Diverse sedi
Arezzo

Il Giardino Profondo
dal 13/7/2011 al 29/7/2011
0575 453841
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Arezzo citta del Vasari



approfondimenti

Giorgio Vasari



 
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13/7/2011

Il Giardino Profondo

Diverse sedi, Arezzo

Arezzo celebra Giorgio Vasari in occasione dei 500 anni della nascita con una serie di concerti e incontri ospitati tra il Museo d'Arte Medievale, la Chiesa della Ss. Annunziata e il Duomo, tutti luoghi legati a Vasari e alle tante testimonianze lasciate dall'artista nella citta'.


comunicato stampa

Il Giardino Profondo, creato ad Arezzo nel 2007 in occasione della grande mostra dedicata a Piero della Francesca, da allora e con cadenza annuale propone nel periodo estivo incontri d’arte e di musica destinati ai palati più raffinati. Il Giardino Profondo è organizzato da Arezzo Città del Vasari che con questo prosegue il suo fitto programma di celebrazioni vasariane, iniziate già alla fine del 2010 e da allora proseguite ininterrottamente.
Gli eventi saranno ospitati tra il Museo d’Arte Medievale e Moderna, la Chiesa della Santissima Annunziata, la Sala Grande della Diocesi e la Madonna del Duomo, tutti luoghi legati più o meno direttamente a Giorgio Vasari e alle tante testimonianze pittoriche e architettoniche lasciate dall’artista nella sua città natale.

Per evidenziare questo legame Il Giardino Profondo propone un’inaugurazione sontuosa: un concerto che coinvolgerà decine di musicisti, tre diverse location, due interventi sulla “Deposizione” di Giorgio Vasari custodita nella cinquecentesca Chiesa della SS. Annunziata. L’evento, intitolato “O begli anni de l’oro. Musiche al tempo di Vasari”, inizierà nel Cortile del Museo d’Arte Medievale e Moderna con il concerto dell’Alta Cappella Vasari, un complesso di bombarde, cromorno e tromboni rinascimentali appositamente costituito per le celebrazioni da Arezzo Città del Vasari.

Nella prima metà del Cinquecento cominciò a crescere l’interesse verso il repertorio strumentale: le formazioni con gli strumenti dal suono alto, bombarde cornetti e tromboni, divennero un elemento indispensabile durante le cerimonie pubbliche e i ricevimenti privati. Queste formazioni sono raffigurate nelle opere dei maggiori pittori del tempo e lo stesso Vasari nel celebre “Convito per le nozze di Ester e Assuero” posiziona al centro della scena quattro suonatori di cornetto, e la raffigurazione corrisponde esattamente alla cronaca dell’arrivo a Firenze di Eleonora di Toledo, accolta da un insieme di cornetti e tromboni. L’Alta Cappella Vasari ricostruisce l’atmosfera festosa e solenne di quell’ingresso proponendo il “Bacco Bacco” dell’aretino Francesco Corteccia oltre a splendide pagine di Sermisy, Clemens non Papa e Capirola, musiche che trasporteranno il pubblico in una piazza in festa della Firenze del Cinquecento. A seguire, l’Alta Cappella Vasari aprirà il corteo musicale con il quale ci si sposterà verso la vicina Chiesa della Santissima Annunziata dove, ad accogliere il corteo, ci saranno il Gruppo Polifonico Francesco Coradini e il mezzosoprano Mya Fracassini: tutti insieme canteranno e suoneranno magnifici brani dei più importanti musicisti del Cinquecento, un delirio sonoro di musiche polifoniche sia strumentali che vocali, di testi sacri e celebrativi, incluso “Arezzo. Come lieta si mostra” del Corteccia. Questo madrigale venne eseguito per la prima volta alle nozze di Cosimo I con Eleonora di Toledo: l’anonimo poeta magnifica agli sposi ducali la bellezza di Arezzo e delle sue vallate, descrivendo una provincia dolce ed aspra insieme e un paesaggio di commovente bellezza bucolica.

Questo imperdibile concerto accompagnerà l’altro evento inaugurale: il rifacimento dell’impianto d’illuminazione della “Deposizione” di Giorgio Vasari che valorizzerà l’opera perché accompagnato dalla posa di una verniciatura protettiva e satinata, un omaggio dell’esperta Daniela Galoppi alle celebrazioni di Arezzo Città del Vasari (Arezzo, Museo d’Arte Medievale e Chiesa SS. Annunziata, giovedì 14 luglio, inizio ore 18).

