Regia di Federico Tiezzi. Dopo i tre studi discene di Amleto, ovvero i tre “disegni preparatori di una regia†presentati tra il 1998 e il 2001 esclusivamente a Prato, Roma e Modena, con questo Amleto Federico Tiezzi realizza uno spettacolo che compie l’intero racconto della vita e della morte del principe danese.
Compagnia Lombardi-Tiezzi, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Metastasio Stabile della Toscana.
AMLETO
di William Shakespeare
regia di Federico Tiezzi
traduzioni di Gerardo Guerrieri, Michele Leoni, Mario Luzi, Alessandro Serpieri
scene Pier Paolo Bisleri
costumi Marion D’Amburgo
luci Roberto Innocenti
personaggi e interpreti:
Claudio Massimo Verdastro
Gertrude Dominique Sanda
Amleto Roberto Trifirò
Polonio Massimiliano Speziani
Laerte Annibale Pavone
Ofelia Stefania Graziosi
Orazio Gabriele Benedetti
Rosencrantz Massimo Grigò
Guildenstern Annibale Pavone
Primo attore Mario Valgoi
Attrice regina Marion D’Amburgo
OsricCiro Masella
Francisco Alessandro Schiavo
Bernardo Massimo Grigò
Marcello Annibale Pavone
Primo becchino Alessandro Schiavo
Secondo becchino Ciro Masella
Fortebraccio Massimo Grigò
Debutta al CRT di Milano, martedì 7 gennaio 2003 l’Amleto di William Shakespeare diretto da Federico Tiezzi, coprodotto dalla Compagnia Lombardi/Tiezzi, Emilia Romagna Teatro Fondazione e Teatro Metastasio Stabile della Toscana.
Dopo i tre studi discene di AMLETO, ovvero i tre “disegni preparatori di una regia†presentati tra il 1998 e il 2001 esclusivamente a Prato, Roma e Modena, con questo Amleto Federico Tiezzi realizza uno spettacolo che compie l’intero racconto della vita e della morte del principe danese.
Lo spettacolo, che dopo il debutto a Cesena sarà in tournèe fino alla fine di febbraio facendo tappa in diverse città italiane, vede tornare alle scene Dominique Sanda nel ruolo di Gertrude - dopo la sua ultima interpretazione teatrale ne La donna del mare diretta da Robert Wilsonnel 1998 – al fianco diRoberto Trifirònei panni di Amleto e accanto a: Gabriele Benedetti, Marion D’Amburgo, Stefania Graziosi, Massimo Grigò, Ciro Masella, Annibale Pavone, Alessandro Schiavo, Massimiliano Speziani, Mario Valgoi, e Massimo Verdastro.
Con questo spettacolo Federico Tiezzi sceglie di non forzare la regia su una sola linea di lettura e decide di accogliere le molteplicità dei punti di vista e la ricchezza di un testo quant’altri mai ambiguo e multiforme, complesso e apparentemente inafferrabile, come dimostra anche il ricorso a traduzioni diverse: da quella antica di Michele Leoni, pubblicata a Firenze nel 1814 e riscoperta per questa occasione, a quelle moderne di Gerardo Guerrieri e Alessandro Serpieri, fino a quella operata per l’occasione da un poeta come Mario Luzi,limitata però ad alcune scene cruciali (follia di Ofelia, monologhi di Amleto).
Amletodi Shakespeare racchiude nella sua complessità il conflitto dialettico fra l’uomo e il potere e, insieme, la drammatica
contrapposizione tra l’individuo e la società ; la catastrofe di una famiglia e, insieme, il crollo e la fuga della personalità nella follia, lo scontro con la realtà e il sogno di un mondo nuovo… la tragedia di Shakespeare affonda le sue radici in alcune leggende nordiche, ma miti simili sono stati rintracciati in antichissime leggende orientali, per
esempio in India e Persia. Lo schema è quasi sempre lo stesso; un usurpatore (spesso parente o fratello del re) uccide il re e ne sposa la vedova. Il figlio del re sfugge miracolosamente alla morte e, per vendicare l’assassinio del padre, senza dare sospetti, si finge pazzo.
