Museo del Presente
Rende (CS)
piazzale John Fitzgerald Kennedy
0984 462493
WEB
Elda Longo
dal 20/6/2011 al 2/7/2011
mar-sab 10-13 e 16-19

Segnalato da

Elda Longo




 
calendario eventi  :: 




20/6/2011

Elda Longo

Museo del Presente, Rende (CS)

Italy, somewhere... someone. L'artista, partendo da uno scatto fotografico, traduce l'immagine in formato elettronico. I pixel assumono cosi' l'aspetto di una sgranatura che evoca l'effetto-mosaico.


comunicato stampa

A cura di Tonino Sicoli e Roberto Sottile

“Nella sua produzione artistica Longo si smarca dalla convenzionalità per adire una ricerca che si avvale nello stesso tempo di tecniche antichissime e di altre ultramoderne. Partendo da uno scatto fotografico l'immagine viene abbassata nella sua definizione e tradotta in formato elettronico; i pixel, così messi in evidenza, assumono l'aspetto di una sgranatura, che evoca l'effetto-mosaico. Il colore immateriale della dimensione elettronica transita in quella fisicissima del tassello di vetro, che compone il mosaico; i frammenti colorati vanno oltre la superficie piatta per assumere rilievo e dare corpo ad una materia aggettante, tridimensionata.
In questo tour ideale fatto di tappe notturne, animato da finestre illuminate, da insegne colorate, da strutture luminescenti. Tutto sembra una grande Las Vegas, luccicante, erotizzata dai lux, che eccitano il manto della notte.
E la notte screziata di luci, malinconica e silenziosa, invita alla meditazione, si fa metafora della vita. Anche la gente che anima i luoghi ha qualcosa di immateriale, somiglia ad un'apparizione, ad una presenza sfaldata e confusa con le costruzioni circostanti e con gli spazi urbani. Figure scomposte in tanti quadratini, tono su tono, popolano i fotogrammi impazziti, che fanno deflagrare dolcemente la forma facendole perdere i contorni e confondendone la percezione con lo sfondo. Scene di ordinario affollamento o piccole solitudini dentro il marasma della città colpiscono l'occhio, che sgrana l'immagine e la restituisce come un unico continuo tessuto fatto di trame larghissime. La città notturna diventa protagonista di un racconto digitale e segreto, svelato appena dal baluginio diafano e misterioso della configurazione elettronica. Le onde elettromagnetiche descrivono paesaggi, che forse non esistono davvero se non nella loro astrazione di una visibilità pura. La geometrizzazione delle figure riconduce la percezione ad una quadrettatura scandita dal reticolo di pixel e di tessere musive. Le persone assumono la stessa consistenza dell'architettura, trasparenti e compenetrate, agitano il rapporto pieno-vuoto, si fanno spazio vivo.” (Dal testo in catalogo di Tonino Sicoli)

“Questa nuova codificazione della forma, domata da una tecnica di realizzazione attenta ed equilibrata, diventa laboratorio di una moderna epifania dell’immagine; dove gli spazi delle architetture dialogano con la presenza dell’uomo che viene imprigionato nei pixel che mescolano ed amalgamano la notte del mondo con lo scintillio di luci elettriche delle notti della città. La notte che ci viene raccontata si popola di voci, si compone di forme e di colori che vengono sgretolati per diventare inaccessibili, quasi ermetici. A questo vigore della forma risultato del pensiero artistico, Elda Longo congiunge un percorso del tutto particolare: l’elaborazione digitale, che diventa mezzo e non più strumento, capace di plasmare e foggiare lo spazio rinvigorendolo in una nuova rappresentazione. Elda Longo realizza così una traduzione della forma, che, sebbene espressione ed impressione di un attimo reale riesce a restituirci quell’intimità e quella riflessione sottratta dalla luce del flash e dalla sensibilità stessa dell’artista di cogliere il momento dell’attesa, l’attimo della stasi, lo scorrere dei tempi della città dell’uomo. Ogni luogo diventa così palcoscenico dove all’artista tocca il compito più gravoso: la regia di quel racconto scandito in modo quasi ossessivo tramite il tassello musivo che trasforma, elabora lo scatto fotografico in una nuova rappresentazione distrutta dalla tecnica e ricostruita dalla creatività. Elda Longo porta in scena i luoghi della nostra quotidianità, quelle strade che abbiamo percorso, quei marciapiedi che abbiamo consumato, quelle piazze che ci hanno abbracciato, porte e finestre che hanno custodito la nostra storia, la nostra identità, che hanno liberato i sogni pensieri, a tutti è dato modo di ritrovarsi in quei luoghi, poiché a tutti è concessa la magia della memoria, la poesia del viaggio”. (Dal testo in catalogo di Roberto Sottile)

Inaugurazione della mostra 21 giugno, ore 18.

Museo del Presente
Piazza Robert Kennedy, Rende
Apertura ore 10:00-13:00 /16:00-19:00. Chiuso domenica e lunedì
Ingresso Libero

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