Foto dal Finestrino. Una piccola esposizione dedicata a tutti i viaggiatori che guardano il mondo attraverso la cornice di un finestrino.
a cura di Elisa Biagi
Il viaggio, lo spostamento, la visione fugace sono temi che per Francesco Chiot sono radicati nell'infan- zia, nei viaggi di bambino con la famiglia, nella velocità dell'automobile. Visioni di chi può togliere lo sguardo da un punto di vista proiettato in avanti, per voltarsi e veder scorrere fotogrammi di realtà, per catturare istanti. "Io non salgo sul treno per guardare dal finestrino - la realtà-, ma salgo sul treno perché devo viaggiare". Chiot in questa serie "Foto dal finestrino" propone il punto di vista di un viaggiatore per necessità, lo sguardo fugace di un pendolare, di un uomo che gioco forza è costretto a misurarsi con la visione di un istante e non ha modo di fermarsi ad osservare. L'istante che lui si ostina a catturare su pellicola è un modo per catturare un qualcosa che lui stesso riesce a comprendere veramente solamente dopo, osservando la stampa. Elisa Biagi
Quando ero piccolo viaggiavo nel sedile posteriore dell'auto dei miei genitori e guardavo passare accanto a me paesaggi e situazioni di mondi sconosciuti, veloci come pallottole, mentre nello spazio di quel sedile mangiavo, leggevo, vivevo in una dimensione diversa da quella che scorreva fuori. Mi sono accorto di quanto quelle istantanee mi abbiano influenzato solo recentemente quando ho ripreso a viaggiare come passeggero e a rivolgere la mia attenzione alla realtà parallela che mi scorreva accan- to, fuori dal finestrino. Una realtà veloce e indipendente dalla mia volontà, con cui non posso interagire ma che posso catturare nello spazio dei pochi attimi in cui passerà di fianco a me. Questa piccola esposizione è dedicata a tutti i viaggiatori per forza, per lavoro, per dovere che passano il tempo a vivere un mondo in movimento attraverso la cornice di un finestrino. Francesco Chiot
Le opere saranno esposte all'interno del' "Expo Bar Buffet Franceschini" fino martedì 5 luglio fino al 29 luglio.
BIO:
F. CHIOT_ Nato nei primi anni ottanta e cresciuto a Trieste. Artisticamente ignorante, comincia a impara- re le basi della tecnica fotografica attorno ai vent'anni e ancora non ha acquisito uno stile definitivo. I soggetti preferiti sono cambiati, negli anni, variando tra gatti, panorami surreali, fotografia di strada e di reportage, ritrattistica classica. Ha esposto in diverse personali e collettive; sul tema del viaggio raccontato per immagini, nel 2009 ha realizzato una pubblicazione di sue immagini di viaggio - sedicimilachilometri; Attualmente fa parte dei creativi promossi dal progetto M2020COLLECTIVE di MANIFETSO2020, e collabora con altre associazioni come fotografo di eventi; la sua passione per la sperimantazione lo ha recentemente portato a intraprendere un progetto di ritratti su grande formato e parallelamente un altro utilizzando le polaroid.
E. BIAGI_ Nata a Trieste, coltiva fin da tenera età l’arte fotografica tra stampe, gelatine e filtri, oggi dott.sa in scienze dell’architettura, fotografa freelance, curatrice di mostre ed eventi artistici. Vive a Trieste, lavora come fotografa, progettista e collaboratrice esterna alla progettazione presso studi locali, lavora nel Team MANIFETSO2020, in cui attualmente è coresponsabile per il progetto M2020COLLECTIVE, oltre ad operare all’interno delle associazioni Mimexity, Melart, BloopersLab.
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Inaugurazione martedì 5 luglio alle ore 20.00
Expo Bar Buffet Franceschini
via Cesare Beccaria, 3 - Trieste