Francesco Nex
Dorino Ouvrier
Angelo Bettoni
Salvatore Cazzato
Carlo Gadin
Bobo Pernettaz
Franco Pinet
Donato Savin
Giulio Schiavon
Bruno Gabrieli
Livio Mognol
Franco Balan
Marino Catalano
Chicco Margaroli
Roberto Priod
Vittorio Sgarbi
Nuove forme nello spazio della tradizione. Una selezione di quindici artisti valdostani per testimoniare la vitalita' e la molteplicita' della produzione artistica della regione. Dai 'maestri' riconosciuti della tradizione locale che interpretano l'uso di legno e pietra, sino agli esiti piu' aggiornati del linguaggio visivo attuale.
Il Padiglione Italia della 54esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia apre le sue porte alle regioni italiane. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, lo spazio riservato agli artisti italiani nella città lagunare assume una dimensione inconsueta. Il progetto, curato da Vittorio Sgarbi, si estende a tutte le regioni e ai principali istituti di cultura, con l’obiettivo di documentare lo stato dell’arte italiana contemporanea. La Valle d’Aosta partecipa all’avvenimento promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l’esposizione “Nuove forme nello spazio della tradizione” organizzata dall’Associazione Forte di Bard.
La mostra, visitabile dal 6 luglio al 20 novembre 2011 nelle sale dell’Hôtel Cavour et des Officiers del Forte, propone una selezione di quindici artisti valdostani, che ben testimoniano la vitalità e la molteplicità della produzione artistica in Valle d’Aosta. Dai “maestri” riconosciuti della tradizione locale come Francesco Nex e Dorino Ouvrier, ad artisti che ben interpretano l’uso di legno e pietra, rinnovandone forme e tecniche come Angelo Bettoni, Salvatore Cazzato, Carlo Gadin, Bobo Pernettaz, Franco Pinet, Donato Savin, Giulio Schiavon - per arrivare a Bruno Gabrieli, che si dedica alla lavorazione della pietra ollare, e a Livio Mognol, che opera forgiando ferro e acciaio. Per continuare con Franco Balan, pittore di fama consolidata, sino a Marino Catalano, Chicco Margaroli e Roberto Priod, che rappresentano gli esiti più aggiornati del linguaggio visivo attuale.
“Artisti di generazioni lontane fra loro e che operano in ambiti artistici diversi concorrono a dare un quadro significativo della creatività valdostana - spiega il Presidente della Regione Valle d’Aosta e dell’Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin - Elementi di novità e tradizione, ricerca delle proprie radici e sguardo verso l’altrove e il futuro convivono in un dialogo continuo di scambi fecondi per regalare al visitatore un interessante itinerario nell’arte contemporanea della nostra regione”.
“Materiali, tecniche e soggetti della tradizione - commenta l’Amministratore delegato del Forte di Bard, Gabriele Accornero - ispirano artisti contemporanei della nostra terra che si staccano dal figurativo per comunicare attraverso forme, segni e tratti nuovi, figli dei nostri tempi. Legno, pietra, ferro e tele si plasmano in figure “altre”, allo stesso tempo “nostre”, geometrie tanto astratte quanto intrise di vita valdostana”.
Ufficio Stampa Associazione Forte di Bard
Amelio Ambrosi T. + 39 0125 833824 mail a.ambrosi@fortedibard.it
Forte di Bard
11020 Bard Valle d'Aosta
Orari:
martedì-venerdì 10.00 | 18.00
sabato e domenica 10.00 | 19.00
Chiuso il lunedì
Dal 25 luglio al 28 agosto compresi 10.00 | 19.00
Apertura prolungata 13, 14 e 15 agosto 10.00 | 21.00
Ingresso gratuito.