Goethe-Institut (Cantieri Culturali alla Zisa)
Palermo
via Paolo Gili, 4
091 6528680 FAX 091 6528676
WEB
Marcello Mondazzi
dal 5/12/2002 al 8/1/2003

Segnalato da

Lorenzo Canova




 
calendario eventi  :: 




5/12/2002

Marcello Mondazzi

Goethe-Institut (Cantieri Culturali alla Zisa), Palermo

Il percorso e' costituito da suggestive opere di grande e medio formato che s'inseriscono in un dialogo particolare con gli spazi architettonici dei Cantieri della Zisa e con la loro memoria. Si tratta di sculture in metacrilato combusto, ferro, plastiche.


comunicato stampa

Cantieri Culturali alla Zisa
Spazio Tre Navate

Marcello Mondazzi
FRALE SILENTE

interpretazioni fotografiche
Marco Anelli

a cura di Andrea Dall'Asta

Inaugurazione: venerdì 6 dicembre 2002, ore 17, 30

La mostra è promossa da: Città di Palermo Assessorato alla Cultura Sindaco di Palermo Diego Cammarata Assessore alla Cultura Bartolo Sammartino O.R.S.A. - Osservatorio Regionale Siciliano per l'Ambiente

in collaborazione con Galleria San Fedele, Milano Talbot Rice Gallery, the University of Edinburgh

testi: Lorenzo Canova, critico e storico dell'arte
Andrea Dall'Asta, direttore Galleria San Fedele, Milano
Duncan MacMillan, direttore Talbot Rice Gallery, Edinburgh
Angela Madesani, critico e storico dell'arte

coordinamento e Antonella Lo Giudice
organizzazione generale

ufficio stampa Guido Valdini
Alberto Samanà
Ornella Mignone

relazioni pubbliche Ferdinando Fava
illuminotecnica Gaspare Citarrella

ref. fotografiche
Mallio Falcioni Fabio Santori Beppe Maisto

Frale silente è il titolo della mostra che Marcello Mondazzi (1954) presenta ai Cantieri Culturali della Zisa a partire dal 6 dicembre. La mostra, promossa dal Comune di Palermo e dall'O.R.S.A. - Osservatorio Regionale Siciliano per l'Ambiente - e realizzata in collaborazione con la Galleria San Fedele di Milano, la Talbot Rice Gallery di Edimburgo e con la partecipazione di Grandi Stazioni S.p.A., è stata resa possibile, grazie al contributo di Assindustria. All'interno della mostra sono collocate alcune immagini fotografiche in bianco e nero di Marco Anelli, originali interpretazioni di straordinaria potenza espressiva delle sculture dell'artista abruzzese.

Il percorso è costituito da suggestive opere di grande e medio formato che s'inseriscono in un dialogo particolare con gli spazi architettonici dei Cantieri della Zisa e con la loro memoria. Si tratta di sculture in metacrilato combusto, ferro, plastiche. Strutture apparentemente semplici nella loro purezza formale, cariche tuttavia d'innumerevoli riferimenti culturali, simbolici, antropologici. Nell'unità di senso che scaturisce dalla potente sintesi tra le possibilità espressive della materia e il significato inscritto nel simbolismo delle forme, risiede lo straordinario interesse dell'opera dell'artista abruzzese. Grazie al sapiente uso della materia, le sculture appaiono, infatti, come rivelazioni, apparizioni che emergono da un mondo lontano, come dai tempi e dagli spazi della nostra preistoria, per comunicarci il loro messaggio, rivelandoci quanto di più profondo si cela nella vita dell'uomo.

Le sculture si mostrano come volumi di senso, come meravigliose vestigia di un mondo sconosciuto, come simboli cosmici che ricordano come il nostro mondo può ritrovare una totalità di senso, facendosi tutto in relazione col tutto, restituendoci la dimensione originaria del nostro esistere. Perché nuovi legami possano essere tessuti tra gli uomini, perché nuove relazioni e incontri possano crearsi tra l'uomo, l'intero cosmo e l'infinito.