La programmazione continuerà nei giorni 19 e 22 luglio, spostandosi nel Palazzo Vescovile: due dei giornalisti più noti ed apprezzati del panorama nazionale – il primo editorialista de La Repubblica e il secondo del Corriere della sera – presenteranno i loro ultimi e apprezzati volumi. Si tratta di Piero Ottone che parlerà con Francesco Ermini e Salvatore Mannino del suo “Cavour. Storia pubblica e privata di un politico spregiudicato” (Arezzo, Sala Grande del Palazzo Vescovile, martedì 19 luglio ore 19) e di Sergio Rizzo che, intervistato da Sergio Rossi, presenterà il suo “Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia”. Due argomenti interessanti, il primo per ricordare l’altro grande anniversario del 2011 quello dei 150 anni dell’Unità d’Italia e il secondo sul degrado e la superficialità con cui il nostro Paese tratta i beni ambientali e culturali, i nostri giacimenti d’oro. E forse lo sfarzo pittorico e allegorico della Sala affrescata da Teofilo Torri e magnificamente conservata dai Vescovi di Arezzo, in parte mitigheranno l’amarezza degli argomenti trattati da Sergio Rizzo (Arezzo, Sala Grande del Palazzo Vescovile, venerdì 22 luglio ore 19).

E finalmente l’esatto cinquecentenario della nascita di Giorgio Vasari, il 30 luglio 2011. Il Giardino Profondo lo festeggerà con le straordinarie saxofoniste del QSF Quartetto di saxofoni di Firenze: brave, belle e affermate, eseguiranno un programma irresistibile già dal titolo – Oh Vasari! – dove convivono brani del Cinquecento con altri di compositori contemporanei, sperimentalismo sonoro e classicità, humour e severità accademica. Un concerto giovane che incanterà ogni tipo di pubblico, ospitato nella Madonna del Duomo di via Oberdan e pensato come una vera festa di suoni e di stili. QSF con “Oh Vasari!” festeggeranno un compleanno che chiude solo temporaneamente le celebrazioni di Arezzo Città del Vasari: queste riprenderanno il 3 settembre con altri eventi assolutamente inaspettati (Arezzo, Madonna del Duomo, sabato 30 luglio ore 19; visita guidata alla mostra “Santo è Bello” ore 18).

Il Giardino Profondo si svolge con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo, la mostra “Giorgio Vasari. Santo è bello” promossa dalla Diocesi di Arezzo, di ItaliaFestival e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. E, soprattutto, grazie al contributo esclusivo di privati amanti del bello: Chimet SpA, Caffè River, Tenuta Sette Ponti, Giovanni Raspini e Magazzino Grandi Firme. Di grande importanza è il progetto di co-marketing tra il Festival e Trenitalia: grazie ad ItaliaFestival e alle aziende di Arezzo che hanno aderito al progetto “Festival in treno”, ai clienti di Trenitalia che assisteranno a Il Giardino Profondo verranno concessi sconti e doni preziosi.

L’omaggio dell’artista aretino Raffaello Lucci
Cosimo de' Medici divenne duca di Firenze nel 1537 all'età di 17 anni; con ciò assunse la signoria di uno dei centri commerciali ed artistici più potenti nell'Europa di quel tempo. Anche in virtù di ciò, le sue nozze con la diciassettenne Eleonora di Toledo, avvenute nell'estate del 1539, rappresentarono un avvenimento di grandissima rilevanza. Cortei, banchetti e rappresentazioni si susseguirono dal 29 giugno al 9 luglio, mostrando ai visitatori giunti da tutta Europa la potenza della casata. Dall'ambito di conoscenza storico-musicale delle condizioni entro cui avvenivano le feste rinascimentali sono state scelte, per il concerto inaugurale de Il Giardino Profondo, due composizioni composte per quegli intermezzi nuziali; sono tratte da un volume che fu il primo nel suo genere ad essere pubblicato, già nello stesso anno. Si tratta di madrigali a 4 e a 6 voci, eseguiti in forma vocale e con accompagnamento strumentale. Tipico per la tradizione degli intermezzi è l'utilizzo di tòpoi allegorici e antichizzanti per rappresentare la coppia principesca. La musica per la festa venne composta in larga parte da Francesco Corteccia, al servizio di Cosimo come maestro di cappella nella chiesa di famiglia di S. Lorenzo a Firenze.
In omaggio a questa storia, Raffaello Lucci sta preparando un ex-libris intitolato come una delle opere di Corteccia, la stessa che dà il nome al concerto inaugurale: “O begli anni de l’oro”. L’ex-libris di Raffaello Lucci parteciperà ai concorsi internazionali e sarà stampato in pochissime copie che verranno regalate agli artisti invitati.
Per l’occasione del festival “Il Giardino Profondo”, la mostra Tòpoi di Raffaello Lucci è stata prorogata e rimarrà esposta sino al 30 luglio nella sede di Arezzo Città del Vasari: un omaggio contemporaneo di grande intensità a un anniversario che sta appassionando e inorgogliendo la maggior parte degli aretini.

Inagurazione Giovedì 14 Luglio ore 18
Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna, via San Lorentino 8

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