"Micromegalico" fornisce la chiave di lettura delle opere di Raffaele Bueno. L'artista ci catapulta all'interno di storie ispirate ora alla realta' ora al sogno, ora ai suoi viaggi esotici, ora alle suggestioni di lui bambino all'interno di una famiglia d'artisti.
“Nella stanza incantata di Susanna Orlando (piccolissima ma di invitante profondità) Raffaele ha radunato quadri nuovi e antichi. Non si può dire quali sono gli uni o gli altri perché il nostro viaggia nel tempo e ne pratica le brecce attraversando dimensioni ignote, crescendo e rimpicciolendo come Alice. Ogni opera di Raffaele è un condensatore di materia, pensieri ed emozioni. Se attaccato a un muro in una casa rilascia lentamente energia ed ha un potere disequilibrante: dopo un po' la stanza diventa più grande per fargli posto o più piccola per abbracciarlo”. (Arch. Adolfo Natalini)
Con queste parole l’Architetto Adolfo Natalini presenta l’amico pittore Raffaele Bueno (Fiesole, 1945) nel testo critico che accompagna la mostra personale dell’artista presso la galleria Susanna Orlando di Forte dei Marmi (LU) dal 9 luglio al 5 agosto 2011.
Piccole opere preziose saranno esposte nell’intimità di questa galleria che vanta una lunga storia all’interno dei suoi quattordici metri quadri.
“Micromegalico”, titolo della mostra, fornisce la chiave di lettura delle opere di Raffaele Bueno, piccoli grandi sogni d’artista, nate da una produzione estremamente lenta ed accurata che Natalini paragona alla pittura del grande maestro di Delft, Vermeer.
L’artista ci catapulta all’interno di storie ispirate ora alla realtà ora al sogno, ora ai suoi viaggi esotici, ora alle suggestioni di lui bambino all’interno di una famiglia d’artisti. Tutti questi mondi sono però accessibili solo a chi ha la pazienza o semplicemente la curiosità di affacciarsi dalle minuscole porticine scintillanti che sono i suoi quadri.
Potremmo sintetizzare con le parole del critico Philippe Daverio, che con l’artista ha lavorato in molte occasioni, Raffaele usa un linguaggio che “è privo di punteggiatura, evita la successione deduttiva, è simultaneo; non va seguito ma ascoltato. Così la sua pittura”.
Vi invitiamo a scoprire tra i quadri, frutto di un lento lavoro appassionato, anche le carte presentate in mostra che fanno parte del processo di ricerca e lo portano alla sintesi finale.
Raffaele Bueno (Fiesole, 1945) è figlio e nipote d’arte: lo zio Antonio ed il padre Xavier erano entrambi pittori spagnoli. La famiglia si era spostata a Parigi, a Ginevra ed aveva trovato asilo a Fiesole dove Raffaele è nato e tutt’ora vive e lavora nella sua magnifica dimora di Fiesole: un antico mulino.
Il padre e lo zio fondarono, insieme a Annigoni e Sciltian, il “Gruppo dei Pittori Moderni della Realtà” ma il giovane Raffaele, pur avendo vissuto quotidianamente il fermento artistico del tempo, non ha mai voluto affiancarsi ad una corrente di pensiero. La sua produzione è deliberatamente svincolata da un preciso programma pur nel rispetto per i colleghi e compagni come Ragusa e Gattuso e nella riconoscenza verso maestri e riferimenti come Dubuffet e l’Art Brut. I molti viaggi e la scelta di vivere e lavorare all’insegna della lentezza come stile di vita profondo e riflessivo, lo portano a privilegiare esclusivamente la pittura a partire dagli anni ’70. TRA LE MOSTRE RICORDIAMO: Abitare il tempo, Verona (2005); Gli Etruschi in India, Venezia (2004); Sul filo della lana, Biella (2005) a cura di Philippe Daverio; L’amore per la terra: Italia-Giappone, Fondazione Michetti, Francavilla a Mare, Edizione Premio Michetti 2003.
Immagine: Raffaele Bueno, Donna riflessa, 15x20, olio su tavola, 1995, courtesy galleria Susanna Orlando
Inaugurazione: sabato 9 luglio ore 19
Galleria Susanna Orlando
Via Carducci 10, Forte dei Marmi (LU)
Orario: lun-dom dalle 10:00 alle 13 00 e dalle 17:30 alle 24:00
Ingresso libero