Centro d'Accoglienza Turistica di Palena
Palena (CH)
corso Umberto I
0872 918951 FAX 0872 918044

Morena Antonucci
dal 31/7/2011 al 20/8/2011
10-13, 17-20
0872 966038

Segnalato da

Associazione Culturale 'DiAdeArte'




 
calendario eventi  :: 




31/7/2011

Morena Antonucci

Centro d'Accoglienza Turistica di Palena, Palena (CH)

Genius Loci. Una serie di dipinti e pastelli in cui la pittrice dispiega grande forza gestuale trovando supporto nei toni squillanti del blu, rosso e verde, contornati da tinte piu' tenui come il rosa e l'azzurro.


comunicato stampa

a cura di Vittorio Di Salvatore

La “reggia azzurra” di Morena Antonucci

(…) Così, a motivare il lavoro di Morena Antonucci è in primo luogo la natura intatta e carica di valenze sacrali delle pendici della Majella: le acque, ma soprattutto le pietre, le rocce, le loro fratture e fenditure, che sembrano racchiudere lo spirito primigenio di una stirpe e di una terra.
E, tra le rocce, quasi mimetizzata tra di esse, o, meglio, quasi da esse espressa, si delinea una presenza che agli occhi di Morena Antonucci, si carica di una particolarissima, molteplice valenza simbolica: è il lupo italico, che effettivamente la pittrice ha potuto incontrare nei dintorni di Colledimacine. Il lupo che in passato fu eretto a emblema dell’atavico terrore delle genti contadine nei confronti di tutto ciò che è misterioso, solitario e fieramente indipendente, così da entrare, con un ruolo determinante, perfino in tante fiabe e leggende. E se, in passato, il lupo affamato fu il grande nemico di greggi e bestiame, oggi esso ci appare piuttosto in veste di vittima, di animale braccato e minacciato, ma pur sempre indocile e mai addomesticato.
Il lupo (…) assurge dunque al rango di una sorta di presenza ctonia, di una voce ancestrale che richiama l’uomo contemporaneo alla realtà profonda e mai cancellata del mito.

Pittrice di istinto e di passione, Morena Antonucci dispiega una forza gestuale che trova conferma e supporto in scelte cromatiche (…). (Con) Colori forti, squillanti, spesso di puro pigmento: blu, in primo luogo, e rossi e verdi. E, accanto a questi, un contorno di colori più tenui, più pacati: di azzurri, di celesti, di rosa.
Anche la tecnica praticata induce nella pittura di Morena Antonucci una differenziazione linguistica: se l’impiego del colore acrilico si risolve in lei in attitudine gestuale e decisa, in composizioni elaborate e attentamente calibrate, l’uso del pastello evoca, invece, una sensazione di spontaneità, di freschezza sorgiva, di respiro lieve e pausato.

E perché tutti, anche i maestri più grandi, hanno i loro referenti, è lecito chiedersi quali siano quelli della nostra artista. Certo un ruolo molto importante nella sua fase formativa dovette svolgerlo il Futurismo della prima ondata, quella più originale e innovativa; grazie alla possibilità di accostare direttamente, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna, opere memorabili di Balla e, soprattutto, di Boccioni. I futuristi la influenzarono con il prepotente dinamismo, la carica energetica, la valenza perentoria del colore.
E poi certo ebbe il suo peso la Transavanguardia, con la sua riproposizione del linguaggio pittorico nel corso degli anni Ottanta, in un contesto culturalmente egemonizzato allora dalle tendenze concettuali e poveristiche. Ma un nome s’impone sopra tutti gli altri, ed è quello di Ennio Calabria. Per Antonucci non si tratta soltanto di un sicuro punto di riferimento artistico; ma altresì di un cordiale sodalizio: un’amicizia nata dalla pittura.

Molti sono i motivi di affinità tra l’attività pittorica del maestro romano e quello di Morena Antonucci: la carica energetica, la valenza dinamica della composizione, il rilievo dell’apporto psicologico, ma soprattutto la conclusiva fedeltà all’immagine pittorica intesa non come opzione restaurativa, ma come esito di un processo culturale, che non prescinde ma anzi fa proprio quanto elaborato nel corso della seconda metà del secolo scorso, a cominciare dalle suggestioni indotte dalla vicenda dell’Informale, specificatamente da quello italiano.

Tuttavia (…) occorre formulare un discrimine: il mondo pittorico di Morena Antonucci è del tutto autonomo e personale, oltretutto definitosi cronologicamente nelle sue linee essenziali già da un ventennio, ossia molto prima della conoscenza del maestro romano.
Senza dire, ad esempio, che la componente più espressamente figurale di Antonucci aderisce ad una risoluzione formale di una compiutezza del tutto estranea alla poetica di Calabria.
Da parte sua, Morena Antonucci si rivolge a questa terra d’Abruzzo teatino con attitudine, ad un tempo, intrepida e commossa (…).
Carlo Fabrizio Carli
2006, Proiezioni sostenibili, Ianieri Editore, Pescara

Ufficio Stampa
Associazione Culturale “DiAdeArte”
Via Brigata Majella 14– 66010 Colledimacine (CH) tel/fax 0872/966038
e-mail: viart@inwind.it

Inaugurazione 1 Agosto 2011, ore 17,30

Centro d’Accoglienza Turistica Stop & Go
Corso Umberto I, Comune di PALENA (CH)
ORARIO: 10-13, 17-20 (Centro Accoglienza Turistica)
ingresso libero

IN ARCHIVIO [1]
Morena Antonucci
dal 31/7/2011 al 20/8/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede