Antonella Lacchin - Ufficio Stampa Villaggio Globale
Disegnatore e Pittore. Un'esposizione che attraverso un corpus mirato di lavori del Vasari mira a ripercorrere, seguendone le tappe, le vicende salienti e l'evoluzione stilistica dell'aretino, con un'attenzione specifica per l'opera grafica. La selezione, oltre al vasto gruppo di fogli provenienti da Firenze e soprattutto dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, include lavori provenienti da importanti collezioni europee.
1511-2011
GIORGIO VASARI
Disegnatore e Pittore. “Istudio, diligenza et amorevole fatica”
a cura di Alessandro Cecchi in collaborazione con Alessandra Baroni e Liletta Fornasari
Un grande mostra alla Galleria comunale ripercorre la vicenda artistica del
Maestro tra disegni straordinari, dipinti restaurati e prime visioni.
Un itinerario in città e provincia tra opere, ricordi e testimonianze di
vita.
“Historico, poeta, philosopho e pittore” come lo definì l’Aretino suo grande
amico, Giorgio Vasari è famoso nel mondo soprattutto per le due edizioni
delle “Vite” (1550 e1568) fonti primarie per la nascita della moderna
storiografia artistica,
ma continua ad affascinare e riesce ancora a stupire per la poliedrica e
straordinaria ricchezza della sua personalità e della sua arte.
Qualunque definizione appare riduttiva per chi, come lui, seppe essere
testimone e protagonista allo stesso modo del Cinquecento,
capace di confrontarsi con i diversi milieux culturali dell’Italia del XVI
secolo ma anche con le contraddizioni, le temperie politiche, i gusti e le
tendenze dell’epoca; impegnato
in un’attività senza eguali nei più vari campi, organizzando e coordinando
enormi cantieri e soddisfacendo le più varie richieste della committenza
pubblica e privata.
Seppe essere anzitutto un uomo di cultura e un artista apprezzato in tutta
Italia, letterato ed amico dei maggiori intellettuali del suo tempo.
Fu architetto e pittore alla corte di Cosimo I de’Medici, e da “giovane
venuto dalla provincia” riuscì a conquistarsi un ruolo chiave nel panorama
culturale del tempo e un ricordo imperituro tra i grandi artisti e
intellettuali del Rinascimento.
Così, a 500 anni dalla nascita, mentre Firenze celebra il Vasari alla corte
dei Medici, Arezzo, sua città natale con la quale mantenne sempre un legame
fortissimo - il luogo in cui rifugiarsi tra un viaggio e l’altro o nei
momenti di difficoltà - ripercorre la vita e l’opera di Vasari,
presentandolo sia come artista e grande tecnico, sia come storiografo, con
la sua orgogliosa certezza del primato dell’arte toscana.
Ad Arezzo si metteranno infatti in luce – grazie a due importanti mostre
concomitanti, a un ricco itinerario in città e nell’aretino,
alla recente riapertura della restaurata Casa Vasari e ad altre iniziative
già in calendario – il Vasari ufficiale,
al servizio delle principali corti italiane, e quello più intimo; il pittore
encomiastico e l’autore di opere di devozione privata; l’eccellente
disegnatore e il preciso e organizzato imprenditore capace di imprese
impossibili; il collezionista, lo storico dell’arte, teorizzatore
e interprete del concetto di “bella maniera moderna”, e, infine, il
concittadino autore di stendardi e gonfaloni, impegnato nella progettazione
della sua città e nella decorazione della sua abitazione, ove egli celebra
la Virtù dell’artista:
“manifesto programmatico” per i contemporanei e i posteri.
Vasari, nonostante i suoi impegni lo portassero spesso lontano da Arezzo,
non scordò mai la città ove aveva mosso i primi passi
sotto la guida di Guillaume de Marcillat, tanto da volersi collocare nelle
Vite, in una “genealogia” di pittori
propriamente aretini, comprendente Spinello, Bartolomeo Della Gatta, Piero
della Francesca e Luca Signorelli.
