Galleria Zamenhof
Milano
via Zamenhof, 11
02 83660823 FAX
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Ezio Mazzella
dal 5/7/2011 al 16/7/2011
Dal mercoledi al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 14 alle 18. Domenica dalle ore 14 alle 18

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Galleria Zamenhof




 
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5/7/2011

Ezio Mazzella

Galleria Zamenhof, Milano

Caos Calmo. La pittura dell'artista si gioca tutta tra una gestualita' espressionista dinamica e decisa, che puo' richiamare alla memoria il magistero di Emilio Vedova o di altri protagonisti dell'Action Painting. Una sala della galleria e' dedicata alla collettiva Il segno e la materia 1.


comunicato stampa

Ezio Mazzella - Caos Calmo

La pittura di Ezio Mazzela degli ultimi dieci anni si gioca tutta tra una gestualità espressionista dinamica e decisa, che può richiamare alla memoria il magistero di Emilio Vedova o di altri protagonisti dell’Action Painting come Kline o de Kooning, e una sapiente costruzione di spazi virtuali, immaginari, fatta di piani che si sovrappongono, intersecano, di vaga reminescenza proto-cubista. La sua tavolozza è calda, intensa, decisa: si privilegiano le ocre, i gialli, i rossi, le terre.

Spesso un segno nero, netto, marcato, delinea e definisce ampie campiture cromatiche che si contrappongono nella composizione determinando un duplice effetto: di equilibrio e di dinamismo al tempo stesso. Prendendo a prestito il titolo di un recente fortunato film, potremmo definire la cifra stilistica del maturo pittore milanese una sorta di ‘caos calmo’. Egli giunge a questi traguardi dopo aver praticato per decenni una solida pittura figurativa dalla pennellata pastosa e dalla sintesi decisa delle forme, dichiaratamente debitrice dell’esperienza di Ennio Morlotti. Verso la fine degli anni Novanta Ezio Mazzella varca il Rubicone della figurazione per addentrarsi nei territori dell’astrazione pura, rivelando un’inquietudine e una vocazione alla ricerca fino ad allora forse insospettabili. Eppure la sua pittura resta, in qualche modo, riconoscibile. Egli fa tesoro dell’esperienza acquisita in tanti anni nell’arte della composizione e della distribuzione degli equilibri cromatici, per giungere, grazie all’abbandono della componente figurale, ad una essenzialità e ad una efficacia inedite. Ed è come se assistessimo al prodigio di vedere materializzarsi, davanti ai nostri occhi, l’essenza dei paesaggi e delle nature morte dipinti nei decenni precedenti. E l’astrazione rivela il suo etimologico significato primigenio di ‘distillato’ della figurazione.
Virgilio Patarini

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Il segno e la materia 1

Nota: una sala della galleria sarà riservata agli artisti della mostra “Il segno e la materia 1”: Marco Bozzini, Graziano Ferrari, Renato Giananti, Luigi Marchesi, Francesco Partipilo, Brigitta Rossetti e Marta Vezzoli.

Seconda tappa di uno straordinario viaggio attraverso l’esperienza dell’informale in chiave contemporanea. Segno e materia ( e non solo), gesto e istinto, esperienze tattili e visive, raccontano percorsi di una diversificata ricerca nell’affascinante, ambiguo e controverso mondo dell’informale. Sperimentazioni dell’animo, riproposte in tecniche miste che producono risultati sempre stimolanti. Passeranno in rassegna le opere di Italo Bolano, Andrea Boldrini, Bruno De Santi, Giuseppe De Michele, Paola Gamba, Andrea Greco, Emanuele Racca, Luciana Schiazza, Mariangela Tirnetta (Rosamaria Desiderio)

Inaugurazione 6 luglio ore 18.30

Galleria Zamenhof
via Zamenhof, 11 - Milano
Dal mercoledi al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 14 alle 18. Domenica dalle ore 14 alle 18
Ingresso libero

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