Dicastero Attivita' Culturali, Lugano
Modelli architettonici che riproducono in miniatura gli edifici del tempo: una miniaturizzazione diffusa che l'esibizione per la prima volta mette in mostra.
Venerdì 24 Giugno, al Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme
(Siena), s’inaugura «Le case delle anime»,
un’esposizione temporanea ideata dal Museo delle Culture di Lugano.
Allo studio un accordo più ampio con la Fondazione Musei Senesi.
Un vero e proprio «sbarco» in Toscana. È quello che animerà questa settimana
l’attività del Museo delle Culture, che parte armi e bagagli verso la provincia di Siena,
dove Venerdì 24, alle ore 18.00, al Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme,
si inaugura l’esposizione temporanea «Le case delle anime. Le antiche civiltà e l'abitare.
Modelli e miniature». Saranno esposti modelli architettonici che riproducono in
miniatura gli edifici del tempo: una miniaturizzazione diffusa che l’esibizione per la
prima volta mette in mostra.
Il progetto «Le case delle anime» è stato ideato e realizzato dal MCL in collaborazione
con la Fondazione Musei Senesi, costituita dall’Amministrazione Provinciale di
Siena, con la partecipazione istituzionale dei Comuni di Siena e della sua Provincia,
delle Curie di Siena e Montepulciano, dell’Università degli Studi di Siena, della
Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa. La
Fondazione riunisce 33 musei di Siena e della sua Provincia, di cui ha il compito di
valorizzare il patrimonio e promuovere la conoscenza.
«Le case delle anime» sarà il momento centrale del primo ArcheoFest, il Festival
Nazionale dell’Archeologia, promosso dalla Fondazione Musei Senesi in
collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Toscana,
l’Università degli Studi di Siena e gli enti locali della Provincia di Siena.
Il valore della manifestazione è accresciuto dal fatto che, col suo «sbarco» in Toscana, il
Museo delle Culture inizia un percorso congiunto: data la solidità e i buoni risultati
della collaborazione sviluppatasi fra il MCL e Fondazione Musei Senesi, il Municipio di
Lugano ha, infatti, invitato il Direttore del MCL a concordare con la Fondazione una
bozza di Accordo quadro per lo sviluppo di nuovi progetti di collaborazione di
carattere scientifico, formativo ed espositivo.
Negli scavi archeologici di un gran numero di località del Bacino del Mediterraneo,
della Mesopotamia, dell'Estremo Oriente e dell'America centrale, e specialmente nelle
sepolture e nei depositi votivi, sono stati rinvenuti numerosi generi di modelli
architettonici: capanne, case, torri, palazzi, granai, templi e santuari che,
all'apparenza, sembrano riprodurre in miniatura gli edifici del tempo. I più antichi fra
questi modelli risalgono addirittura alla metà del VI millennio a.C. e furono realizzati
da alcune culture neolitiche della Tessaglia (Grecia).
Accanto alle case, e talvolta anche al loro interno, in alcuni casi gli archeologi hanno
trovato una varietà di figurine fortemente realiste: barche col nocchiere e i rematori;
cortei di portatori e di portatrici; gruppi di altri personaggi impegnati in attività di
carattere agricolo o artigianale; mobili, attrezzi e contenitori. Insomma un formidabile
universo in miniatura che riproduce la vita quotidiana del mondo antico.
Perché l'uomo, sin dalla sua più remota antichità, ha sentito il bisogno di tenere le
sue case e le sue cose sul palmo della mano? Quale era la funzione dei modelli e
quale il loro rapporto con l'immenso mondo in miniatura che popola ancora oggi il
nostro immaginario collettivo colonizzato da una miriade di soldatini, trenini,
souvenir e bonsai?
Per dare una risposta a queste e altre domande connesse al tema della
miniaturizzazione nel mondo antico, il MCL, dal 2009 a oggi, ha ideato e condotto
una ricerca scientifica e una serie di attività seminariali che trovano ora uno dei
loro esiti nell’esposizione temporanea allestita a Chianciano Terme.
La ricerca ha coinvolto l’équipe di ricerca del MCL che ha in particolar modo
approfondito il tema, squisitamente antropologico, del significato e del valore del
modello ridotto e lo studio delle funzioni delle «case delle anime», nei loro
diversi contesti di provenienza. A questo secondo aspetto si è dedicata, in
particolare, Carolina Riva (lic. phil., MA), archeologa e museologa, responsabile del
Centro di documentazione del MCL, che ha curato, insieme al Direttore del Museo
Civico Archeologico di Chianciano Terme, Giulio Paolucci, il catalogo
dell’esposizione temporanea (Silvana Editoriale). Nella ricostruzione di Carolina Riva, i
modelli architettonici dell’antichità sono le dimore del defunto nel suo viaggio
nell’oltretomba e, in alcuni casi, per esempio in Etruria, l’urna stessa che ne
conteneva le ceneri. Altrove, interrati nelle fondamenta di nuove costruzioni, rendono
efficiente la continuità del lignaggio e la protezione degli antenati, oppure sono
adoperati come altari e incensieri nel corso delle funzioni religiose.
Nel corso della ricerca, l’équipe del MCL è stata integrata da alcuni studiosi specialisti
della materia, soprattutto per le competenze di carattere architettonico, fra i quali
ricordiamo Pedro Azara dell'Universitat Politècnica de Catalunya di Barcellona e
Darko Pandakovic del Politecnico di Milano, che hanno anche contribuito al catalogo
con loro scritti. Il coordinamento delle attività di ricerca e dei seminari è stato di
Adriana Mazza (lic. phil., MA), responsabile delle Attività di alta formazione del
Dicastero Attività Culturali della Città di Lugano.
L’esposizione che presenta opere provenienti da 14 musei svizzeri e italiani, resterà
aperta sino al prossimo 16 Ottobre. Durante tale periodo, in collaborazione con
istituzioni scientifiche locali, il progetto e i suoi temi saranno presentati anche a Lugano.
Informazioni: Paolo Campione, +41.58.866.6963; paolo.campione@lugano.ch
Carolina Riva +41.58.866.6962; carolina.riva@lugano.ch
Inaugurazione 24 giugno, ore 18
Museo Archeologico delle Acque
Viale Dante Chianciano Terme (SI)
Orari: sabato e domenica ore 10:00 -13:00 - 16:00 19:00