Il castello degli avi di Pico della Mirandola ospita una collettiva che fa da corollario alle opere dell'artista torinese Francesco Tabusso, considerato l'erede spirituale di Felice Casorati. Le sue opere sono caratterizzate da un tratto semplice e immediato mai disgiunto dal vigore creativo del sogno.
Dal 9 luglio al 7 agosto lo storico Castello di Roddi, già proprietà degli avi di Pico della Mirandola, ospita una sessantina di lavori che fanno da corollario a lavori inediti del noto M.o torinese Francesco Tabusso, considerato l’erede spirituale di Felice Casorati. Fu infatti il Novarese ad accompagnarlo, spingerlo e sostenerlo nei suoi esordi artistici perchè seppe immediatamente riconoscere, nei lavori di Tabusso, l’alto valore intrinseco di originalità unita a semplicità, di vigore pittorico mai disgiunto dalla sensibilità poetica delle sue immagini. L’indubbio valore pittorico delle sue tele porterà quindi un Tabusso giovanissimo, appena ventiquattrenne, alla Biennale di Venezia del 1954, e poi nuovamente nelle edizioni del 1956 e del 1958, fino ad arrivare al riconoscimento attribuitogli nel 1966 con una sala personale. Il percorso espositivo di Francesco Tabusso annovera presenze nelle più prestigiose rassegne internazionali: a New York, Bruxelles, Alessandria d’Egitto, Mosca, oltre naturalmente ad innumerevoli mostre personali in Italia.
Nel 1975 l’artista realizza per la Chiesa di San Francesco d’Assisi a Milano, progettata da Giò Ponti, la bellissima Grande Pala Absidale “Il Cantico delle Creature”, successivamente completata con quattro trittici dedicati ai “Fioretti di San Francesco”. Caratteristica del lavoro pittorico di Tabusso è stata il suo procedere per cicli: la figura, il paesaggio, i proverbi popolari, gli animali del bosco, l’omaggio ai maestri del passato (Goya, Caravaggio, Rembrandt), il mare, il circo, i miti. Tutte le sue opere sono firmate e caratterizzate da un tratto semplice e immediato mai disgiunto dal vigore creativo del sogno e dalla passione profonda della sua anima sensibile. I montanari delle valli, le vigne di Langa, i ritratti di fanciulla, la natura impressa sulla tela ci catturano con forza e ci trasportano nella sua personale visione del mondo. E’ per questo, per il suo aver saputo unire tecnica e stile personale ad una comunicazione visiva diretta ed immediata, che Tabusso è uno fra i pochi artisti che trova ampio consenso sia tra la critica sia tra la gente. Un cantore della semplicità, della bellezza, della natura, del quotidiano attorno a noi e dentro di noi. Un cantore che la rassegna, grazie alla presenza di una trentina di pittori accuratamente selezionati dalla giornalista Silvia Ferrara, e del calibro di Tibollo, Rinaudo, Ribezzo, Claire, Grappeggia,Girotto, Foschi, Alemanno, Arbasio, Carbone, Giorgi, per citarne solo alcuni, descrive a tutto tondo. Una rassegna che, a differenza di quelle succedutesi a raffica nell'ultimo anno, non cerca di immergere il pubblico esclusivamente nel percorso artistico del pittore torinese ma tende, forte della preziosa scelta dei lavori di quest'ultimo condotta da Luca Barsi della Galleria Accademia di Torino, a sottolineare tutte le qualità recepite dal grande Casorati. Grazie anche alle varie forme interpretative degli artisti che hanno orgogliosamente accettato di omaggiarne la figura e l'afflato creativo con lavori che, seppure a volte apparentemente distanti dall' alfabeto del M.o, rivelano un'intimizzazione del mondo cantato da Tabusso radiante dai colori, dalle pennellate e dalla prorompente sensibilità delle varie creazioni proposte.
Giorgio Barberis
Inaugurazione 9 luglio ore 18
Castello di Roddi
Salita al Castello, 1 - Roddi (CN)
Ven 15-19, sabato, domenica, prefestivi e festivi 10-13 e 15-19
Ingresso libero