Marco Antonecchia
Emanuela Barbi
Ali Hassoun
Roland Herzog
Lorenza Lucchi Basili
Andrea Marescalchi
Franco Passalacqua
Antonio Trotta
Nelle stanze del Museo si tentera' una riflessione sullo sguardo inteso sia come paesaggio, naturale e urbano, che come luogo metaforico dell'arte. Sight e' anche un modo di mettere insieme i linguaggi dell'arte contemporanea; gli artisti invitati sono diversi sia per cultura sia per esperienza generazionale, ma nella mostra, occupando gli spazi museali, sono riusciti a ritendere quel filo rosso dello stupore dell'arte.
Nelle stanze del Museo si tenterà una riflessione sullo sguardo inteso sia come paesaggio, naturale e urbano, che come luogo metaforico dell'arte.
SIGHT è anche un modo di mettere insieme i linguaggi dell'arte contemporanea; gli artisti invitati sono diversi sia per cultura sia per esperienza generazionale, ma nella mostra, occupando gli spazi museali, sono riusciti a ritendere quel filo rosso dello stupore dell'arte.
Espongono:
- MARCO ANTONECCHIA, che ci propone tre ritratti di serial-killer, ognuno realizzato su 24 formelle di carta, porzioni disegnate a biro da altrettante persone che ignorano il senso del lavoro finito;
- EMANUELA BARBI, che presenta, solo il giorno dell'inaugurazione, il video "Tenero Grano Duro", le cui riprese sono tratte dall'azione "Dall'olmo alla quercia", avvenuta a Spoltore nel paesaggio antistante l'abitazione dell'artista. Il video è stato realizzato in collaborazione con la Strike FP. Per l'occasione è stata completata l'opera "Gran Sasso d'Italia", che rimarrà nella collezione del Museo Laboratorio;
- ALI HASSOUN, artista libanese che, con una pittura forte ed espressiva, evoca scene quotidiane della sua terra e dei mondi vicini; quale sfondo delle sue composizioni spesso inserisce immagini rinascimentali della nostra cultura, quasi un mondo "altro" per il quotidiano, ma che - legati - creano la cifra di Hassoun;
- ROLAND HERZOG: animali prigionieri (zoo), animali in carcere e, per assurdo, in paradiso nel senso che è tutto organizzato: essi, infatti, non devono pensare al cibo, possono camminare in cerchio, avanti e indietro, possono dormire. E dormire rappresenta forse l'unica via di fuga, la tragedia che per analogia ci riconduce alla condizione dell'uomo;
- LORENZA LUCCHI BASILI, la quale non manipola mai l'immagine reale, resa irriconoscibile per stimolare una nuova modalità di visione, per vedere appunto ciò che è oltre la realtà percepibile. Fotografare come atto di conoscenza, una conoscenza che supera le barriere della visione del quotidiano per indagare una realtà altra, contenuta nella realtà visibile;
- ANDREA MARESCALCHI, che, attraverso un monocromatismo, fa vivere il silenzio assordante dei monti, luoghi dai tempi lunghi, ove le modificazioni lentissime li fanno apparire quasi irreali e solo le tavole tematiche, che fanno da centro all sue opere, ci riconducono alla realtà ;
- FRANCO PASSALACQUA: da una delle ultime serie di opere "Concime", ove la natura (alberi) appare ancora con una grande forza tale da diventare una ossessione-visione, ove è possibile perdersi nell'incanto, ad una indicazione numerica precisa, una maniacale texsitura "astratta", che di quella ossessione mantiene piccoli punti ed il colore verde;
- ANTONIO TROTTA che, attraverso la parola, incisa o a mosaico, induce la mente dello spettatore a frequentare luoghi vissuti o appartenenti alla conoscenza letteraria e geografica; in ogni caso provoca un libero spostamento fisico-mentale, un viaggio senza condizionamenti formali. Viaggio che l'artista ha ripercorso a ritroso e ne ridona come una sorta di circolarità del tempo.
Inaugurazione sabato 21 dicembre 2002 - ore 19,00
La sera del vernissage sarà visibile una "InstallAzione" di Fabrizio Sacchetti.
Orario di apertura ore 16,30 - 20,30 - Il Museo rimane chiuso il lunedì e giorni festivi. 26 dicembre 02 - 1 e 6 gennaio 03: 10,00/13,00 - 16,30/20,30
E' prevista la possibilità , per scuole e gruppi organizzati, di svolgere visite guidate alla mostra, anche in orario antimeridiano, previo appuntamento da concordare con l'Ufficio Cultura del Comune (T216) o con il Museo Laboratorio (Tel. 085/960555).el. 085/9696
L'ingresso alla mostra è gratuito.
Nell'immagine un lavoro di Roland Herzog
Museo Laboratorio
Vico Lupinato, 1 Città Sant'Angelo (PE)
tel./fax 085960555