Ed è appunto su Vasari pittore e soprattutto disegnatore che si concentrerà
la mostra promossa - dal 3 settembre all’11 dicembre 2011 presso la Galleria
Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo, da Regione Toscana, Provincia di
Arezzo, Comune di Arezzo,
Camera di Commercio di Arezzo e Soprintendenza per i BAP SAE di Arezzo -
“Giorgio Vasari Disegnatore e Pittore. Istudio, diligenza
et amorevole fatica”
Un’esposizione puntuale, questa, curata da Alessandro Cecchi in
collaborazione con Alessandra Baroni e Liletta Fornasari
e organizzata da Arezzo Fiere e Congressi con Villaggio Globale
International, che attraverso un corpus mirato di lavori
del Maestro – opere celebri e assolute novità per il pubblico - mira a
ripercorrere, seguendone le tappe, le vicende salienti e l’evoluzione
stilistica dell’aretino (circa 40 sono i lavori di Vasari e una decina
quelli dei contemporanei), in un dialogo stringente
dal punto di vista scientifico e con un’attenzione specifica per l’opera
grafica che, proprio nel Cinquecento e anche grazie
al geniale artista, raggiungeva livelli di assoluta autonomia.
Si parte dunque dalle prime opere come la Deposizione nel Sepolcro del 1532
- prova acerba ma ambiziosa, influenzata ancora dalla pittura visionaria e
cangiante del Rosso e segnata da alcune asprezze formali e disegnative
bandinelliane – o il bellissimo Ritratto del duca Alessandro de’ Medici
armato degli Uffizi, perfetto connubio di erudizione e pittura, per giungere
a lavori che possono essere considerati
una sorta di testamento, quali sono i disegni, eccezionalmente provenienti
dal Louvre, con gli Studi per gli affreschi della Cupola
di S. Maria del Fiore a Firenze: impresa rimasta interrotta alla morte
dell’artista e continuata da Federico Zuccari, che è possibile seguire nella
sua complessa genesi grazie anche alla presenza, in mostra, delle lettere e
annotazioni scambiate
tra Don Vincenzo Borghini e Giorgio Vasari.
Non mancheranno le sorprese: con alcune opere devozionali di collezione
privata, presentate per la prima volta nell’occasione – due bellissime Sacre
Famiglie, di cui una, attribuita a Vasari sia dal Longhi che dalla Gregori,
da tempo dispersa - o la possibilità di vedere per la prima volta insieme la
Fucina di Vulcano di Giorgio Vasari degli Uffizi con il grande Studio
preparatorio per la Caccia d’Amore,
dello stesso artista, conservato al Musée du Louvre, pendant con il disegno
di Jacopo Zucchi con un’Allegoria della Fortuna e della Virtù, pure in
mostra, opere tutte eseguite per il principe Francesco de’Medici.
Ancora, si potranno ammirare la Resurrezione realizzata dal Vasari durante
il suo soggiorno a Napoli e soprattutto – mai esposto prima in Italia – un
tondo, che giunge ad Arezzo dal Mora Ferenc Museum di Szeged, in Ungheria,
raffigurante una deliziosa Annunciazione
proveniente dalle cappelle vaticane e appartenente alla tarda attività del
Vasari.
Di sicuro richiamo in mostra sarà anche la lettera originale scritta nel
1560 da Michelangelo a Cosimo I (prestata dall’Archivio di Stato
fiorentino), con parere favorevole circa il progetto del Vasari per i lavori
a Palazzo Vecchio; e spettacolare apparirà, grazie al restauro effettuato in
occasione dell’evento, l’importante dipinto della Galleria Palatina di
Firenze con Le Tentazioni di San Girolamo,
realizzato nel 1541 da Vasari su commissione di Ottaviano de’Medici:
sapiente tecnica pittorica e una tavolozza di colori che riappare ora in
tutta la sua squillante cromia.
La lunga carriera artistica dell’aretino è testimoniata da un vasto corpus
di disegni preparatori delle opere, dallo schizzo al modello di
presentazione, al cartone, che ai curatori è sembrato fondamentale
rappresentare nella mostra, pure nella loro estrema delicatezza.
