Il Salotto
Fiesole (FI)
Via Gramsci, 11
055 598695
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Fulvio Dot
dal 1/7/2011 al 17/7/2011
da lunedi a venerdi dalle 16 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30
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Fulvio Dot



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1/7/2011

Fulvio Dot

Il Salotto, Fiesole (FI)

Paesaggio fragile. Cartoline realizzate su pagine di vecchi libri e pittura ad olio che rappresentano scorci di una Grecia idilliaca e vedute deserte, fragili perche' vittima dell'incuria dell'uomo.


comunicato stampa

Fulvio Dot ha un modo tutto suo d’intendere il figurativo. E’ una visione peculiare, lontana dall’obiettività assoluta almeno quanto lo è il pensiero umano. E, chissà, forse proprio per questo piace: perché come il vissuto veste di sensazioni un luogo, i giochi di materia aggiungono ai suoi quadri quel tocco d’anima in più che sa renderli unici. In fondo, nell’arte di Dot, il reale altro non è che pretesto a quelle stesse sperimentazioni. Fondale necessario alle incontenibili divagazioni decorative con cui il ricordo trasfigura solidità e prospettive. Quelle che, in sostanza, lo divertono davvero. E invitano anche noi a perderci in mezzo a dettagli di vetro e catrame. Ad indagarci dentro. A spingere la mente un po’ più in là. Sono cartoline, le sue, che sempre più a fatica s’ancorano nei confini di un preciso genere pittorico. Paesaggi che, oggi, si fanno più che mai fragili. Fragili perché soggetti all’erosione che il tempo mette in atto sulle immagini mentali. Fragili, in spaccati d’attualità, perché vittima dell’incuria dell’uomo. Tecnicamente, gli elementi di novità sono soprattutto i materiali.

Tra essi, fosse il più riuscito è l’utilizzo di pagine di vecchi libri, a volte bruciate a creare contrasti con le venature dell’olio. I soggetti, invece, sono gli stessi cui l’artista ci ha ormai abituati: gli scorci di una Grecia idilliaca; le vedute deserte e al contempo affollatissime di segnali di vita che hanno reso inconfondibili le sue città. Solo che, come in un climax di sperimentazione, la loro consistenza si fa sempre più precaria. Le fondamenta lasciano spazio a vuoti di bianco, simili all’inesorabile lacuna di un ricordo ormai perduto. Lo spago, tenace, cerca forse invano di cucire ciò che resta di quell’idea perfetta, sempre più desolantemente degradata dall’indifferenza di chi pur l’ha messa in piedi. E lo fa con amore, quasi la mano mettesse in atto il bisogno frustrante di sconfiggere lo scorrere del tempo. O magari (perché no?) di salvare quello stesso residuo di figurativo dai voli di una mente inarrestabile, creativa all’estremo, che l’arte stessa chiama su una strada nuova. Una strada a cui Fulvio Dot si avvicina con curiosità e di cui però, come chiunque si stacchi da un appiglio fragile, ha paura.
Ilaria Dot

Inaugurazione sabato 2 luglio ore 18.30

Il Salotto
Via Gramsci, 11 - Fiesole (FI)
Orario: da lunedi a venerdì dalle 16.00 alle 19.30 sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30
Ingresso libero

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