La mostra curata da Andrea Dall'Asta, studioso d'arte contemporanea, è corredata da un catalogo pubblicato dalle edizioni Leopardi e contiene testi di Andrea Dall'Asta, direttore della Galleria san Fedele, Milano, di Angela Madesani, critico d'arte, di Duncan MacMillan, direttore della Talbot Rice Gallery, Edinburgh. Lorenzo Canova, critico d'arte, commenta infine il dialogo tra Marco Anelli e lo scultore abruzzese.

Profilo Bio-Bibliografico
Marcello Mondazzi (1954) ha frequentato l'Accademia delle Belle Arti di Firenze e l'Istituto Superiore per le Arti Grafiche di Urbino. Dal 1970 al 1979 ha prevalentemente lavorato sulle tecniche incisorie utilizzando numerose matrici calcografiche. Nel 1983 è invitato per una mostra personale alla Galleria D'Arte Moderna di Verona da Filiberto Menna. Dallo stesso anno è presente costantemente in gallerie pubbliche e private: Il Collezionista, Roma, Studio D'Arte Giuliana De Crescenzo fra quelle che hanno rappresentato momenti fondamentali della sua attività. Nel corso di tutti gli anni ottanta è sempre più presente all'estero con esposizioni personali: Germania, Olanda, Francia, Spagna. Negli stessi anni ha partecipato a quattro edizioni della F.I.A.C. - Parigi Art Jonctiou International, Nizza, Forum, Amburgo. Nel 1993 è presente con numerose opere in "Art Fire" di Cicago. Molte riviste nazionali ed internazionali d'arte contemporanea si sono occupate della sua attività: Flash Art, Segno, Art News, Arte Mondadori, Art e Dossier, Opus International e il N. 39 di Nike.

Fra le pubblicazioni editoriali, da sottolineare quelle di J. Xurigueira "Les Figurations de 1960 a nos jours" Edizioni Mayer, Paris 1985; A. Bonito Oliva "Italiana 1960-1986", Edizioni Cimal International, Madrid 1986; G. G. Le Maire "Les Cafés Litteraires", Edizioni Vejrier, Paris 1987; E Crispolti "La pittura in Italia - Il Novecento/3", Edizioni Electa, Milano 1995. Hanno promosso il suo lavoro, curandone in esclusiva l'immagine: S.A.C. Giuliana De Crescenzo, Roma; Galleria D'Arte Brochier, Monaco; Paris Art Center; Museum, Società per l'Arte, Roma. Hanno scritto ampiamente di lui: M. Venturoli, F. Menna, I. Mussa, G. Carandente, G. G. Le Maire, P. Balmas, A. Hoffaman, H. H. Thyssen-bornemisza, C. Benincasa, V. Rubiu in Brandi, S. Orienti, J. A. B. Carrascosa, A. Gasbarrini, A. Trimarco, V. Coen, F. Arrabal, P. Hobart, R. Gavarro, L. Canova.

Dal 1993 si occupa d'installazioni fisse, realizzando cicli di opere attente al rapporto fra architettura, pittura, scultura. Nel marzo 1997, il Dipartimento di Architettura ed Analisi della Città della Università degli Studi "La Sapienza" di Roma, gli dedica una mostra "Spazio d'Autore". Il regista Marco Agostinelli, per conto della Moloch Rosso Productions, realizza un film dal titolo "La Terra Desolata". La RAI produce la "Trilogia della Vita" di Ralph Lorbeer. Sue opere si trovano in numerose collezioni private e pubbliche, importanti quelle: Nestlè Collections, Nestlè House, Francoforte, Kunst Museum, Singen (Germania), Collezione Mercedes, Stoccarda, Fondazione Stauros Italiana..

Spazio Tre Navate - Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo
orario: 9.00 / 13.00 - 15.00 / 20.00

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