Il segno del tempo. Dipinti, disegni ed incisioni realizzate dal 1961 al 2011 sono ospitati nelle Sale del Castellare del Palazzo.
“ Il segno del tempo”, dipinti disegni ed incisioni, dell’artista urbinate Vitaliano Angelini, allestita in Urbino, nel Palazzo Ducale, Sale del Castellare. L’esposizione propone opere realizzate dal 1961 al 2011 e costituisce una sintesi della gran quantità di lavoro realizzato dall’artista nel corso di mezzo secolo di attività. Presentata in catalogo da un acuto studio critico di Silvia Cuppini, professore associato presso l'Istituto di Storia dell'Arte dell'Università degli Studi "Carlo Bo" di Urbino, l’esposizione , anche nel suo allestimento, che segue l’impostazione data nella lettura critica, si presenta in forma del tutto nuova rinunciando ad una sequenzialità cronologica in nome di una persistenza stilistica ribadita, di là delle differenti sollecitazioni e tematiche affrontate da Angelini nel corso degli anni.
A tal proposito scrive Silvia Cuppini:
Intorno al primo riuscito tentativo di uscire dagli schemi della scuola, si sviluppano una serie di dipinti, di monotipi e di disegni di forte resa espressionista, in chiave di denuncia sociale….e più avanti sottolinea : Angelini ha saputo interpretare nelle figure di questi primi anni sessanta il deforme in chiave espressiva.
L’urlo, la rivolta denunciano un’altra storia, diversa dalla razionalità diurna, una storia che esplode dentro, per questo più istintiva che razionale, notturna più che diurna, sogno/incubo più che realtà. Sarà sempre il testo della docente urbinate a ribadire con autorevolezza critica, quasi a voler prevenire le considerazioni di una lettura frettolosa della ricerca angeliniana, la linearità e la connotazione espressionista del percorso dell’artista, in chiusura infatti afferma:
Dal 2000 Angelini sceglie, con una determinazione quasi assoluta,il linguaggio della geometria, del cerchio; la figura, il volto paiono aver abbandonato il campo, il colore e le materie preziose, come l’oro o il metallo stampato dei passaggi provvisori, si mescolano per restituire il senso dello spazio. Il gesto spezza la razionalità della geometria. Talvolta senti la pittura che si spinge a conquistare l’aria, spasima verso la tridimensione e allora si fa cielo, terra, movimento, desiderio puro, irraggiungibile come il paesaggio.
Palazzo Ducale
piazza Duca Federico, 107 - Urbino (PU)
Sino al 13 luglio 2011, orario 10,30-12,30 – 17,30-19,30