Galeria Weber-Lutgen
Sevilla
Fray Diego de Cadiz 41003 Sevilla Spain
+34 954909471
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Opiemme
dal 14/9/2011 al 20/10/2011
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Segnalato da

Dieffe Arte Contemporanea


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Opiemme



 
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14/9/2011

Opiemme

Galeria Weber-Lutgen, Sevilla

Prima personale estera dell'artista Opiemme, conosciuto per la sua poesia di strada, volta a portare poesia incontro al grande pubblico, e una street art su tematiche sociali e ambientali.


comunicato stampa

Prima personale estera dell’artista Opiemme, conosciuto per la sua poesia di strada, volta a portare poesia incontro al grande pubblico, e una street art su tematiche sociali e ambientali (es. la video performance Barbarism Kills, un parallelismo fra il menefreghismo quotidiano, e l'individualismo dei politici; o gli stencil realizzati per il Referendum di Giugno 2011).

Grazie alla collaborazione tra Dieffe Arte Contemporanea e la galleria Weber Lutgen, Opiemme, con una ricerca sulla parola, la poesia e tematiche sociali, prosegue il percorso iniziato con la mostra torinese “Senza bandiere - No Flags”: una riflessione sulla mancanza di valori, di punti di riferimenti, di eticità ai giorni nostri.
Il testo critico della mostra è a cura di Claudio Cravero.

(Da Dmag - di Simone D'Agostino)
Trasmettere qualcosa ed indurre alla riflessione è un potere
intrinseco dell’arte. Attraverso l’opera l’artista contemporaneo si interfaccia al suo pubblico, con l’intenzione di inviare uno o una serie di messaggi, spesso da codificare e interpretare.

Di questa potere “educativo” è ben consapevole l’artista ligure Opiemme, dal 1998 impegnato nella pacifica lotta contro i cattivi costumi della società odierna.

Torino ha imparato a conoscere ed a riconoscere le sue opere di strada inglobandole, come si conviene ad ogni buon intervento di street-art, all’interno del tessuto urbano. In particolare le sue rinomate “modifiche” alla segnaletica stradale sono divenute la sua inconfondibile firma: in questi lavori parole riportate a stencil sulla superficie dei segnali vanno a modificare il significato del segnale stesso. Così ad esempio un divieto d'accesso con la scritta “rinunciare” si trasforma in un divieto di rinuncia.

Questo tipo di lavori, nati per essere parte integrante della strada, si sono progressivamente allontanati dal loro luogo d’origine per invadere nuovi spazi: quelli delle gallerie d’arte.

Di conseguenza un ulteriore passo evolutivo nella propria ricerca artistica ha portato Opiemme ad investigare nuovi e più vasti campi, sperimentando sempre nuovi mezzi di comunicazione visiva (performance, pittura, istallazioni), senza mai abbandonare l’utilizzo della parola.

Nel Febbraio del 2011, con la mostra “Senza Bandiere” presso la Dieffe Arte Contemporanea, inizia un nuovo percorso per il poeta di strada. La mancanza di valori, riscontrata in particolare nella società italiana, e la continua perdita di fiducia verso le istituzioni, diventano la rappresentazione del degrado di una nazione che perde lentamente la sua identità, rappresentata dal suo simbolo più indicativo: la bandiera.

Il 15 settembre 2011, il progetto “Senza Bandiere” proseguirà il suo cammino in Spagna. Grazie alla collaborazione tra l’associazione culturale Dieffe di Torino e la galleria Weber Lutgen di Siviglia, Opiemme inaugurerà la sua prima esposizione all’estero. Nella stessa serata Dieffe proporrà l’artista Spagnolo Jesús Algovi, anch’egli da sempre impegnato nell’utilizzare la parola come mezzo per inneggiare alla libertà degli esseri umani in ogni luogo.

Simbolo della prima sivigliana dal titolo “No Flags V.01” sarà, accanto alla bandiera italiana della precedente esposizione intitolata “Senza Rinunce”, il vessillo spagnolo ornato dai consueti segnali stradali riportanti le frasi “Don’t stop thinking about Tomorrow” e “Don’t stop the revolt”, chiaro riferimento alle recenti manifestazioni legate al movimento de los indignados.

La mostra sarà un’importante occasione per far conoscere al pubblico spagnolo gli ultimi lavori dell’artista ma anche per mostrare opere appartenenti ad un periodo precedente, che però ben si legano alle successive, per stile e per contenuti. Tra le opere più interessanti proposte per l’imminente trasferta, ci saranno "The great wave off Kanagawa", stampa dell’omonima opera esposta alla mostra KM011, presso il museo di scienze naturali, a cura di Luca Beatrice e “Haiti”, opera realizzata per commemorare la terribile tragedia dell’isola colpita dal terremoto nel 2010.

Galeria Weber-Lutgen
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