Grazie a magnifiche e spesso inedite immagini la mostra ripropone, nella sontuosa cornice del Complesso del Vittoriano a Roma, i colori delle feste, le tradizioni ormai dimenticate, la bellezza dei paesaggi e i momenti grigi che caratterizzavano la Campagna Romana nei secoli XVII e XIX.
nei secoli XVII-XIX
Promossa dalla Provincia di Roma – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili
Organizzazione: Associazione Culturale Dinosaurs - Marina Sciarelli
Direttore Artistico: Clemente Marigliani
Inaugurazione: 9 gennaio 2003 ore 18
Orari:10 – 20
Ingresso Gratuito - Catalogo in mostra
Ufficio Stampa: Letizia Riccardi (c. 340.8011259)
Grazie a magnifiche e spesso inedite immagini la mostra ripropone, nella sontuosa cornice del Complesso del Vittoriano a Roma, i colori delle feste, le tradizioni ormai dimenticate, la bellezza dei paesaggi e i momenti grigi che caratterizzavano la Campagna Romana nei secoli XVII e XIX; avvenimenti oggi ammirabili nelle opere di alcuni fra i più grandi disegnatori, incisori, ritrattisti e cartografi dell’epoca.
La Campagna Romana vista dalle incisioni: un punto di vista quasi sempre poco approfondito nei precedenti studi e che invece in questo caso ne è la chiave di lettura. In mostra andranno infatti splendide incisioni cinquecentesche dell’Ortelius e dell’Hoefnagel colorate coeve, e importantissime incisioni come La vera guida de gl’ Oltramontani di Francesco Villamena (1613), o la prima edizione della Pianta dell’ Agro Romano del Cingolani (1692), di cui sono noti solamente altri due esemplari, incisioni sempre citate ma mai esposte per la loro rarità o per il loro precario stato di conservazione. Innumerevoli le vedute dei vari centri storici di cui la Campagna Romana è costellata e che recano le illustri firme di Giovan Battista Piranesi, Giovan Battista Falda, Joan Blaeu, Domenico Dé Rossi, Pierre Mortier, Luigi Rossini, Leopold Robert, Charles Coleman, Bartolomeo e Achille Pinelli, Edward Lear, Ernest Schweinfurt e Charles Hullmandel soltanto per citarne alcuni.
Tra le città che la mostra tocca annoveriamo: Roma, Velletri, Terracina,Frascati, Tivoli, Palestrina, Nettuno, Ariccia, Ardea, Pratica, Ninfa, Piperno, Nemi, Castel Gandolfo, Albano, Civitavecchia, Cori, Carroceto, Anzio, Fiumicino, Ostia, Norma, il Circeo, le Paludi Pontine e la via Appia. La sezione delle carte geografiche apre un discorso a se, La Campagna Romana e Le Paludi Pontine infatti furone fra le zone più studiate da questo punto di vista. Eccellenti incisori quali l’Ameti e l’Astolfi vi concentrarono i loro sforzi producendo mappe di assoluto valore storico, geografico e topografico, senza poi dimenticare gli eccezionali agrimensori del Catasto Alessandrino che di fatto produssero il “ primo “ catasto geometrico della Campagna Romana. L’esposizione infatti è arricchita, grazie alla gentile concessione dell’Archivio di Stato di Roma, da due fra le più belle piante del Catasto Alessandrino datate intorno al 1633 e dalla Pianta della strada di Porta S. Sebastiano et Latina sino al mare di Nettuno del 1661, per l’occasione questi esemplari vengono per la prima volta esposti al pubblico.
Un’ampia sezione verrà dedicata al Costume popolare della Campagna di Roma, autentico motivo di orgoglio per queste zone, con stampe , acquarelli , quadri ad olio (alcuni dei quali inediti e mai pubblicati ) e ricostruzioni filologiche di abiti realizzati secondo le antiche tecniche di tessitura.
Puntuali schede riporteranno testi di letterati e personaggi del mondo della cultura dell’epoca come il Gregorovius, Stendhal e Ghoete, che completeranno l’esposizione.
Il catalogo della mostra sarà suddiviso in saggi, tutti firmati da illustri studiosi della materia.
Immagine: Abraham Ortelius, "Campagna di Roma; olim Latium: Patrimonio di S. Pietro; et Sabina". Copper etching by Johann Janssonius(+1666) in original coloring. Amsterdam
Complesso del Vittoriano – Roma- via San Pietro in Carcere