La luce e il mistero. In occasione della fine dei restauri del dipinto, il percorso, che si snoda in sette ambienti, porta il visitatore ad avvicinarsi al'opera in maniera graduale, scoprendone, stanza dopo stanza, i protagonisti: l'artista, la committenza, i luoghi, con approfondimenti iconografici e storici.
Piero della Francesca - La luce e il mistero
La Madonna di Senigallia, una delle opere più celebri di Piero della Francesca, fa ritorno nella sua città natale. Il dipinto, dopo il recente restauro che l'ha riportato allo splendore originario, sarà esposto, a partire dal 18 giugno, nella suggestiva cornice della Rocca Roveresca di Senigallia. Qui rimarrà fino al 10 luglio in una mostra intitolata “La luce e il mistero”. Il percorso espositivo, che si snoda in sette ambienti, porterà il visitatore ad avvicinarsi all'opera in maniera graduale, scoprendone, stanza dopo stanza, i protagonisti: l'artista, la committenza, i luoghi, con approfondimenti iconografici e storici. L’evento espositivo, accompagnato dalla proiezione di un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi, prevede anche numerose iniziative collaterali: martedì 21 giugno alle 17,30 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie conferenza "Luce e geometria nell'opera di Piero della Francesca" tenuta da Stefano Papetti, a cura della Delegazione FAI di Senigallia; mercoledì 22 giugno alle 18,15 alla Rocca Roveresca, presentazione del catalogo della Mostra; giovedì 23 giugno alle 21,00 all’Auditorium San Rocco, proiezione del documentario RAI "Piero della Francesca: arte di gran scienza" a cura di Anna Zanoli; lunedì 4 luglio alle 18,15 alla Rocca Roveresca, "La Madonna di Senigallia in giallo", resoconto sulle vicende rocambolesche di furti e spostamenti dell'opera con gli interventi di Vincenzo Olivieri e Gabriele Barucca; sabato 9 luglio, infine, ancora alla Rocca Roveresca, la 'lectio magistralis' di Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani "Il prodigio della luce nella Madonna di Senigallia di Piero della Francesca”. Nell’ambito del grande evento espositivo sono state previste alcune aperture straordinarie serali a cominciare dal giorno dell'inaugurazione, sabato 18 giugno e proseguendo venerdì 24, sabato 25, giovedì 30, venerdì 1 luglio, sabato 2, giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9, con ingresso consentito fino alle ore 23,00.
LA LUCE
"Sembrano, in Piero, i colori nascere per la prima volta come elementi di un'invenzione del mondo".
Così il grande critico d'arte Roberto Longhi provava a spiegare quel senso della luce che resta uno degli aspetti più affascinanti dell'esperienza artistica di Piero Della Francesca. Già durante il suo soggiorno a Firenze Piero apprende la grande lezione di Domenico Veneziano, vale a dire una pittura luminosa, chiara, tersa che costruisce le figure nella luce. Una luce diffusa, che nasce dall'impasto cromatico del colore. Non sovrapposta, ma armoniosamente integrata al disegno. Fu poi l'incontro con la cultura fiamminga, avvenuta durante la sua attività nelle Corti di Urbino e Ferrara, ad accrescere in lui la tecnica del colore. La pittura fiamminga è nota per aver portato in Italia l'uso della pittura ad olio, offrendo al pittore la possibilità di un controllo più raffinato della luce. Piero costruisce le immagini con il colore e costruisce il colore con la luce. L'ora delle sue meditazioni pittoriche è il mezzogiorno, quando la luce zenitale cancella le ombre della terra.
IL MISTERO
La Madonna di Senigallia è un dipinto in apparenza tradizionale: il soggetto è molto comune e la destinazione privata e famigliare. Eppure questo capolavoro si presta a molte letture diverse e non sono ancora chiare le vicende storiche alle quali si lega. Fioccano le interpretazioni e le ipotesi. C'è chi ritiene che l'opera sia stata commissionata da Giovanna Feltria e Giovanni Della Rovere in occasione del loro matrimonio celebrato nel 1478. Per altri è stato invece un dono del padre Federico da Montefeltro alla figlia Giovanna, ma non un regalo di nozze quanto piuttosto un lascito in punto di morte. Per altri invece il dipinto fu voluto da Federico per rievocare la figura dell'amatissima moglie Battista Sforza dopo la sua scomparsa. Secondo questa tesi, autorevolmente sostenuta da Maria Grazia Ciardi Duprè dal Poggetto, il luogo dove Piero della Francesca ha collocato la Madonna di Senigallia è il Palazzo di Gubbio, dimora prediletta di Battista Sforza, come dimostrato dalle travature lignee della stanza retrostante.
Immagine: Piero della Francesca, 1470 - 1485, 61×53,5 cm, olio su carta riportata su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino
Inaugurazione 18 giugno
Rocca Roveresca
p.zza del Duca - Senigallia (AN)
Orario: 8.30-19.30
Venerdì 24, sabato 25, giovedì 30, venerdì 1 luglio, sabato 2, giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9, con ingresso consentito fino alle ore 23,00.
Ingresso 3 euro, ridotto 1,50