Fondazione Morra - Palazzo Bagnara
Napoli
piazza Dante 89 (Palazzo Ruffo di Bagnara)
081 5641655, 081 454064
WEB
Apocalypse Now
dal 13/6/2011 al 13/9/2011
lun-ven 10-13, 16-20

Segnalato da

Fondazione Morra



approfondimenti

Vettor Pisani



 
calendario eventi  :: 




13/6/2011

Apocalypse Now

Fondazione Morra - Palazzo Bagnara, Napoli

Lampedusa, cimitero liquido dei morti viventi del Nord Africa (Sud Sahara). Vettor Pisani eclettico pittore, architetto e commediografo ischitano, torna a Napoli con un'esposizione curata dalla Fondazione Morra. La ricerca artistica di Pisani si snoda in istallazioni, performance, azioni nel tempo e nello spazio, nell'orizzonte di citazioni, metafore e suggestioni.


comunicato stampa

Vettor Pisani eclettico pittore, architetto e commediografo ischitano, torna a Napoli con un’esposizione curata dalla Fondazione Morra nella suggestiva sede di Palazzo Ruffo di Bagnara, edificio nobiliare costruito tra il 1629 e il 1631, per volontà di Giovan Battista De Angelis acquistato dal duca Francesco di Bagnara e restaurato nel 1660 dall’architetto Carlo Fontana, allievo del Bernini.

La ricerca artistica di Pisani si snoda in istallazioni, performance, azioni nel tempo e nello spazio, nell’orizzonte di citazioni, metafore e suggestioni. La sua prima mostra Maschile,femminile e androgino. Incesto e cannibalismo in Marcel Duchamp (1970) che si tenne alla Galleria La Salita (Roma), inaugura una produzione artistica ricca di riferimenti alla storia dell’arte, alla mitologia e alle simbologie dei Rosacroce e della Massoneria, pur con uno sguardo rivolto all’attualità. Così il mito di Edipo si carica di significati esoterici, evoca il tema del regressum in utero, e quello del labirinto, analogia del reale. Capolavori dell’arte rivivono, destrutturati, trasfigurati, rivelando nuovi contenuti, in un teatro con continui richiami a simbologie alchemiche. L’Isola dei Morti di Böcklin resta il caposaldo dell’immaginario simbolista che ha dettato gran parte dei capolavori di Pisani, ma il suo spirito inquieto, nelle sue passeggiate trasversali nella storia dell’arte, si congiunge idealmente anche e soprattutto con l’opera di Duchamp, Klein e Beuys.

La sua arte vuole fornire una chiave di lettura del presente, dell’attualità, dell’Occidente, fondata sull’esperienza critica del passato, un passato fagocitato, digerito, trasfigurato e assimilato al punto da creare immagini nuove, specchio della complessità del quotidiano, con un linguaggio che si ispira a quanto di irreale e di irrazionale c'è nei sogni. Le sue installazioni sono pervase da un forte carattere misterico e da uno spiccato senso della teatralità, capace di volgere lo sguardo verso orizzonti che riflettono la complessità contemporanea per le modalità operative, per la flessibilità multimediale e per la libertà d’azione che sa mettere in campo nel suo operare artistico.

Interagire con questa nuova mostra sarà come leggere un pamphlet sui temi “caldi e freddi” della storia nazionale e internazionale. Tra tutti emerge il dialogo tra arte e politica culturale in Italia, prodotto con questa Biennale di Venezia “Democratica e Socialista” dove sono gli intellettuali che scelgono gli artisti. Tutto è portato sul tema dell’onirico “immaginario delirante” dove il delirio è divertimento. Questo dialogo prende forma con la presentazione di Lady Burlesque, che rappresenta La Santa Anchè e Vittorio Sgarbi con cui interagisce.

Tutto avviene sotto il paterno sguardo di Sigmund Freud che dall’alto di una colonna guarda stupito questa confessione incoffessabile.
L’essere è il Nulla di Juliette Grecò. La nera, azzurrina Musa inquietante dell’Esistenzialismo francese e di Jean Paul Sartre il filosofo malinconico, strabico e depresso della condizione umana e animale di Parigi e della Mitteleuropa compresa la Germania, il Novecento di Hitler e la memoria dell’olocausto, degli ebrei, il popolo dell’esilio di Vettor Pisani. German Celante, l’ebreo errante cosmico e cosmologico (Faustus) e di sua sorella Virginia, la Signorina Tre Puntine (Elena di Troia) che faceva la prostituta in un postribolo della città di Tiro e che Simone il Mago e Goethe a redenta il nome della Imitatio Cristi.

Vernissage 14 giugno ore 19

Fondazione Morra - Palazzo Ruffo di Bagnara
p.zza Dante 89 - Napoli
dal lunedi al venerdi ore 10.00 / 13.00 - 16.00 / 20.00
ingresso libero

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