Attraverso le visioni che ognuno di questi miti suggerisce, Federico Tiezzi propone un costante mescolamento di Oriente e Occidente, di presente e passato, di antico e moderno, al fine di far emergere, in tutta la sua complessità , la stratificazione dei significati presenti in un mito, che con le parole del passato parla dei dubbi e della crisi dell’uomo moderno.
Le scene sono curate da Pier Paolo Bisleri, i costumi da Marion D’Amburgo, le da luci Roberto Innocenti.
Con Scene di Amleto – titolo unificante degli studi realizzati in questi anni – Federico Tiezzi ha vinto il Premio Ubu per la migliore regia nel 1998 e nel 2001.
«Cosa resta di Amleto a un regista e a un gruppo di attori che a più riprese hanno tentato di avvicinarsi al nucleo drammatico di un’opera che è allo stesso tempo mito-teatrale?
Il percorso di avvicinamento, di ingrandimento del dramma; la percezione, acuta, della teatralità delle situazioni; l’ossessiva e malinconica qualità della lingua scespiriana… e il senso di essersi avvicinati a un mistero senza riuscire a svelarlo del tutto.
Una tragedia che sfugge all’analisi. O che accetta tutte le analisi mentre racconta di un uomo che non accetta nulla.
Rimane il mistero di un essere umano: e l’intensità favolosa dei suoi raccordi con la nostra realtà interiore.
E ora? Dovrò spingermi più a fondo nella narrazione, enucleando, dentro la tragedia, il campo dei sogni e della memoria storica, ispirandomi alla regia dell’Amleto che Gordon Craig e Kostantin Stanislawskij fecero a Mosca nel 1911; entrando, con passione, nelle domande della follia (vera o presunta di Amleto – vera o assoluta di Ofelia); percorrendo la linea rossa del “teatro nel teatro†dipingendo la morte di Amleto come “messa in scena della propria morteâ€â€¦Â»
Federico Tiezzi
Tournèe
13-17 dicembre 2002, Prato, Teatro Metastasio
19-22 dicembre 2002, Modena, Teatro Storchi
7-19 gennaio 2003, Milano, Teatro Dell’Arte
21-22 gennaio 2003, Cattolica (Rn), Teatro della Regina
24-26 gennaio 2003, Pisa, Teatro Verdi
27-28 gennaio 2003, Viareggio (Lu), Teatro Politeama
29-30 gennaio 2003, Carrara (Ms), Teatro Verdi
31 gennaio e 1-2 febbraio 2003, Lucca, Teatro del Giglio
4-9 febbraio 2003, Torino, Teatro Carignano
10 febbraio 2003, Biella, Teatro Sociale Villani
13-16 febbraio 2003, Pistoia, Teatro Manzoni
19-23 febbraio 2003, Bolzano, Teatro Nuovo
25-26 febbraio 2003, Colle Val D’Elsa (Si), Teatro del Popolo
28 febbraio 2003, Grosseto, Teatro Moderno
BIGLIETTI
intero ¤ 15
* ridotto ¤ 10
** super ridotto ¤ 7,5
ORARI
feriali: ore 20.00 –lunedì riposo
festivi: ore 16.00
* Giovani fino a 25 anni, studenti universitari, allievi di scuole di danza e teatro, ACCU, CRAL del Comune di Milano, Accademia di Comunicazione, ARCI, TCI, Fondazione Mazzotta, abbonati Radio Popolare, Pink Card - Provincia di Milano, Life Gate, Teatro Libero, Club La Repubblica.
** Anziani e abbonati Teatro Verdi.
Tutte le riduzioni verranno applicate previa presentazione di relativa tessera associativa, documento o, nel caso della Fondazione Mazzotta, del biglietto d’ingresso della mostra in corso.
CRTessera Passe-partout : tessera nominale valida per spettacoli della Stagione 2002/2003 “tutte le volte che vuoi†(ad esclusione di Ouverture, Teatro delle Ariette e gli spettacoli di DANZA). Costo: € 70. Presentando la CRTessera Passe-partout agli spettacoli di DANZA, si avrà diritto al biglietto super ridotto.
Prevendita TicketOne 02392261
Prenotazioni on line www.ticketone.it
info@teatrocrt.org
prenotazioni 02.89011644
CRT
Teatro dell’Arte
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano