I due artisti kazaki, in questi giorni presenti a Venezia per la 54 Esposizione Internazionale d'arte della Biennale nel Padiglione dell'Asia Centrale, a Milano espongono 'Peak of Lenin', un lavoro che rappresenta una nuova tappa della loro ricerca artistica nell'esplorazione dell'identita' culturale dei Paesi dell'Asia Centrale.
Il 22 giugno 2011 la galleria Nina Lumer inaugura una nuova mostra degli artisti
Yerbossyn Meldibekov e
Nurbossyn Oris. I due artisti kazaki, in questi giorni presenti a Venezia
per la 54 Esposizione Internazionale d’arte della Biennale nel Padiglione
dell’Asia Centrale, a Milano esporranno Peak
of Lenin, un lavoro che rappresenta una nuova tappa della loro ricerca
artistica nell’esplorazione dell’identità culturale dei Paesi dell’Asia
Centrale.
In Asia Centrale i
nomi sono importanti. La catena del Pamir, imponente gruppo montuoso a nord
dell’Himalaya, separa il
territorio della Repubblica del Tajikistan da quello del Kirgizistan. Nel 1928
una spedizione sovietico-tedesca composta dagli scienziati Karl Wien, Eugene
Allwein e Erwin Shneider ha scalato per la prima volta una vetta di questa
catena e l’ha voluta chiamare “Vetta
Lenin” (7.134 m). All’epoca
era considerata la vetta più alta dell’Unione Sovietica. La montagna è
diventata simbolo dell’unità dei popoli nel segno dell’ideologia sovietica. Nel
1991, però, la montagna è rimasta senza nome. Il presidente kirghizo Askar
Akaiev voleva mantenere il nome di Lenin. Il presidente tadjiko Emolali
Rahmonov, richiamandosi alle origine persiane della sua Nazione, le ha dato il
nome del grande scienziato persiano Ibn Sina, o Avicenna (980 – 1037). Sulla
montagna si sono proiettate due
culture, due identità. Le rocce sono state investite dalla forza investigativa
della grande tradizione medica persiana, dall’eredità di Avicenna (fondatore
della medicina moderna) e insieme dall’energia utopica del progetto sovietico,
ancora in vita in quelle regioni.
Gli
artisti Yerbossyn Meldibekov e Nurbossyn Oris fanno rivivere questo
conflitto in una nuova installazione (Peak
of Lenin) in cui utilizzano plasticamente media diversi (video, sculture in
ferro, sculture in cera, disegni). Armi, televisioni, dittatori e montagne sono
gli attori di questo dimenticato scontro tra scienza e ideologia sul crinale
del Pamir.
Immagine: YERBOSSYN MELDIBEKOV
My brother, my enemy (200x160 cm), 2002
Inaugurazione 22 giugno ore 18.30
Galleria Nina Lumer
via Carlo Botta 8, Milano
orari: mercoledi-venerdi 16-20, sabato 15-19
mattine su appuntamento
ingresso libero