La selezione, oltre al vasto gruppo di fogli provenienti da Firenze e
soprattutto dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, alla cui Direzione
va il ringraziamento dei curatori - tra cui un importante inedito per una
perduta tavola di Bosco Marengo - ha incluso lavori provenienti dalle più
prestigiose collezioni europee: dal British Museum il disegno preparatorio
all’Allegoria dell’abbondanza, ricollegabile alla decorazione di
Monteoliveto a Napoli; dall’Albertina di Vienna lo splendido disegno con la
Fucina di Vulcano, preparatorio agli affreschi del Quartiere degli Elementi.
Particolarmente prezioso, per varietà, numero e qualità, è poi il
raggruppamento del Louvre, significativo anche per
mettere a fuoco il metodo utilizzato da Vasari per la composizione su larga
scala.
La mostra simbolicamente si chiude con due tavole, appartenenti in origine
all’altare della Pieve di Arezzo: l’altare di famiglia che Vasari ideò come
un grande ancona, visibile da tutti i lati, con una sontuosa cornice e con
un gran numero di dipinti raffiguranti gli antenati e i santi patroni di
Arezzo, eseguiti da lui e da uno stuolo di validi collaboratori.
Da un lato, sorprendente per dimensione (320 x 240) e splendore rinnovato
grazie al recente restauro, San Giorgio e il drago di mano del Maestro;
dall’altro, il Ritratto di Giorgio Vasari e della moglie Niccolosa Bacci
come San Lazzaro e Santa Maddalena, opera che ci presenta l’aretino
all’apice del successo, arbitro della scena artistica fiorentina e detentore
delle maggiori commissioni ducali.
“La sua effige – scrive Alessandro Cecchi – appare viva e vibrante, con uno
sguardo rivolto verso l’osservatore
e il volto incorniciato dalla folta barba arruffata”.
Un’immagine che resterà incisa nel visitatore che, ad Arezzo, ritroverà
l’animo vero del grande artista la cui morte - avvenuta il 27 giugno del
1574 - segnò anche la fine di un’epoca irripetibile di grandi imprese, di
cui Vasari fu sorprendente protagonista.
Il biglietto della mostra allestita alla Galleria Comunale d’Arte
Contemporanea di Arezzo consentirà l’ingresso gratuito a Casa Vasari, mentre
è previsto un vantaggioso biglietto cumulativo tra la stessa mostra e la
contestuale esposizione realizzata nel Sottochiesa di San Francesco,
promossa dalla Soprintendenza per i BAP SAE di Arezzo, a cura di Paola
Refice, dedicata a Vasari biografo: “Svegliando
l’animo di molti a belle imprese. Il Primato dei Toscani nelle Vite del
Vasari”.
Infine un importante catalogo edito da Skira accompagnerà la mostra “Giorgio
Vasari. Disegnatore e Pittore” e una guida (Skira), curata da Liletta
Fornasari, servirà da utile strumento per gli itinerari in città e in
provincia di Arezzo, alla scoperta delle tantissime testimonianze vasariane
che le sue terre ancora conservano.
Uffici stampa
Villaggio Globale International
Antonella Lacchin
041/5904893 335/7185874
a.lacchin@villaggioglobale.191.it
per Skira Editore
Lucia Crespi
02/89401645-338/8090545
lucia@luciacrespi.it
Inaugurazione 3 Settembre 2011
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
piazza San Francesco, 4 - Arezzo
Orario mostra
Tutti i giorni: ore 10.00 - 18.00
Chiusura biglietteria: ore 17.00
Biglietti
Biglietto intero: € 6,00
Biglietto ridotto: € 4,00
Biglietto Cumulativo: € 10,00
Mostra “Giorgio Vasari. Disegnatore e Pittore.” + Mostra “Svegliando l’animo di molti a belle imprese. Il Primato dei Toscani nelle Vite del Vasari” (Sottochiesa di San Francesco)