A distanza di più di vent'anni, Varese torna a rendere omaggio ad una delle sue figure artistiche più significative, ospitando negli spazi del Museo d'arte moderna e contemporanea una esaustiva antologica dell'opera di Marcello Morandini: artista e designer il cui lavoro è da anni un punto fermo internazionale nella ricerca artistica legata tanto alla tradizione del Futurismo italiano, in particolare al movimento delle forme di Umberto Boccioni, quanto all'alveo del costruttivismo teorizzato da Theo Van Doesburg, Laszlo Moholy Nagy e Richard Paul Lohse; capace, infine, di connettersi saldamente alle utopie di progettualità universale che furono delle due grandi scuole di De Stijl e Bauhaus.
Antologica Arte-Design.
A distanza di più di vent'anni, Varese torna a rendere omaggio ad una delle sue figure artistiche più significative, ospitando negli spazi del Museo d'arte moderna e contemporanea una esaustiva antologica dell'opera di Marcello Morandini: artista e designer il cui lavoro è da anni un punto fermo internazionale nella ricerca artistica legata tanto alla tradizione del Futurismo italiano, in particolare al movimento delle forme di Umberto Boccioni, quanto all'alveo del costruttivismo teorizzato da Theo Van Doesburg, Laszlo Moholy Nagy e Richard Paul Lohse; capace, infine, di connettersi saldamente alle utopie di progettualità universale che furono delle due grandi scuole di De Stijl e Bauhaus.
La mostra, comprensiva, di circa quaranta opere - sculture, strutture, disegni - e quaranta progetti e prodotti di design, riferiti al periodo tra il 1964 e il 2000, si propone di documentare attraverso una suddivisione tematica, gli aspetti prevalenti della sua ricerca nel campo della scultura, della grafica, della produzione industriale, con alcuni esempi, infine, nel campo della progettazione urbana, come il lavoro per la Rosenthal a Selb, per la Thomas a Speichendorf e per i due grandi edifici di 45 piani della Gold Hill a Singapore e a Kuala Lumpur in Malesia.
Varese sarà la prima tappa di un percorso che porterà la mostra dapprima al Design Zentrum di Essen e di seguito in altre prestigiose sedi europee.
La mostra, curata da Riccardo Prina, sarà corredata da un ampio catalogo monografico trilingue edito da Charta, con un contributo critico appositamente scritto da Germano Celant ed illustrerà in un percorso articolato, studiato da Marcello Morandini, lo sviluppo progressivo del suo lavoro dagli anni sessanta ad oggi.
Marcello Morandini (Mantova, 1940) si occupa di graphic design dal 1962, collaborando con Umberto Eco per Bompiani; in seguito apre un proprio studio dedicandosi esclusivamente al design e alla ricerca artistica. Nel 1965 è presentato da Gillo Dorfles alla Biennale di San Paolo. La Biennale di Venezia gli dedica una sala personale nel 1968. Nel 1972 ha la prima grande retrospettiva alla Kerstenergeselschaft di Hannover. Nel 1977 è presente a "documenta 6" dove ritorna nel 1982 per "documenta urbana". Nel corso degli anni ha realizzato numerose altre mostre in musei italiani ed europei. Nel 1994, il Museo Die Neue Sammlung di München ospita la sua prima mostra di arte e design. Sue opere sono presenti in importanti collezioni statunitensi, giapponesi e in tutta Europa.
Museo d'arte moderna e contemporanea, Castello di Masnago
Inaugurazione sabato 27 maggio ore 18.00
Dal 28 maggio al 13 agosto 2000
orari: 10.30 - 12.30; 14.30 - 18.30
chiuso lunedì
ingresso: L. 4000, ridotti L. 2000
Per informazioni: tel.: 0332-220256 - fax: 0332-822959