Citta' e nuove migrazioni. I materiali selezionati per l'esposizione comprendono interviste, dati statistici, video, fotografie e oggetti, raccolti secondo il principio della ricerca sul campo di tipo etnografico. Ampio spazio e' riservato alla ricostruzione delle storie di vita degli immigrati e alla presentazione del loro punto di vista sul panorama urbano.
a cura di: Carlo Capello, Pietro Cingolani e Francesco Vietti
In occasione del 150° anniversario dell'unità d'Italia, il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra e dei Diritti e della Libertà intende offrire uno spunto di riflessione sui cambiamenti urbanistici, sociali e culturali che l'immigrazione più recente ha prodotto sul tessuto urbano, ponendo al centro i temi dei diritti e della cittadinanza consapevole che costituiscono i cardini del suo impianto e delle sue attività.
Si tratta di un progetto di lavoro biennale che si concluderà con una mostra, presentata al Museo nella primavera del 2011.
La mostra "Turin - Earth. Città e nuove migrazioni" intende raccontare i mutamenti avvenuti in città connessi alla costante crescita dell'immigrazione nel corso degli ultimi trent'anni. Al centro del discorso non è tanto l'immigrazione in sé, né il panorama urbano nel suo complesso, ma piuttosto il nesso vitale che unisce la città e le migrazioni.
Il titolo e l'allestimento si ispirano a Google Earth, strumento interattivo che permette al fruitore di avvicinare e allontanare il proprio punto di vista sul territorio. Il visitatore sarà condotto attraverso un percorso che dalla prima sala - che rappresenta la città nel suo insieme - si avvicina sempre di più al livello dello sguardo delle singole persone. Una sorta di passeggiata virtuale tra i quartieri, le vie e i caseggiati della città per esplorare i rapporti non sempre facili, ma ricchi di significato, tra i migranti e Torino, attraverso i nuovi punti di incontro (mercati, luoghi di culto, piazze) e la nascita di nuove attività lavorative, nuove identità sociali e culture meticce.
I materiali selezionati per l'esposizione comprendono interviste, dati statistici, video, fotografie e oggetti, raccolti secondo il principio della ricerca sul campo di tipo etnografico. Ampio spazio è riservato alla ricostruzione delle storie di vita degli immigrati e alla presentazione del loro punto di vista sul panorama urbano.
Nella costruzione dell'Italia e degli Italiani, che dura da 150 anni, Torino ha giocato un ruolo importante e lo gioca ancora oggi nel quadro di un mondo globalizzato. Turìn, come dicono i piemontesi, dialoga con Earth, il mondo.
Google Earth
L'applicativo, presente anche in una postazione nel percorso espositivo, consente di percorrere a ritroso i legami che collegano Torino al mondo, esplorando alcuni dei luoghi di provenienza dei migranti, le cui storie sono presenti nel percorso espositivo:
Casablanca e Khouribga, in Marocco, da cui provengono Abdel e Fatima
Bacau e Marginea, in Romania, da cui provengono Maricica e Bianca
Wenzhou e Ningbo, in Cina, da cui provengono Qing e Marco
Lagos, in Nigeria, da cui proviene George e Lima, in Perù, da cui proviene Pucalpa.
Parte integrante del progetto, l’articolata serie di eventi, incontri e proiezioni che precederanno e accompagneranno la mostra con l’intento di proporre alla cittadinanza un’ampia riflessione sul tema delle migrazioni e del mutamento urbano, grazie al contributo di docenti universitari, scrittori e rappresentanti di quell’ampio settore associativo, istituzionale e solidaristico che da anni a Torino si occupa di intercultura e integrazione sociale.
Le riflessioni che animano il ciclo di incontri legato alla mostra troveranno spazio anche nel libro-catalogo dell’esposizione, che si presenta come guida del percorso espositivo per accompagnare il lettore-visitatore nella fruizione della mostra e, al tempo stesso, come
raccolta di brevi saggi di approfondimento sulla realtà e le conseguenze dell’immigrazione recente a Torino.
Ufficio stampa
Carlo Griseri tel. 011 4363470 - mob. 348 0364514 e-mail: turin-earth@museodiffusotorino.it
Inaugurazione martedì 22 marzo 2011, ore 18.00
A seguire concerto dei Djam e buffet
Museo Diffuso della Resistenza, Deportazione, Guerra, Diritti e della Libertà
Palazzo dei Quartieri Militari corso Valdocco, 4/A Torino
Orari di apertura: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Giovedì dalle 14 alle 22. Lunedì chiuso.
Ingressoì
Biglietto intero 4.50 Euro, ridotto 3 Euro, gratuito minori di anni 18