto Fabbian (Treviso 1985 / Bassano del Grappa (VI), 1981)
Chiamatemi Ismaele!, 2011, legno, palline di plastica, figure intagliate, acqua
Il mare è un immenso serbatoio di storie e avventure, evocate nel titolo dell’opera dalla frase con cui comincia il più famoso romanzo di Herman Melville. Se nei racconti di viaggio sono le parole a fluire come l’acqua, nell’opera di Paola Amabile e Alberto Fabbian sono le biglie a rotolare sopra una superficie liscia e scorrevole, creando un gioco che invita i bambini a diventare narratori divertendosi. Ogni biglia racchiude un microcosmo al centro del quale un piccolo protagonista scolpito in legno galleggia. Con il movimento, l’acqua contenuta nelle biglie diventa elemento vivo, suggerendo le difficoltà e i pericoli che ogni viaggiatore avventuroso deve affrontare per riuscire sempre a riemergere. Storie di navi, barche, balene e piovre. Tutte da inventare.
Alla Galleria d’Arte Moderna
Riccardo Beretta (Mariano Comense (CO), 1982)
Vertigo, 2011, laboratorio condotto da Massimiliana Mauri e Matteo Gilberti, fotografie di Massimo Palazzi
L’interpretazione attiva di un’opera d’arte del passato, Il terrazzo sul mare dipinto da Pietro Dodero nel 1923, è stata scelta dall’artista come medium per un intervento basato sulla collaborazione e il coinvolgimento diretto dei bambini. Il soggetto marino e l’attività didattica stessa sono però solo un pretesto per attivare le energie dei collaboratori: l’acqua è evocata dal flusso di immagini, tempi, luoghi, oggetti e figure che si sovrappongono e stratificano in coincidenze casuali dell’interazione tra dipinto e spettatori, allestimento e documentazione fotografica. La tensione metamorfica tra i due termini della simulazione, che ricorre anche in altre opere dell’artista formalmente molto diverse da questa (Portoro, 2010; Il mare, 2010), scatena un vertiginoso vortice di rimandi, un po’ come nella scena del museo del celebre film di Alfred Hitchcock che intitola l’opera.
Alle Raccolte Frugone
Manuela Biffi / Fulvia Monguzzi (Bergamo, 1967 / Desio (MI), 1985)
Barca-a-volo, 2011, Installazione in cartone, musica di Ruggero Bosso, voce narrante di Mario Massari
Poesia Maremè di Bruno Tognolini (Edizioni Fatatrac)
Acqua e cielo si mescolano nell’esperienza della crescita fino alla raggiunta consapevolezza della propria posizione nel mondo. Il progetto di Manuela Biffi e Fulvia Meneguzzi si ispira alla poesia Maremè di Bruno Tognolini (Firenze, 2008) per costruire un percorso di esplorazione sensoriale che i bambini possono intraprendere scalzi, pronti ad abbandonarsi alle suggestioni della musica, della parola scritta e recitata, ma anche dei materiali impiegati. L’invenzione della “Barca-a-volo” riassume in un oggetto-simbolo le tre ambientazioni poetiche (cielo, mare, casa) evocate dal testo, offrendo ai piccoli fruitori un rifugio dalle funzioni molteplici in grado di diventare facilmente un veicolo che vola in alto nel mare o una nave che in un batter d’occhio attraversa il cielo. E anche viceversa.
Organizzatori:
Associazione Culturale Apres la nuit
Collaborazioni:
Settore Musei/Servizi Educativi e Didattici
Settore Musei/Castello D'Albertis
Settore Musei/Museo di Sant'Agostino
Settore Musei/Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce
Settore Musei/Gam
Settore Musei/Raccolte Frugone
Inaugurazione domenica 12 giugno alle ore 10.30 al Castello d’Albertis Museo delle culture del mondo
in corso Dogali 18 - 16136 Genova